Oltre al mio Capogruppo, volevo anche io parlare dei forni crematori, dove anche io evidenzio che siamo sotto i 200 metri. Ho letto il piano di Regione Lombardia, dove si evince che comunque le cremazioni sono in diminuzione tranne nel 2020, che secondo me non è da controllare. Quello che mi ha spaventato, e che probabilmente pochi sanno, è che nel 2019, oltre alle salme, sono stati anche bruciati resti di cadaveri (899). È abbastanza strano, però venendo a noi sono due le domande che volevo fare. In primo luogo che devono essere distanti almeno 200 metri, come dicevo prima, e oltretutto c’è una legge nazionale che parla di altre metodologie di incenerimento. Ce n’è una a freddo, che è la cremation, e un’altra liquida, che è la resomation, che sicuramente sono meno dannose di quella utilizzata attualmente. Il Comune di Cinisello Balsamo inoltre sarà obbligato ad aggiornare il Piano regionale per la qualità dell’aria, semmai ce ne fosse uno, che è proprio parte integrante della legge. In questo piano devono essere stabiliti i criteri di inquinamento, per cui vorremmo sapere se sono stati presi in considerazione altri tipi di incenerimento oppure se dobbiamo continuare a farci del male. RISPONDE L’ASSESSORE AIELLO Per quanto riguarda le altre interrogazioni che si sono accavallate sui forni crematori, una parte di risposta l’ha data l’Assessore Zonca, mentre per quanto riguarda l’altra parte ritengo che sia io a dover rispondere. Chiedo al Vicepresidente Zinesi quale sia la fonte di quei numeri al ribasso che lui ha citato poco fa, perché quello che risulta a me, come ha evidenziato anche l’Assessore Bartolomeo, è che i numeri sono notevolmente al rialzo. Per rispondere al consigliere Tarantola, nel 2017 abbiamo 406 cremazioni di residenti e 2695 non residenti, nel 2018 410 residenti e 1659 non residenti, nel 2019 426 residenti e 1252 non residenti, mentre nel 2020 488 residenti e 2089 non residenti. Un progetto c’è e può essere tranquillamente acquisito da tutti i Consiglieri, ed è quello che noi abbiamo inviato alla Regione per chiedere la sostituzione dei due forni esistenti, che abbiamo l’obbligo di sostituire, e non la facoltà, e nel contempo abbiamo chiesto l’aumento di due linee. Abbiamo chiesto questo perché la Regione, nel bando che scadeva il 31 dicembre, ha previsto un aumento importante delle cremazioni nel triennio in corso, cioè 2021/2023, e ha aperto questo bando invitando i comuni, chi fosse interessato, a creare la linea laddove non esistente oppure ampliarle laddove sono esistenti. Il Comune di Cinisello ha ritenuto opportuno chiedere la sostituzione delle due, che hanno superato gli anni. Abbiamo aderito a questo bando col quale la Regione ha previsto un aumento sostanziale di cremazioni. Il Comune di Cinisello, come ha già detto l’Assessore Zonca, ha aderito a questo bando chiedendo ulteriori due linee, però non è detto, se la Regione ci darà l’autorizzazione o meno, che queste non possano essere decentrate dall’attuale posizione. Questo però è tutto in itinere, tutto da vedere e tutto da studiare, però al momento c’è solo una partecipazione a un bando; siamo ancora nella fase embrionale, quindi qualsiasi posizione che si possa assumere secondo me è un po’ presto. Dire quello che faremo noi a maggio è prematuro perché se autorizzano sicuramente ci sarà un bell’impegno e un bel progetto dove cercheremo di andare incontro anche alle esigenze dei cittadini. Se non arriva l’autorizzazione stiamo qui e non concludiamo nulla, quindi direi di aspettare quando arriverà la decisione della Regione, se ci autorizzeranno solo a sostituire i due forni o aumentare le due linee.