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n. 44 17.02.2014

SCAFFIDI FRANCESCO

Inizierei con la TARES. Avevo fatto un’interrogazione per far sì che i commercianti, sotto loro richiesta, avessero una dilazione della TARES, e lei, Assessore, mi sembra che si era mostrato disponibile a questo. Volevo sapere se a tutt’oggi l’intenzione è sempre quella, quanti commercianti hanno pagato, che introito c’è stato, per sapere, appunto, quanto introito il Comune ha avuto visto che lei a suo tempo si è impuntato sul non dilazionare la rata, quindi volevo sapere se è ancora intenzionato in questo senso oppure no e quanti commercianti non hanno pagato visto che il mio consiglio era di dilazionare in modo che vi fossero delle entrate nelle casse comunali sperando che questo avvenisse, invece non è successo. Comunque chiedo se gentilmente poi mi dà una risposta per iscritto su quello che vuole fare per il futuro e su quanti commercianti hanno pagato.

Risponde il Vicesindaco Ghezzi:

Per quanto riguarda la domanda del consigliere Scaffidi sulla TARES dilazionabile, noi abbiamo incontrato parecchi commercianti, un po’ da solo, un po’ con l’assessore Catania, un po’ con l’assessore Ruffa, e il problema è che se la sono dilazionata da soli perché le scadenze erano il 30 settembre e il 30 novembre, siamo a febbraio e alcuni non avevano ancora pagato. Tra l’altro sulla stampa sono uscite anche informazioni non del tutto corrette in quanto questi commercianti avevano dichiarato che avevano subito degli aumenti spropositati, quando si sono presentati abbiamo confrontato le bollette e abbiamo dimostrato che gli aumenti erano comunque contenuti e non era quella la categoria che aveva subito l’aumento maggiore per quanto riguarda il passaggio da TIA a TARES. Probabilmente prima c’era un’abitudine con la Nord Milano Ambiente che dopo il primo sollecito provvedevano alla rateizzazione senza applicazione di sanzioni e interessi ma la cosa non è che fosse del tutto corretta ma rischiava di essere una discriminazione nei confronti degli altri cittadini che comunque avevano pagato regolarmente l’imposta. Questa è la linea che stiamo portando avanti. Gli abbiamo detto che nel 2014 probabilmente valuteremo l’ipotesi di inserire una rata in più però prendetela con beneficio di inventario perché stiamo ancora verificando l’opportunità e la fattibilità di questa cosa. Fino a settembre non hanno pagato niente perché prima c’era il commissario, poi non si sapeva bene come organizzare la TARES, quindi già una dilazione l’hanno avuto perché negli anni precedenti entro il mese di marzo c’era una prima rata, per cui adesso possono tranquillamente pagare. Alcuni addirittura non avevano neanche saldato la TIA 2012, per cui non è sempre colpa dell’amministrazione comunale. A volte c’è anche una reticenza e una mancanza da parte di qualcuno.

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Risp. 2014 n. 44 SCAFFIDI (originale firmato digitalmente)
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