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n. 47 29.01.2015

BERLINO GIUSEPPE

Veniamo all’argomento più scottante, più sentito di queste ultime giornate, che riguarda quanto successo alla Scuola materna Gran Sasso. Già il collega Zonca ha anticipato e ha già espresso tutte le proprie perplessità rispetto alla scelta dell’amministrazione comunale fatta con una delibera del 23 dicembre (guarda caso queste cose avvengono tutte nei periodi vacanzieri, natalizi o agostani, quando non c’è molta attenzione succedono le cose più strane). Con questa delibera di Giunta l’amministrazione comunale ha inteso sottoscrivere protocolli per la gestione dell’attività di volontariato dei genitori per i lavori di piccola manutenzione nelle scuole. Un po’ andiamo a recuperare anche la problematica legata ai Nonni Amici, ricorderete le mie perplessità rispetto alla scelta di non concedere più i contributi per sovvenzionare l’attività dei Nonni Amici e la risposta che mi fu data era di voler cercare di verificare la possibilità che siano i genitori stessi a fare un po’ non più da "nonni amici", ma da "genitori amici", quindi stazionare volontariamente davanti alle scuole per la sicurezza dei bambini.
Ebbene, tornando a questo protocollo d’intesa, va detto che nelle giornate della settimana scorsa sono stato contattato da alcuni genitori che mi hanno manifestato tutta la loro contrarietà rispetto a quanto stava succedendo nella scuola materna Gran Sasso. Il loro racconto devo dire che mi ha lasciato piuttosto basito perché mi è stato detto: siamo andati a prendere i ragazzi a scuola e c’era un nauseabondo odore di vernice all’interno della struttura, alcuni bambini si sono sentiti male a casa, alcuni insegnanti ci hanno invitato a non portare i ragazzi a scuola nelle giornate di venerdì 23 e del lunedì successivo perché si dovevano concludere i lavori di pitturazione delle aule. Al che la cosa devo dire che mi è sembrata piuttosto strana e la prima cosa che ho fatto è stata chiamare l’Assessore ai lavori pubblici per chiedere se queste notizie erano a lui conosciute e soprattutto se e come l’amministrazione comunale era intervenuta. C’è da dire che i genitori lamentavano il fatto che questi lavori era necessario farli durante la settimana perché la cooperativa appaltante sembrava non essere stata disponibile ad effettuare questi lavori nelle giornate festive. Al che l’Assessore insieme a me ha convenuto che la situazione non era idonea per quello che mi era stato raccontato e io stesso avevo riportato alla sua attenzione, tant’è vero che lui stesso mi ha detto: faccio una verifica e ti richiamo.
Dopo aver verificato che l’amministrazione comunale, a suo dire, non aveva avuto voce in capitolo, almeno questo mi è stato riferito da lui stesso, che l’amministrazione comunale non c’entrava niente rispetto a questi lavori ma era una questione che era stata gestita in autonomia dalla dirigenza scolastica relativamente ai fondi cosiddetti delle "Scuole belle", per cui non sapeva dirmi come mai i lavori erano stati fatti durante le ore di lezione piuttosto che in altri periodi, evidentemente ho segnalato questa vicenda e l’ho fatto con un comunicato ufficiale sulla pagina Facebook della lista civica e devo dire che, come ha detto prima, il dibattito che si è scatenato è stato molto seguito perché ha creato una sorta di contrapposizione tra i genitori che sostenevano la valenza di quello che mi era stato raccontato così come altrettanto abbiamo dovuto registrare i commenti della responsabile del plesso oltre che di altri genitori che, viceversa, dicevano che le notizie da me comunicate, che, ripeto, mi erano state comunicate da alcuni genitori, non rispondevano al vero.
Devo dire che poi molte di queste notizie mi sono state confermate perché mi hanno anche inviato vari commenti fatti da diversi genitori rispetto a queste problematiche e in questi commenti abbiamo scoperto alcune cose. La responsabile del plesso ci ha comunicato che questi lavori erano, per così dire, "prendere o lasciare". I lavori sono iniziati ufficialmente il 19 gennaio, ma prima dei lavori di tinteggiatura delle sole pareti i genitori avevano provveduto nei giorni precedenti, non infrasettimanali, ma nel weekend, a tinteggiare il soffitto perché i fondi destinati a quella scuola non erano sufficienti per imbiancare soffitti e pareti di cinque classi. I fondi destinati a quella scuola sono stati 8.500 euro su 1,5 milioni, però le Scuole Belle avevano, di quel milione e mezzo, circa 52 mila euro di contributi, per cui quegli 8.500 euro derivano da questi 52 mila euro di contributi. Allora io già lì mi arrabbio perché dico: tu amministrazione che concedi 8.500 euro ad una scuola per la tinteggiatura… E anche lì abbiamo scoperto un’altra cosa: che non era mai stata fatta una tinteggiatura negli ultimi dieci anni e questo è stato confermato dalle insegnanti, dalle dirigenti, dai genitori. Poi queste sono le domande specifiche che io le farò, Assessore, e la pregherei di rispondere punto per punto proprio per chiarire ogni situazione.
