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N. 90 14.05.2019

MALAVOLTA RICCARDO

Ho la necessità di porre un’interrogazione su quello che comporta il reddito di cittadinanza nella nostra amministrazione comunale. Non ho mai nascosto le mie perplessità sull’istituzione, sull’introduzione di questo sistema di sostegno, a differenza della "quota 100" che era ed è, ritengo, indispensabile per un ricambio generazionale, che spero non sia solo a tempo determinato come attualmente prevede la normativa.
L’istituzione del reddito di cittadinanza tra le varie cose prevede degli obblighi, per coloro che avranno diritto di percepirlo, nei confronti della comunità dove risiedono. Il testo prevede che saranno tenuti, in base alle loro competenze, a mettere a disposizione del loro tempo – ed in particolare definisce proprio anche la quantità: 8 ore settimanali – per la comunità dove risiedono.
Già in passato avevo chiesto, adesso non ricordo durante quale delibera, in che modo la nostra amministrazione comunale si stesse organizzando, perché poi l’amministrazione comunale deve attivare dei progetti da assegnare a coloro che riceveranno questo contributo a sostegno del loro inserimento nel mondo del lavoro.
Ora leggo che l’INPS ha comunicato… almeno gli ultimi dati ufficiali di fine aprile contano circa 1 milione di richieste; per la sola provincia di Milano, 35 mila, e se facciamo una proporzione rispetto ai nostri residenti – che è scorretta perché noi abbiamo il reddito più basso di tutto dell’hinterland milanese – per noi dovrebbero cubare, queste 35 mila richieste, circa un migliaio di persone, quindi un migliaio di cittadini dovranno in qualche modo dare un loro contributo alla nostra città, è questo ciò che prevede la normativa attuale.
Io l’ho sempre ritenuta una cosa complicatissima da mettere in atto, ma siccome la normava lo prevede, a questo punto chiedo alla nostra Giunta: se sono già arrivati dei dati visto che l’INPS li ha già comunicati ufficialmente; se avete già ricevuto dei nominativi; se, da quello che sapete, c’è una disponibilità da parte dei richiedenti, cioè se già qualcuno si è fatto avanti per mettersi a disposizione per la comunità; come e dove si vogliono sviluppare questi progetti che dovranno rendere partecipi i beneficiari della vita comunitaria.

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