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n. 32 27.01.2011

Giuseppe Berlino

L’altra interrogazione, invece riguarda, sempre una delibera di Giunta del 23 Dicembre 2010, che va ad aumentare la quota che i cittadini devono versare per poter contrarre il matrimonio civile all’interno di Villa Ghirlanda.
Tutti noi sappiamo quanto l’Amministrazione Comunale, ormai da tempo, così come anche altre Amministrazioni Comunali, piangono miseria e, quindi, vi è la necessità di introitare maggiori entrate per servizi che vengono offerti alla cittadinanza.
Tuttavia, in questo caso, dopo che nel lontano 1989 era stato approntato il Regolamento che disciplinava la celebrazione dei matrimoni e, quindi, veniva, in quell’epoca stabilito quanto doveva essere versato al Comune, dicevo, dall’89 il primo adeguamento in aumento di questa tariffa è stata fatto nel 2002; successivamente nel 2007; successivamente ancora nel 2010; quindi, a distanza di due, tre, quattro anni veniva effettuato un aumento.
Tuttavia, dopo aver aumentato la tariffa nel 2010, anche quest’anno si è ritenuto di rimettere mano all’adeguamento di questa tariffa, portando il costo da 158.000 a 165.000 per i residenti e da 422.000 a 440.000 per i non residenti.
Da un lato posso anche capire l’esigenza di ritoccare, in questa fase in cui vi è, evidentemente, una situazione finanziaria difficile per molte Amministrazioni Comunali, tuttavia, io avevo già verificato quanto fosse sproporzionata la differenza di costo che sono costretti a versare coloro che arrivano da fuori Cinisello, che non hanno la residenza, che intendono sposarsi in Villa Ghirlanda rispetto a coloro che risiedono all’interno della Città.
Questa, diciamo, sperequazione, mi era apparsa ancor più rilevante nel momento in cui alcuni cittadini, facevano rilevare come, pur avendo vissuto, per molti anni, nella nostra Città, alcuni giovani che decidevano di sposarsi in Villa Ghirlanda erano costretti a pagare la quota come non residenti solo ed esclusivamente perché, appunto, come voi sapete, molti giovani della nostra Città sono costretti a rivolgersi nei Comuni limitrofi per acquistare casa ad un prezzo più basso rispetto a quello che è possibile trovare… Assessore lei fa così perché lei abita a Cusano e lì i costi sono piuttosto alti, io parlo di Muggiò, di Nova, di Lissone dove i costi di acquisto delle case sono sicuramente molto più bassi rispetto a Cinisello.
Ecco, quindi ritenevo che ci fosse, che ci fosse una sorta di disparità non meritata per coloro che, pur avendo vissuto per anni nella nostra Città, richiedevano una residenza fuori dalla nostra Città, per acquistare una casa, decidendo, comunque di sposarsi all’interno del nostro Comune.
Ecco, quindi, che da quel punto di vista, io proporrò, da qui a breve, che anche per coloro che provengono da un nucleo familiare ancora residente nella nostra Città, ci sia la possibilità di usufruire di una tariffa analoga a coloro che ancora vivono a Cinisello, e hanno la residenza a Cinisello e, quindi facendo in modo, che chi ha ancora dei genitori, o hanno la loro provenienza storica da un nucleo familiare che è sempre stato residente a Cinisello, non debbano accollarsi un costo così gravoso in un momento che, sappiamo tutti - già per molti la scelta di un matrimonio è difficile - per quanto riguarda anche i costi che vanno sostenuti, credo che da questo punto di vista sia opportuno andare incontro a quei giovani costretti a lasciare la nostra Città, pur non volendo, ma per evidenti questioni legate ai costi di acquisizione di un immobile.

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