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n. 125 29.06.2011

Giuseppe Berlino

L’altra interrogazione, visto che è arrivato anche il Sindaco, riguarda una questione abbastanza nota, che è quella legata ai lavori della statale 36. Ieri sera, insieme al collega della Lega Nord, Fumagalli, ho avuto modo di incontrare una delegazione del comitato Robecco Casignolo e devo dire che sono molto arrabbiati per quello che sta succedendo, per le mancate risposte dell’Amministrazione, per il fatto che non vi sono certezze sui tempi e soprattutto sui progetti, sulle realizzazioni che si andranno a fare in quel tratto di strada. Mi riferisco al sottopasso tra via Devizi e via Casignolo, Sindaco.
So che questi cittadini hanno già incontrato una delegazione dell’Amministrazione comunale e hanno fatto una serie di richieste, solo che a queste richieste non arrivano risposte concrete, quindi vi è una grossa preoccupazione da parte di questi cittadini, che si vedono completamente isolati dal resto della città.
Vorrei capire a che punto è la situazione, se vi sono nuovi progetti definitivi, anche perché i cittadini hanno in mano ancora dei progetti piuttosto datati e sono sinceramente preoccupati e sconcertati dal fatto che non arrivi a loro conoscenza ciò che avverrà in quel quartiere.
Le chiedo, Sindaco, se può darci delle delucidazioni anche sui tempi di realizzazione, quelli che evidentemente l’ANAS ci dice, perché, poi, sappiamo tutti che i tempi che ci danno spesso e volentieri non vengono rispettati.
Vorrei capire se l’Amministrazione si è fatta carico di queste richieste. Io qui ho una serie di richieste, una ventina di eccezioni che il comitato ha sollevato rispetto alla prima ipotesi di progetto, vorrei sapere se rispetto a queste eccezioni da parte dell’Amministrazione si è provveduto a farle proprie e se in qualche maniera sono state riportate agli esecutori del progetto.
Credo che la preoccupazione che hanno dimostrato queste persone vada tenuta in assoluta considerazione e anche a questo fine abbiamo richiesto la più recente documentazione sul progetto.

