Io non ho così tante interrogazioni, ne ho poche. Una riprende una mia interrogazione che ho fatto a suo tempo sui certificati di idoneità alla pratica di attività sportiva non agonistica a cui l’Assessore Ghezzi mi aveva risposto, che i medici che avevano rilasciato questi certificati non erano abilitati. Io ho fatto un po’ di verifiche, quello che ha detto l’Assessore Ghezzi è sbagliato, perché prima di tutto i medici, dopo che avevo verificato attraverso le persone, attraverso l’A.S.L., l’ordine dei medici e anche un sindacato dei medici, queste persone possono rilasciare Il certificato di attività sportiva non agonistica, per di più nella risposta che mi era stata data mi era stato detto che questi signori, questi medici praticavano delle tariffe più basse di mercato. Prima di tutto i medici che fanno questa roba qui sono liberi professionisti e possono applicare la tariffa che vogliono, e il fatto che applicano una tariffa più bassa mi sembrerebbe che è a favore, visto che questo riguardava principalmente i pensionati che dovevano chiedere di fare ginnastica, perché le società sportive avevano detto che quei certificati non andavano bene e li mandavano nei centri convenzionati. Che un mondo della sinistra venga a dire che le tariffe fatte se sono più basse non vanno bene perché sono contro il mercato mi sembra che è un po’ una contraddizione della visione di sinistra che avete, forse magari se anche lo facessero gratuito sarebbe ancora meglio, comunque il discorso è che quello che ha affermato lei Assessore non è corretto. Adesso io voglio sapere cosa volete fare voi nei confronti di queste società sportive che non accettano queste cose, se volete intervenire o no, visto che a queste società a volte gli date patrocinio eccetera. Risponde il Vicesindaco Ghezzi: La normativa e quella, noi le abbiamo risposto in base a quella che è la normativa… La questione era relativa a quel tipo di attività, possono fare il certificato medico i medici di base oppure i medici sportivi e quindi quelli che rientrano in determinate categorie e basta, gli altri, che non sono medici di base o che non sono medici sportivi non lo possono fare, questa è la normativa sulla base di alcune dichiarazioni che sono state fatte, circolari che sono state emesse dal CONI dove hanno individuato quali erano le discipline, le attività fuori da questo obbligo e tutte le altre rientravano in questa situazione qua. È ovvio che ad esempio la ginnastica per anziani se è fatta direttamente dall’ente locale allora può anche non esserci l’obbligo del certificato medico, ma una società, una SD, una società sportiva dilettantistica che organizza il servizio di ginnastica per anziani, anche se lo fa nei locali dell’Amministrazione quella per una questione di responsabilità, anche penale, del referente, del rappresentante legale della società ha l’obbligo di chiedere il certificato medico. Questa è la situazione, questo è quello che noi abbiamo risposto con una circolare a firma del funzionare di Siena, ma questo è quello che abbiamo verificato anche direttamente con gli organi competenti. La vicenda che si è verificata a Cinisello era legata al fatto che si riteneva medico di base anche quel medico che lavorava in uno studio associato, per cui la logica che applicavano era sostanzialmente una proprietà transitiva dove dicevano i pazienti del medico che è associato con me sono anche miei pazienti, ma non funziona così, e quindi hanno emesso i certificati medici ad un prezzo inferiore rispetto a quella che è la media, non so se di mercato, comunque del territorio, ma non potevano farlo. Questa interpretazione è un po’ tirata per i capelli, ma poi c’è stata la circolare del CONI e comunque anche degli organi competenti hanno dichiarato che questa interpretazione non è corretta. Per cui noi ci siamo attenuti a questa indicazione, a questa normativa.