Infine la TARI. Io avevo fatto un’interrogazione, dato che, quando abbiamo fatto la discussione sulla TARI, il non domestico come valore assoluto diminuiva di 130 mila euro; avete portato tutti i coefficienti al minimo e il risultato è che salvo 8 categorie su 30, tutti gli altri hanno avuto un aumento della tariffa del non domestico, nonostante il valore assoluto sia diminuito e nonostante i coefficienti applicati siano stati così. Avevo chiesto di sapere quali erano stati i criteri, ad esempio come è stata divisa la quota di oltre 5 milioni tra fisso e variabile. Qual è stato il criterio per dividerlo? Perché questo è un criterio politico, non avete un dato oggettivo. Come risposta a questa interrogazione, mi hanno dato le formule, addirittura nelle formule si parla di coefficienti, si parla di euro per chilo, fissato non si sa bene da chi, perché la Nord Milano Ambiente non ha questi dati, non hanno dati sul peso del non domestico. Avevo chiesto di sapere qual è stato il criterio con cui per la parte fissa e per la parte variabile avete ripartito le cifre sulle diverse categorie. La risposta è stata solo una bella tabella con delle formule, non il criterio politico che avete utilizzato, ché quello è solo un criterio politico, non esiste un dato oggettivo per cui voi dite “do di più, do di meno”. Avete ridotto la TARI per cinematografi e teatri, quando ne abbiamo uno solo, in compenso però avete aumentato per ospedali e case di cura. Aumentiamo per gli ospedali e le case di cura, che sarebbe la cosa più interessante, e diminuite per i teatri? Ma lasciamo stare, adesso voglio avere indietro il dettaglio politico di tutte le categorie, come sono state fatte, le cifre che avete messo, parte fissa e parte variabile. Risposta interr. n. 74 2019 VAVASSORI