Quindi i lavori non venivano fatti da dieci anni, finalmente si decide di concedere dei contributi, che però non arrivano dal Comune, arrivano da dei finanziamenti di un progetto nazionale, ma questi 8.500 euro non sono sufficienti perché servono solo per dipingere le pareti di cinque classi, i soffitti devono farli i genitori, che li fanno in un periodo antecedente. Il 19 partono i lavori di tinteggiatura delle pareti, e qui bisognerebbe capire perché la ditta appaltatrice… Sindaco, lo so che lei si arrabbia, però la situazione è questa. Io voglio intanto sapere chi ha deciso e come è stata scelta la ditta appaltatrice; perché questa ditta appaltatrice non si è resa disponibile a fare questi lavori durante le giornate festive; perché è stato detto dalla dirigente che questi lavori o si facevano entro queste giornate o si perdeva il finanziamento, questo me lo dovrà far rilevare, Assessore.
A me non interessa, poi, se è vero o non vero che è stato detto ai genitori; queste sono questioni che credo… i genitori… i dirigenti scolastici… perché poi sono nate due strade di pensiero, chi diceva che era vero e chi diceva che non era vero, quindi entriamo in una situazione… Questo è stato creato, a mio parere, proprio da quello che diceva anche il collega Zonca, cioè da una scelta errata. L’amministrazione comunale non deve permettere che si arrivi ad una guerra tra genitori, tra quelli che vogliono intervenire per aiutare la scuola e quelli che invece magari ritengono che tutto sia dovuto. Ad esempio vorrei capire perché l’amministrazione comunale non ha avvisato ufficialmente i genitori dell’inizio di questi lavori, anzi, ci sarebbe da dire: perché l’amministrazione comunale non era a conoscenza che iniziavano i lavori? Perché questo mi è stato confermato dall’Assessore, cioè che l’amministrazione comunale non era a conoscenza che erano iniziati questi lavori, per cui è chiaro che l’amministrazione comunale non poteva avvisare i giornalieri, che, viceversa, sono stati avvisati dai rappresentanti di classe attraverso WhatsApp, quindi o sei tecnologico o altrimenti ti ritrovi tuo figlio a scuola durante i lavori di imbiancatura e quant’altro.
Allora, e concludo, le domande che faccio sono: perché non si imbiancava questa scuola da dieci anni? Perché solo 8.500 euro quando ci permettiamo il lusso di spendere (voglio ricordarlo perché magari qualcuno se lo dimentica) 300 mila euro l’anno per il Museo della fotografia? Chi ha scelto la ditta appaltatrice? Com’è possibile che si spendano 8.500 euro per dipingere solo le pareti di cinque aule? Quale urgenza non permetteva la possibilità di usufruire di questo finanziamento? Perché non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte del Comune? Soprattutto vorrei capire se i genitori che hanno partecipato all’imbiancatura precedente erano stati assicurati dalla dirigenza scolastica così come previsto dal protocollo per la gestione di attività di volontariato. Un protocollo che, tra le altre cose, dice anche che è vietato l’utilizzo di scale, di trabattelli e quant’altro, lo dice nei confronti dei genitori che sono andati a dipingere le aule durante il weekend, non oso immaginare cosa sia successo con una ditta appaltatrice che invece lavorava durante le lezioni.
I ragazzi sono stati sistemati, per quello che mi è stato raccontato, alla bell’e meglio nei corridoi. Poi qualche genitore e qualche dirigente dice: ma no, noi li abbiamo messi nelle altre aule. Va bene, ma allora i genitori mi dicono: ma come, aule da venti bambini si sono ritrovate con quaranta bambini! Io su queste cose lascio all’Assessore competente decidere se tutto è stato fatto a norma e in totale sicurezza per i ragazzi. Io so solo, Assessore, che ancora ieri i lavori erano in atto perché i lavori, secondo le previsioni, dovevano essere fatti in una sola giornata, cioè quella del 19, e il 20 c’è stata una comunicazione ai genitori che diceva che, vista la situazione dei muri ammalorati, i lavori si sarebbero protratti per più giornate. Ripeto, ancora ieri (oggi non lo so, non ho avuto modo di sentire i genitori) i genitori che si sono recati a recuperare i propri figli a scuola sentivano l’odore di vernice in tutta la struttura. La responsabile di plesso dice che sono vernici all’acqua e non creano problemi, va bene, voglio crederle, ma io credo che al di là di tutto siano da tenere in conto le preoccupazioni dei genitori che, viceversa, si sono lamentati e sono stati costretti a tenere a casa i propri figli.

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Risposta interr. n. 47/2015 BERLINO da Settore LL.PP.
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Risposta interr. n.47/2015 BERLINO da Settore Socioeducativo
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