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n. 87 31.05.2011

Carlo Lio

Approfitto della presenza dell’Assessore Veronese per segnalare che la via in questione è diventata un incubo per i cittadini, perché è a doppio senso, e, come lei sa bene, è ubicato l’ufficio postale, l’Inps, una palestra aperta 24 ore su 24, e, alla fine dell’anno, dovrebbe arrivare l’Agenzia delle Entrate. Pertanto, il doppio senso di quella strada è diventato un incubo per i cittadini. Inoltre, i frequentatori della palestra adoperano già quel terreno a parcheggio, automaticamente, le macchine si fermano ed ostruiscono il passaggio.
Confido in un vostro intervento in merito, perché prima o poi si bloccherà il traffico, che di per sé stesso è già disastroso. Gentilmente, chiedo all’Assessore o al Sindaco di dare un cenno di risposta per iscritto, che mi premurerò di riferire ai cittadini di cui mi sono fatto portavoce, i quali, ripeto, richiedono un parcheggio, possibilmente con disco orario.

RISPOSTA DEL SINDACO

Per quanto riguarda il tema della crisi, oggi, quel che posso dire a proposito del nostro territorio, per quanto ci riguarda, è che siamo in pista per cercare di aiutare tutti coloro che ci chiedono aiuto. Ribadisco, anche per la stessa Pizzi , ci chiede aiuto l’imprenditore, meno il sindacato, e per quanto mi riguarda è questa la vera anomalia, per la mia nuova esperienza di Sindaco. In qualsiasi caso, lavoriamo anche con il sindacato per capire che cosa fare. Qual è il tema di fondo che emerge in questa situazione che noi stiamo vivendo? È la difficoltà di capire che siamo in un altro scenario, che alcune situazioni, che erano situazioni conquistate dai lavoratori, non possono essere più gestite e ottenute in quella maniera. La quattordicesima è fuori dal contratto nazionale, alcuni benefit di un certo tipo da una parte, d’altra parte bisogna evitare che da parte degli imprenditori, di fronte ad una crisi reale, vedano ridotta la coperta al …( incomprensibile) … della crisi. Su questo tema ci viene chiesta una mediazione. Ebbene, su questa vicenda, credo che di fatto noi siamo sufficientemente inadeguati, perché alla fine comunque rispondiamo alle emergenze, ciò che sicuramente mi auguro potremo fare di più e meglio, anche con il PGT – poi risponderò sul PGT – è capire come aiutare comunque le imprese a consolidarsi su questo territorio, usando percorsi più leggeri per quanto riguarda la trasformazione e l’ampliamento di alcune aree e, da questo punto di vista, provare a capire come aiutarli all’interno di questi processi di cambiamento, perché comunque si tratta di processi di cambiamento anche dal punto di vista produttivo.
Con questo non sono sicura di aver risposto al consigliere Lio, il quale mi ha chiesto se avevo capito l’interrogazione. Ebbene, devo ammettere di non averla capita, peraltro sono molto stanca. Poi, sarà egli stesso a dirmi se ho risposto o meno. Devo dire anche che, per il ruolo che il consigliere Lio riveste in qualità di Amministratore Delegato di Milano Metropoli, credo che sarebbe utile organizzare degli incontri, perché, a mio avviso, in questo Consiglio comunale stiamo facendo pochi incontri con le nostre società. Pertanto, consigliere Lio – lo dico a lei, ma lo dico a tutto il Consiglio – reputo che sarebbe utile ed interessante dedicare una serata all’incontro con Milano Metropoli e BIC La Fucina per capire insieme come utilizzare oggi strumenti che abbiamo pensato in una fase diversa.

INTEGRAZIONE DELLA INTERROGAZIONE CONSIGLIERE LIO

L’argomento che questa sera ponevo alla riflessione di tutti è relativo alla crisi in genere. Il Sindaco ha risposto con dei fatti noti, perché più volte ha riferito al Consiglio gli interventi, ancorché limitati, considerato il ruolo e le responsabilità dell’Amministrazione comunale, certamente non della sua persona, fatti ai tempi della Nokia, della Siemens, della vicenda Paganelli e quant’altro. Pertanto, questo Consiglio ha sempre riconosciuto all’Amministrazione e al Sindaco il suo attivismo e la sua puntualità sugli argomenti. Tuttavia, l’argomento che ponevo andava anche al di là della manifatturiera, per intenderci, perché ricordiamoci che il Sindaco, all’inizio della consiliatura, ci ha messi di fronte responsabilmente ad un bisogno dell’Amministrazione, ed il Consiglio, nella sua interezza, altrettanto responsabilmente, ha approvato in Commissione di prima e in Consiglio poi, una serie di piani attuativi … (incomprensibile) …, che consentissero, con la loro realizzazione, anche l’introito nelle casse comunali di risorse finanziarie.
Ebbene, sappiamo tutti che stiamo vivendo un momento difficile, che l’accesso al credito è molto difficoltoso, vorrei – e l’invito è questo – che la forma non strozzi e non mortifichi la sostanza, quindi di venire incontro a quelle operazioni che magari, in questo momento, trovano difficoltà a perfezionarsi. L’invito era soltanto questo, nel rispetto delle leggi, delle norme, ma non mortifichiamo e non penalizziamo, in virtù di regolamenti, che possono essere certamente rivisitati e rivisti nel rispetto della legge, ma non possiamo mortificare, strozzare o negare ciò che invece tutti abbiamo consentito responsabilmente.

INTEGRAZIONE DELLA RISPOSTA DEL SINDACO

Consigliere Lio, devo dire che nel suo precedente intervento non era stato affatto chiaro. Si rilegga, quindi, il suo verbale, perché non si capiva niente, adesso si capisce.
È un problema che ci stiamo ponendo. Per esempio, stasera c’era – ci sarà un atto di Giunta, quindi lo vedrete – una persona che deve aprire un negozio, che deve pagare, perché così prevedono le leggi, il nostro regolamento, le nostre delibere di Giunta, la mancanza di parcheggi, fa fatica addirittura a fare la lottizzazione. Ora, il problema per noi è capire come non creare danni all’Amministrazione, che vuol dire a tutti cittadini, ossia perdere la possibilità di avere i soldi che sono dovuti, e dall’altra parte come garantire la qualità. Ad esempio, alcuni operatori ci stanno chiedendo se possono presentare i PA ai piani attuativi parzialmente. È una bestemmia in sé, perché un piano attuativo viene fatto per legge perché si deve pianificare un sistema. Ora, si tratta di capire come – dico ciò perché lo stiamo facendo – in una pianificazione unitaria, fatta in sub ambiti, sia possibile attivare dei percorsi diversi. Questo è un tema.
Che cosa dico al Consiglio? Adesso ho capito il tema posto, è un tema oggettivo. Ripeto, stasera eravamo qui a cercare di capire se aveva senso aiutare un operatore economico che ci chiedeva una cosa piccola; ci sono operatori economici che ci chiedono cose più grandi. Valuteremo, porteremo la questione in commissione consiliare, perché è una decisione che riguarda tutti. Però, devo dire al Consiglio che ogni soldo che non entra nelle nostre casse, vuol dire per noi paralizzare le attività, però rischia di non entrarci mai, è questo il dato vero.

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