Un’ulteriore interrogazione riguarda la sentenza del TAR relativa alla preghiera dei mussulmani all’interno di un capannone. Vorrei capire come l’Amministrazione ha intenzione di muoversi in seguito a questa sentenza, perché io la trovo alquanto allucinante. Vorrei capire le posizioni dell’Amministrazione e come intende muoversi con la comunità, soprattutto su quel capannone che, da quanto è stato detto nelle precedenti interrogazioni, non è idoneo ad ospitare 100/150 persone. Non è questione di preghiera, mettiamo i punti sulle i, è questione di legalità, punto e basta. Datemi una risposta in merito, per favore. Risponde il Sindaco: Volevo dare una risposta al Consigliere Ghilardi rispetto alla vicenda dell’annullamento da parte del TAR dell’ordinanza del Comune rispetto all’edificio di Viale Matteotti. Il Comune aveva provveduto a due ordinanze in merito all’occupazione di due stabili, uno in Viale Matteotti e uno in Viale Frisia da parte di due associazioni, un’associazione culturale che ha avviato un percorso di riconoscimento, sostanzialmente si è costituta in associazione formalmente, presentato lo Statuto, avviato un percorso di riconoscimento, che è stato quella che era la sua situazione e un’altra, invece, che non ha avviato invece nessun percorso in qualche modo di regolarizzazione della propria situazione. L’ordinanza che è stata annullata, era una ordinanza che prevedeva sostanzialmente una sanzione rispetto ad un mancato cambio di destinazione di uso, perché quello veniva sostanzialmente utilizzato come luogo di culto e non come attività produttiva, quindi si chiedeva in qualche modo di sanare un errato utilizzo di una struttura, oppure di consegnare, riportare l’edificio nelle condizioni presistenti. In realtà il TAR in quella sentenza ha annullato l’ordinanza, dicendo di fatto che, gli elementi portati all’interno dell’ordinanza, gli elementi portati non suffragavano sufficientemente il fatto che quella struttura fosse usata come luogo di culto e quindi di fatto ha annullato l’ordinanza e ovviamente i provvedimenti seguenti. A seguito di questa ordinanza, l’altra associazione, che poi non è un’associazione, ha impugnato e fatto ricorso sull’ordinanza di Via Matteotti, a questo ricorso ovviamente noi ci stiamo contrapponendo, abbiamo dato un incarico, perché a questo punto diventa anche simbolico di fatto questa risposta del TAR, sul fatto che non ci fossero abbastanza elementi per presupporre che lì ci fosse un luogo di culto. Noi rifaremo adesso di nuovo una ordinanza rispetto al fatto che sono state fatte delle opere abusive e sull’altra stiamo invece facendo un ricorso rispetto a quello fatto dall’Associazione di Osama, per contrastare di fatto il ricorso alla nostra ordinanza. Sono due situazioni diverse quella di Via Frisia e quella di Via Matteotti, l’associazione di Via Frisia si è costituita regolarmente, ha avviato uno Statuto, partecipa anche a dei progetti sul territorio con alcune realtà del volontariato della nostra zona, ha preso assolutamente nei distanze nei confronti invece dell’Associazione di Usama El Santawy rispetto alle dichiarazioni che ha fatto, ha preso le distanze rispetto alla comunicazioni che Usama El Santawy ha fatto a seguito della sentenza del TAR e si rende tuttora disponibile a legalizzare il proprio percorso. Sull’associazione invece di Viale Matteotti, la situazione è un pochettino più complicata, perché le posizioni prese da questa associazione, che non è un’associazione, sono in realtà meno accettabili e meno sostenibili.