Intervengo anche io sui forni crematori. Il mio intervento era un po’ d’obbligo vista la notizia che è apparsa e che mi ha colto con molta sorpresa, visto la storia che hanno avuto i cimiteri e i forni crematori da parte di molti Consiglieri che oggi ricoprono altri ruoli o comunque rimangono all’interno del Consiglio anche su poteri di forza diversi. Sappiamo tutti quanto sia stato discusso già il tema dei forni crematori nella precedente legislatura; ribadisco in linea di principio la validità di una possibilità di potenziamento dei forni crematori e naturalmente quello che vorrei avere dall’Assessore competente o più Assessori competenti su questo tema è capire un eventuale sviluppo all’interno del cimitero di una o addirittura due linee, perché, per la conoscenza che ho io del settore, va a essere incisiva la presenza di ulteriori due forni. Mi chiedo se è previsto, oltre all’aggiunta di una o due linee nuove, il rifacimento delle vecchie linee oggi esistenti. Io sono certa che nel corso degli anni ci sia stata una tecnologia avanzata che ha migliorato l’efficienza e l’efficacia dei forni crematori perché tutto evolve ed è chiaro che evolve anche in questo settore, però è anche vero, come ha ricordato il mio collega Tarantola Marco, che le linee esistenti hanno spesso delle situazioni che richiedono dei fermi dovuti al fatto che sono strutture estremamente elaborate e anche delicate per la potenza con la quale operano. Credo di potere sottolineare l’efficacia e l’efficienza di tutte le procedure che vengono attuate a protezione e rispetto di tutti i parametri che vengono richiesti. Riassumo la mia domanda: avere, qualora sia possibile, un piano o una previsione di sviluppo del cimitero, se le linee venissero accettate dal bando, e in secondo luogo se è prevista la sostituzione delle vecchie linee. Solo un inciso: il Vicepresidente del Consiglio sottolineava che i dati della Regione manifestano una decrescita delle cremazioni, ma io ho risultati diversi, proprio opposti, perché c’è un cambiamento culturale nei confronti della cremazione per diversi motivi, nonché anche da un punto di vista economico, che porta le famiglie a optare per questa soluzione. I cimiteri non possono più di tanto estendersi. Ormai siamo tante persone a occupare e abitare le città e ci sono diverse situazioni di contenimento degli stessi cimiteri. Se è vero che c’è una necessità di aumentare questo tipo di servizio, una necessità che molte città hanno evidenziato con la loro partecipazione e adesione a questo bando, come in quello precedente di qualche anno fa (anche territori più piccoli), forse è opportuno ragionare anche come gestire eventuali aumenti di linee. Mi risulta che anche altri comuni del Nord Milano hanno fatto richieste per potenziare o far nascere nuove linee, come ad esempio Cologno, che ha intenzione di partecipare al bando. Se è vero che vogliamo incrementare queste nostre linee, chiedo se c’è un progetto di coordinamento tra i vari comuni, se c’è una prospettiva di lavorare con altre amministrazioni per accogliere il fabbisogno anche di altre amministrazioni, che potrebbe anche essere un’opzione da tenere in considerazione. Vorrei sapere se è stata tenuta in considerazione perché quattro linee solo per Cinisello non sembrano essere motivate. RISPONDE L’ASSESSORE ZONCA Mi pare che sia stata la consigliera Bartolomeo che chiedeva della sostituzione dei due forni; è obbligatorio. Prima di tutto vanno sostituiti i due forni esistenti perché hanno superato la loro età di utilizzo. Quello è il minimo sindacale che noi ci aspettiamo qualora ci sia una risposta positiva da parte di Regione Lombardia. Grazie. RISPONDE L’ASSESSORE AIELLO Per quanto riguarda le altre interrogazioni che si sono accavallate sui forni crematori, una parte di risposta l’ha data l’Assessore Zonca, mentre per quanto riguarda l’altra parte ritengo che sia io a dover rispondere. Chiedo al Vicepresidente Zinesi quale sia la fonte di quei numeri al ribasso che lui ha citato poco fa, perché quello che risulta a me, come ha evidenziato anche l’Assessore Bartolomeo, è che i numeri sono notevolmente al rialzo. Per rispondere al consigliere Tarantola, nel 2017 abbiamo 406 cremazioni di residenti e 2695 non residenti, nel 2018 410 residenti e 1659 non residenti, nel 2019 426 residenti e 1252 non residenti, mentre nel 2020 488 residenti e 2089 non residenti. Un progetto c’è e può essere tranquillamente acquisito da tutti i Consiglieri, ed è quello che noi abbiamo inviato alla Regione per chiedere la sostituzione dei due forni esistenti, che abbiamo l’obbligo di sostituire, e non la facoltà, e nel contempo abbiamo chiesto l’aumento di due linee. Abbiamo chiesto questo perché la Regione, nel bando che scadeva il 31 dicembre, ha previsto un aumento importante delle cremazioni nel triennio in corso, cioè 2021/2023, e ha aperto questo bando invitando i comuni, chi fosse interessato, a creare la linea laddove non esistente oppure ampliarle laddove sono esistenti. Il Comune di Cinisello ha ritenuto opportuno chiedere la sostituzione delle due, che hanno superato gli anni. Abbiamo aderito a questo bando col quale la Regione ha previsto un aumento sostanziale di cremazioni. Il Comune di Cinisello, come ha già detto l’Assessore Zonca, ha aderito a questo bando chiedendo ulteriori due linee, però non è detto, se la Regione ci darà l’autorizzazione o meno, che queste non possano essere decentrate dall’attuale posizione. Questo però è tutto in itinere, tutto da vedere e tutto da studiare, però al momento c’è solo una partecipazione a un bando; siamo ancora nella fase embrionale, quindi qualsiasi posizione che si possa assumere secondo me è un po’ presto. Dire quello che faremo noi a maggio è prematuro perché se autorizzano sicuramente ci sarà un bell’impegno e un bel progetto dove cercheremo di andare incontro anche alle esigenze dei cittadini. Se non arriva l’autorizzazione stiamo qui e non concludiamo nulla, quindi direi di aspettare quando arriverà la decisione della Regione, se ci autorizzeranno solo a sostituire i due forni o aumentare le due linee. I nuovi impianti ancora non li conosciamo perché non abbiamo fatto il progetto. Abbiamo aderito a un bando della Regione e se la Regione ci autorizza ci adopereremo per sostituire questo impianto o aumentare gli impianti. Sicuramente è nostro interesse, così come nell’interesse dei cittadini, acquistare degli impianti meno inquinanti e che offrono una maggiore sicurezza degli attuali, perché sono superati e ogni due giorni sono fermi perché hanno necessità di manutenzione. Ormai la loro attività l’hanno svolta.