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N. 94 18.07.2017

VISENTIN RICCARDO

Un’ultima interrogazione, che, in realtà, è una costatazione che sfocia anche in una domanda, è legata alla situazione di degrado generalizzato in cui ci stiamo trovando, vuoi che sia la stagione estiva che la calura. Nella nostra città ci sono delle zone che sembrano off limit e ciò significa che non c’è controllo. Alcune di queste zone sono già state segnalate. Anche per quanto riguarda la zona dei portici di via Libertà nella quale ho abitato per diversi anni, la situazione non è cambiata, anche se non ci abito più da dodici anni, e i portici sono lasciati allo sbando. È una situazione particolare perché la parte terminale del portico, quella che dà su via Libertà, è un po’ isolata. È sempre stata motivo di scritte, ma ora sono tornati i vetri e gli escrementi, non solo degli animali. Sappiamo che questo è dovuto all’inciviltà delle persone, ma francamente manca un controllo, pertanto chiedo quali sono gli interventi messi a punto durante il periodo estivo.

Risponde il Sindaco Trezzi:

Per quanto riguarda il tema della convivenza civile, dell’ordine pubblico nel senso più generale, c’è da un lato sicuramente la necessità dei controlli che sono documentati e che facciamo, anche sulle segnalazione dei cittadini; vi è poi un tema però, che è legato davvero al senso civico, e io credo che su questo occorra riflettere, perché se non ci sono – e di questo io sono convinta – forme di controllo che possano in qualche modo sostituire il senso civico, il rispetto delle regole e la coscienza di appartenere a una comunità in cui le regole pubbliche sono condivise, e su questo noi stiamo cercando di lavorare attraverso il bene comune, ma anche attraverso tutti i progetti che riguardano, ad esempio, la raccolta differenziata e il corretto comportamento rispetto all’utilizzo degli spazi pubblici all’interno della scuola, e con tutta la campagna che in questo momento stiamo facendo con la Nord Milano Ambiente, che riguarda il “Riciclami”, ma riguarda anche l’idea che utilizzare in modo corretto il rifiuto è un beneficio per tutti ed è un bene comune.
Pertanto, l’idea è quella di accompagnare il controllo con il senso del bene comune e il senso civico. Le due cose devono andare in parallelo, perché diversamente uno senza l’altro non produce il risultato dovuta, senza far sì che questo distolga le forze dell’ordine dai loro compiti prioritari, che sono quelli che riguardano il contratto alla criminalità e alla illegalità.
Dopodiché, è davvero un contesto difficile, in più mi viene da dire che io non ho problemi se i ragazzi, in orario serale, si ritrovano nei giardinetti, si ritrovano in qualche luogo pubblico perché è sempre stato così, è sempre stato così! Gli oratori chiudono alle 21.00, 21.30, ma producono lamentele anche gli oratori. Dovete sapere, infatti, che mi arrivano lamentele anche rispetto al rumore che fanno gli oratori nel periodo estivo. Trovo la cosa davvero molto discutibile. Però in estate i ragazzi si ritrovano, si ritrovano anche fino a notte avanzata. Ora, può succedere nel fine settimana, che succeda tutte le sere, forse anche lì qualche riflessione sul ruolo genitoriale, sulla presenza dei ragazzi sul territorio e sulla modalità di fare aggregazione da parte dei ragazzi sul territorio andrebbe fatta. A me non interessa tanto che i ragazzi si ritrovino, mi interessa che non lascino in giro rifiuti, che abbiano dei comportamenti corretti e che siano rispettosi. Questo parte dell’attività che viene fatta nelle scuole e dall’attività educativa che viene fatta insieme alle famiglie.
A questo punto, però, devo precisare che il sistema del welfare non è solo il sistema dei servizi, quelli di linea, i assistenziali, è un sistema anche di prevenzione e generativo. Sul welfare generativo noi lavoriamo, lavoriamo con tutti i bandi che abbiamo preso e quest’anno ne abbiamo presi tanti sul welfare generativo. Il tema della prevenzione riguarda la parte sanitaria, quindi riguarda la Regione.
Per quanto riguarda i finanziamenti, ricordo e lo dico da ex assessore ai servizi sociali, adesso faccio più fatica, però ricordo le risorse che c’erano sulla prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti, ai comportamenti devianti, all’educativa di strada, all’aggregazione, alla prevenzione rispetto all’abuso di alcol e ai comportamenti da questo punto di vista scorretti, di accompagnamento alla corretta aggregazione dei ragazzi, i finanziamenti legati anche ai percorsi di integrazione. Ricordo la legge n. 162, ricordo la legge n. 30, ebbene, non sono più stati rifinanziati. Ma questo crea poi un problema di difficoltà di presidio. Tuttavia ribadisco che le attività di controllo credo siano fondamentali. Noi abbiamo fatto un regolamento di polizia urbana che riguarda soprattutto la convivenza civile. Multare serve, controllare serve, ma servono anche progetti e interventi di accompagnamento al senso civico e al rispetto, le due cose devono andare insieme. Su questo davvero non ho dubbi.
In ogni caso gli interventi della Polizia Locale, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, quando sono stati integrati, con interforze soprattutto negli orari serali, hanno portato sempre dei risultati, risultati anche importanti.

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