RISPOSTA DEL SINDACO

Ovviamente parto dalla strada statale 36, sono andato prima a vedere dal Consigliere Berlino l’elenco dei venti punti che aveva in mano, elenco che è stato discusso con il dottor Buonamico e l’ingegner Castiglione, che sono i direttori dei lavori della strada statale 36, con i comitati, con tutto il problema che rappresentano sempre i comitati.
E’ uno dei problemi di fondo che ci stiamo ponendo in questi giorni, di fronte alla popolazione di Casignolo, le imprese presenti, gli abitanti di Robecco, con tutta la buona volontà dei comitati, in realtà, sono persone che si danno da fare ma loro stessi fanno fatica a parlare con le altre persone.
In queste vicende che riguardano tutti, perché le strade e l’abitato che viene influenzato copre due quartieri, alcuni cittadini o non sono informati, o si ritengono tagliati fuori.
Dico questa cosa perché il dottor Mainetti, che sta seguendo con fatica il tema di come comunicare, ha suggerito di creare una mail per tutte le imprese che sono lì insediate, visto che esse stesse hanno problemi enormi, spesso i lavoratori sono degli user, come si suol dire, e hanno problemi anche nel capire come si fa una lettera personale a ogni cittadino di Casignolo e Robecco.
Dall’inizio di questo disgraziato mega cantiere, che doveva durare tre anni e invece ne durerà sei, una delle cose che ricordo di avere voluto insistentemente era il fatto che ANAS si facesse carico della comunicazione. ANAS ha un sito, gli sms, distribuisce di volta in volta che fa delle cose un volantino. L’ha fatto in queste settimane, in questi giorni, facendo vedere come stavano andando avanti i cantieri. Tutto questo in termini anche di informazione di quanto sta capitando o capiterà in un lasso di tempo successivo, perché non arriva ai cittadini.
Sappiamo che i cittadini tengono a ricercare le informazioni solo nei momenti in cui sono colpiti dal disagio. Il tema di come partecipare e come informare i cittadini, perché insieme all’Amministrazione difendano i propri diritti e li facciano valere laddove ci siano dei problemi, resta come tale.
Lo dico perché quell’elenco, Consigliere, è stato visto punto per punto, ha avuto una serie di risposte, risposte che non sempre sono positive.
Ieri era qui il direttore di Troncoli, l’ingegner De Lorenzo, l’ho minacciato, gli ho dato tempo pochi giorni prima di prendere ulteriormente una posizione, chiamando qui in aula il Presidente dell’ANAS. Vi ricordate quella grande sceneggiata, erano qui tutti schierati, dicendo che ci sarebbe stata una riunione in quaranta giorni, con tutti i verbali, etc. etc., ma poi non succede nulla. O comunque le cose sono molto più complicate di quello che appaiono.
ANAS è terrorizzata dal dover spostare qualsiasi cosa, perché gli costa moltissimo in termini quantitativi, nel rapporto economico e anche in termini relazionali con Impregilo.
In questa fase ancora di più, perché ANAS in questo momento ha sottoscritto con l’Assessore Cattaneo, con i Comuni, con Impregilo l’impegno di finire sei mesi prima il cantiere. Perciò, ogni cosa che non è stata programmata o che viene aggiunta adesso rischia di far slittare i tempi e non stare dentro il patto.
In modo particolare, il problema del nuovo cantiere che si sta avviando è quasi ridicolo. L’avete seguito sui giornali, vi ho già raccontato questa vicenda dell’autobus sul viale.
Subito è stato detto che si faceva un percorso alternativo all’interno di una nuova via, che Brianza Trasporti, responsabile della Provincia Monza – Brianza, di fatto non è ancora staccato dalla Provincia di Milano. Perciò, per discutere della fermata dell’autobus bisogna parlare con i responsabili, cioè la Provincia di Monza, la Provincia di Milano.
In questo caso, il Comune di Monza ha dato il divieto di fare un percorso perché ritengono vada a incidere su una situazione di vivibilità di un quartiere di Monza.
Sembrava che spostassero le cose, alla fine, dopo tanti "sì farà così", il giorno dopo "no, non è così", siamo arrivati a quarantotto ore fa, dove appare evidente ai nostri occhi che non sarà permessa la sosta dell’autobus all’altezza del quartiere Robecco Casignolo.
Ieri con l’ingegner De Lorenzo abbiamo stabilito che oggi sarebbe stata scritta una lettera, un telegramma a tutti i responsabili di questo cantiere, che sono il Ministro, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, perché questa è una strada statale, non è una strada del Comune di Cinisello Balsamo, non siamo noi che abbiamo fatto l’appalto, non siamo noi che abbiamo fatto il progetto. Questo deve essere chiaro, perché il Comune è l’ultimo anello della catena, poverino, insieme ai cittadini.
In questa lettera che cosa abbiamo scritto? Che dopo avere provato a non usare denaro pubblico, visto che non ce ne è, diventa indispensabile fare un trasporto provvisorio di collegamento dalla fermata di Matteotti al quartiere Robecco Casignolo.
Peccato che la fermata Matteotti, che doveva essere aperta a marzo, poi spostata ad aprile, ancora oggi non è aperta.
Siamo in questa situazione in cui abbiamo chiesto per lunedì prossimo di avere questa certezza. Vi renderete conto che anche rispetto al costo di un trasporto, un conto è fare una navetta, che ha un costo di 100 mila euro almeno, altro conto è un giro più lungo.
Il secondo tema più grave riguarda, invece, il sottopassaggio.
Rispetto a quello della Cornagia, alla Cornagia fa una curva, alla Cornagia c’è la strada, 275 centimetri, più una griglia, da una parte il marciapiede.
Al Robecco Casignolo, invece, la strada è 275 con la grata, quindi è una strada fuori norma.
