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N. 29 28.01.2021

CATANIA ANDREA

Ultima interrogazione la rivolgo all’Assessore Maggi. Ho trovato abbastanza imbarazzanti le modalità con cui si è gestita a livello di uscite pubbliche da parte dell’Amministrazione la vicenda delle notizie riguardanti la piscina Paganelli. Imbarazzanti perché c’è un’associazione che pone un tema oggettivo legato a un’emergenza, che è quella della pandemia, e quando un’associazione pone un problema e lo fa in maniera pubblica - uno può essere più o meno d’accordo o in disaccordo - io penso che da questo punto di vista si utilizzi un linguaggio di rispetto. Viceversa abbiamo visto toni veramente di attacco e di difesa d’ufficio che hanno particolarmente imbarazzato. Hanno imbarazzato anche perché la vicenda non riguarda soltanto il tema della piscina Paganelli, perché sappiamo che anche la piscina Costa è chiusa, ma soprattutto sappiamo che il tema dello sport e della disattenzione da parte vostra rispetto alle problematiche sportive…
La riprendo rapidamente. Dicevo che abbiamo appreso delle vicende della piscina Paganelli e del grido d’allarme lanciato da un’associazione del territorio. Ho letto con imbarazzo le reazioni che ci sono state da parte di un pezzo del mondo politico, della maggioranza e da parte della Giunta, reazioni di attacco anche molto forti. Io penso che si possa essere d’accordo o in disaccordo, si può e si deve entrare nel merito, ma quando un’associazione lancia un grido d’allarme non è possibile attuare una reazione di questo tipo, scomposta, quasi da difesa d’ufficio.
Lo dico anche, Assessore Maggi, perché il tema non riguarda solo la piscina Paganelli. La disattenzione dal mondo dello sport in questo momento è sotto gli occhi di tutti, tant’è vero che la stessa Presidente della Consulta dello Sport qualche settimana fa ha lamentato in un’intervista sul giornale la mancanza di confronto e ascolto da parte della Giunta, e anche la piscina Costa è piscina che è chiusa ad attività agonistica da mesi. Se c’è un tema lo si affronta.
La mia domanda rivolta all’Assessore Maggi, perché il mio non vuole essere un comizio, ma voglio porre delle domande, è a che punto siamo perché, Assessore Maggi, oggi ho letto una sua dichiarazione, dopo l’incontro con i genitori, in cui lei ha affermato “abbiamo appreso elementi di valutazione che la società non aveva riferito”, quindi vorrei sapere quali sono questi elementi di valutazione, tenendo conto che abbiamo appreso dai giornali che grazie all’aiuto di alcuni benemeriti la piscina riesce a restare aperta qualche settimana in più. Chiedo anche più in generale quand’è che l’Assessore si degnerà di fare un momento di incontro con la Consulta e con le associazioni per raccogliere quelle che sono le istanze del territorio e capire che tipi di interventi si possono fare all’interno del prossimo bilancio comunale.
Non venite a dirci che le risorse non ci sono perché sono arrivati milioni di trasferimenti governativi e abbiamo visto anche che quando si è voluto questa Giunta è intervenuta a favore di settori della città colpiti dal Covid. In qualche modo occorre un intervento e chiedo da questo punto di vista una risposta all’Assessore rispetto alle due domande che ho posto.

RISPONDE L’ASSESSORE MAGGI
Parto dall’ultima affermazione, che è quella in cui il consigliere Catania mi domanda quando mi degnerò di sentire le associazioni sportive. In realtà probabilmente c’è una mancanza di informazione, nel senso che noi non abbiamo mai fermato il confronto con le società sportive sia durante il periodo del lockdown, quando ci sentivamo telefonicamente, sia quando abbiamo potuto riprendere in presenza e le abbiamo incontrate tutte, sia durante il periodo della ripresa delle attività, dove si andava sul posto a verificare i protocolli, a capire cosa non andava e che cosa poteva funzionare meglio, sia quando c’è stato l’ulteriore blocco, tant’è che questa Amministrazione ha incontrato tutte le società e tutte le associazioni proprio nel periodo poco prima di Natale. Quando lei dice che noi non le abbiamo incontrate o sentite non so da dove le arrivino queste informazioni.
Ho letto anche io l’articolo della Consulta. La Consulta di fatto è stata sentita; se magari non siano piaciute le risposte, perché alcune azioni erano già state intraprese da questa Amministrazione, quindi erano già state messo in atto, è un altro discorso, o che altre azioni non si potessero intraprendere, perché, come ho spiegato loro, quello che loro richiedevano ci mandava incontro al danno erariale, è un altro discorso.
Parto dall’altra questione, cioè che cosa abbiamo recepito noi dai genitori dei ragazzi ASA; tutto quello che non è stato recepito dall’associazione stessa. Non definisco imbarazzante la questione, però la definisco spiacevole perché sinceramente è un’associazione che con noi ha sempre collaborato molto bene, siamo sempre stati aperti al dialogo, siamo sempre stati molto disponibili in tutte le richieste che ci sono state fatte e sinceramente apprendere direttamente dai genitori, da una chat dei genitori, che la piscina avrebbe chiuso la settimana dopo senza essere noi informati, e, così come ci è stato riferito dai genitori, senza che neanche loro lo sapessero (lo hanno saputo da questa chat), lo reputo spiacevole. Se vogliamo usare lo stesso termine, anche imbarazzante.
Io non entro nel merito del comunicato della maggioranza, ma del mio, ovvero che questa Amministrazione le porte le ha sempre avute aperte per tutti quanti e credo sia difficile nel mio caso, ma parlo anche del Sindaco, che ha ricevuto le società prima di Natale, dire che la nostra porta non è sempre aperta. Il confronto – ribadisco – è continuo, quindi poteva esserci un’interlocuzione prima di andare sui giornali, partendo sempre dal presupposto che, come voi ben sapete, le piscine hanno rilevanza economica, ma, al di là di questo, le difficoltà di questo tempo le comprendiamo tutti quanti. Le difficoltà nelle continue aperture e chiusure. Io ho lavorato per mesi con gli uffici per poter ripartire in sicurezza, far ripartire i bambini e far ripartire le attività culturali. Noi non ci siamo mai fermati durante il lockdown, ma soprattutto siamo l’unico comune del Nord Milano che ha fatto attività culturali per tre mesi consecutivi - nessun altro comune l’ha fatto – e che ha ripreso i centri estivi in una formula totalmente nuova e totalmente in sicurezza per i bambini con l’ausilio delle società sportive.
Convocheremo a brevissimo ASA, che non abbiamo ancora sentito perché a noi ancora non ha detto quali siano le sue difficoltà. Abbiamo sentito i genitori perché si sono presi loro la briga di scrivere all’Amministrazione, abbiamo parlato con loro e abbiamo capito quali erano le difficoltà, che non ci sono state esposte da altri. Ribadisco che il contatto è sempre stato continuo, per cui non riesco a comprendere da dove arrivi questa affermazione.

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