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N. 26 29.01.2018

AMARITI ALBERTO

Se non ricordo male, credo che il primo atto di questo Consiglio comunale fosse stato votare un ordine del giorno abbastanza politico, presentato dal sottoscritto, uno dei primi atti di questo Consiglio comunale, approvato dal Consiglio comunale, che chiedeva l’istituzione della cittadinanza onoraria per i minori stranieri nati in Italia. Questa legislatura anche parlamentare ha visto questo dibattito sul cosiddetto ius soli abbastanza centrale, a livello nazionale non si è ritenuto opportuno arrivare a questa misura entro questa legislatura, io mi chiedo a livello cittadino perlomeno se riusciamo, entro la fine della legislatura, a dare un’attuazione, a istituire un regolamento visto che comunque sono passati quasi cinque anni dalla votazione, quattro anni abbondanti dalla votazione di quell’ordine del giorno e ad oggi non mi risulta essere stato attuato.

Risponde l’Assessore Bartolomeo:
Ricordo benissimo il suo primo intervento, quando è iniziata questa legislatura, che è stato anche il primo atto di un giovane Consigliere, che ha iniziato la sua attività e devo dire anche la mia prima attenzione come Assessore e insomma abbiamo iniziato veramente insieme questo cammino e lei giustamente ha portato all’attenzione un tema che questo Comune penso abbia da sempre avuto caro e ha continuato ad avere un attenzione particolare e sulla scorta di altri Comuni, che negli anni passati hanno chiesto il registro della cittadinanza onoraria, lei ha presentato la stessa proposta e devo dire che ad un certo punto in questi cinque anni c’è stata una evoluzione tale del tema dei residenti e dei nostri cittadini con nazionalità non italiana, che ha avuto un suo percorso che è andato oltre, mi permetto di sottolineare rispetto alla cittadinanza onoraria.
Noi siamo, come lei sa, una città con il 17 percento di cittadini stranieri, con una lunga storia ormai di appartenenze di residenza del nostro territorio, io sono anche l’Assessore che celebra le cittadinanze e devo dire, questo per dirle che sono vicina al tema e lo condivido pienamente, che c’è un numero grandioso di ormai avvenute e accettate cittadinanze, facciamo fatica a stare dietro alle stesse celebrazioni, perché?
Perché ormai è passato talmente tanto tempo da quando sono arrivati i primi cittadini, tra virgolette io li chiamo stranieri, ma sono ormai residenti nella nostra città da tanto tempo, che oggi pensare e mi permetto di dire questa cosa nella convinzione che oggi è veramente poco pensare ai nostri cittadini residenti a Cinisello, non ancora con cittadinanza italiana, pensare gli offrirgli solo una cittadinanza onoraria, perché oggi loro chiedono molto di più, chiedono di essere cittadini partecipi della comunità, dove vedono i loro figli, ormai in alcuni casi di seconda generazione, essere parte integrante di questa comunità.
Abbiamo insieme creduto e lottato perché questo Governo approvasse lo ius soli e il mio appello è quello di continuare a essere uniti e di continuare con convinzione, proprio perché sia avvicina un’altra elezione politica e ci sarà un nuovo Parlamento, di richiedere che questo ius soli venga ripreso per rispetto alle tantissime persone che vivono da anni e che richiedono un diritto. Culturalmente era stato anticipato negli anni passati la richiesta di cittadinanza onoraria, perché era necessario sensibilizzare l’attenzione su questi temi.
Oggi credo che, si sia e si stia facendo veramente tanto lungo questo cammino, l’Amministrazione è impegnata in tanti percorsi non solo cittadini, come realizzazione, ricordo del progetto di cultura al mondo, che auspica e ha sempre invitato tutte le realtà italiane e non interessate e che abbiano la volontà di realizzare percorsi di integrazione, non solamente per accesso ai servizi, ma in quanto partecipi e cittadini attivi della nostra comunità.
Come Amministrazione aderiamo a tutti i percorsi che vengono, che sono stati presentati nel corso di questi anni, ricordo la nostra partecipazione a iniziative anche dell’ACLI Provinciale, come Vuoi la Pace Pedala, che era ed è un progetto che invita tutti i cittadini residenti nei vari territori ad essere uniti in un percorso di pace.
Abbiamo aderito come Amministrazione al progetto, aspetti che non ricordo, vediamo, Insieme senza amori e ogni volta che ci sono percorsi, iniziative e perché no sottoscrizioni di appelli per la lotta, se mi è concesso questo termine, per rivendicare dei diritti a delle persone che da anni vivono il nostro territorio, le abbiamo sempre condivise.
Chiedo a lei in quanto presentatore di quell’ordine del giorno, ma a tutto il Consiglio, di continuare questo percorso, lei sa pertanto che può avere un valore di ideale, la realizzazione e la costituzione di un registro, oggi credo che siamo arrivati ad un momento storico superiore, dove ci deve vedere impegnati per continuare e fortemente e in maniera unita a chiedere che venga approvata la legge ius soli e non è assolutamente un motivo di non accettazione o comunque di non presa in considerazione dell’ordine del giorno, ma penso che storicamente siamo andati tutti insieme molto più avanti.

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