Noi abbiamo detto che questa cosa non era accettabile, la risposta di ANAS è che è stato approvato in Conferenza dei Servizi a Roma, quindi è progetto esecutivo.
Noi abbiamo condiviso con i cittadini anche una soluzione che possa migliorare il passaggio delle automobili e mettere in regola dal punto di vista della norma, abbiamo detto di allargare in maniera regolare, dopodiché, le persone possono camminare alla luce del sole, scendono con la scaletta o il servo scala se sono persone con problemi, fanno sotto solo il pezzo di viale Fulvio Testi e poi risalgono.
In questo caso ci sarebbe la facoltà di ampliare l’intera area. Su questa cosa il dottor De Lorenzo si è impegnato a darci una risposta urgentemente e credo che questo sia il tema più rilevante.
Sono aperti i problemi che hanno poi delle complicanze incredibili, perché sul triangolo di area espropriata da Serravalle di fronte la Pizzi e l’area sempre di proprietà di Serravalle dove c’era Marino Navi, adesso ANAS dovrà fare un’entrata provvisoria per Cestari, per il fabbro.
Abbiamo chiesto già da mesi, prima a Serravalle e poi ad ANAS, che quelle aree fossero messe a disposizione delle opere necessarie per sostenere questo progetto definitivo per gli abitanti di Casignolo.
Ieri finalmente Serravalle ha risposto, visto che ANAS diceva che non era possibile fare nulla, dicendo che quelle due aree sono già in possesso di ANAS. A questo punto ANAS potrebbe e dovrebbe utilizzarle per fare in modo che adesso l’entrata da Cestari sia provvisoria ma sia l’occasione per sistemare quell’area.
Ovviamente, non possiamo pensare di caricare sul progetto della statale 36 interventi che riguardano problemi collaterali, parlo di alcuni parcheggi.
La richiesta già fatta da lungo tempo, che era stata condivisa, era che quelle due aree, che sono di proprietà ANAS, ci venissero cedute a titolo gratuito, in modo tale che di una parte delle opere ce ne potremmo carico come Amministrazione. Questa la riteniamo una giusta compartecipazione a un problema di parcheggi per il quartiere. Mi fermo.
Quando prima parlava il Consigliere Berlino, ho chiamato il dottor Mainetti, per capire se di quella riunione aveva fatto il verbale, perché quelli che ci contattano sono una quantità di cittadini molto motivati, alcuni particolarmente interessati, perché sono persone che hanno avuto o hanno interessi specifici nel rapporto con ANAS, tipo espropri delle loro aree, fabbriche ricollocate, negozi chiusi, etc. etc.
A questo punto, però, il problema riguarda l’intero quartiere, quindi io ho chiesto al dottor Mainetti di fare in modo che tutti i verbali di questi incontri che vengono fatti siano girati a tutti i capigruppo di Maggioranza e di Minoranza perché credo sia utile seguire le cose.
Approfitto per dirvi come informazione, proprio in questo campo, una cosa che mi fa particolarmente inquietare, proprio per dirvi com’è il clima.
Divani e Divani che, come sapete, è stato bloccato per anni da un cantiere terribile, così come Polliani, sta protestando perché vengono messe le barriere antirumore. Vengono messe barriere antirumore trasparenti, però vengono messe!
Loro hanno sempre fatto la richiesta di non metterle. Da questo punto di vista ANAS ha fatto presente che non avrebbero mai potuto non metterle, perché quel progetto è passato dalla Valutazione Ambientale (VIA), che non è un problema di Divani e Divani ma quelle barriere servono per le abitazioni dietro e se non le realizzassero si potrebbero trovare di fronte al non rispetto di un progetto per le parti ambientali e per il discorso del rumore.
Il problema è che tutto questo viene tradotto dagli operai del cantiere a Polliani in questi termini: "Se il Comune ci dice che non dobbiamo metterle…".
Inizia questo giochino per il quale si cerca sempre di scaricare su qualcun altro la responsabilità che crea un’enorme confusione. Io mi arrabbio molto perché, al di là delle diverse responsabilità, penso che ANAS, la Provincia, la Regione, il Comune rappresenti lo Stato, a prescindere dal colore politico del livello e dovrebbe essere un pochino più corretto nei confronti dei cittadini.
Mi fermo. Lunedì avrò queste risposte, ho chiesto al dottor Mainetti di farvi avere via via tutte le informazioni, i verbali, i problemi sono aperti. Chiedo al capogruppo del PD, nonché Presidente della Commissione, di fare la Commissione Territorio, così come ho chiesto, per fare il punto delle comunicazioni. Credo sia importante che voi Consiglieri siate informati, perché se le cose vanno avanti così, l’ho messo in conto per lunedì, chiedere al dottor Scanni, al Presidente dell’ANAS di fare un incontro con Cinisello Balsamo.
È grande come una casa il problema dell’accesso alla 52. Oggi la Provincia di Milano deve avere consegnato all’Assessore Veronese i dati relativamente al flusso del traffico sull’entrata in via Devizi.
Noi come Amministrazione abbiamo detto "no" all’entrata nel peduncolo della tangenziale 52 a raso da Robecco, quindi abbiamo detto "no" all’entrata delle automobili di nord, visto che non fanno la galleria sotterranea perché c’è il tubo del gas.
Nell’ultima riunione coordinata dalla Provincia di Milano, perché è stato dato mandato della Regione che sia la Provincia a coordinare il tavolo, la Provincia ha dichiarato che non si può fare altrimenti, noi ci siamo ribellati, oggi ci hanno dato i dati, bisogna che prendiamo una decisione e adottiamo gli atti consequenziali.
Sono stata lunga ma mi sembrava doveroso.

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