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N. 232 17.11.2011

ENRICO ZONCA

Una interrogazione riguarda alcune difficoltà nel calcolo delle spese condominiali relative a edifici di proprietà pubblica.
Alcuni cittadini si sono rivolti a me per chiedere spiegazioni in quanto non hanno ottenuto spiegazioni sufficientemente esaurienti sulla ripartizione delle spese condominiali relative alle spese di riscaldamento degli anni precedenti e anche di quest’anno.
Io riferisco quello che le persone mi dicono, non ho dati certi. A questo punto le chiedo di averli questi dati certi. Qual è il criterio con il quale vengono calcolate le spese condominiali, soprattutto le spese di acqua e di riscaldamento sugli edifici pubblici? C’è una ripartizione specifica, c’è una bolletta specifica per ogni stabile oppure è tutto un insieme che viene pagato in modo proporzionale dai condomini?
La difficoltà che stanno riscontrando molti assegnatari di alloggi di proprietà pubblica è che non riescono a capire, anche perché hanno avuto degli aumenti spropositati, come mai non ci sono dei resoconti chiari sui costi di riscaldamento.

RISPONDE L’ASSESSORE RIBOLDI

Consigliere Zonca, spese condominiali riscaldamento. Suppongo che facesse riferimento a via Mozart. I problemi sono sorti lì, in via Mozart è cambiato il sistema di riscaldamento, dalle caldaiette singole appartamento per appartamento si è passati a un sistema centralizzato con rilevamento dei consumi all’interno degli appartamenti.
Il problema è questo rilevamento dei consumi. Per avere i dati era necessario avere un software, la ditta che ha installato i sistemi ha il monopolio di questa cosa, riuscire ad avere questo software è stata una cosa abbastanza complessa.
Quello che è stato fatto è fare una previsione di massima, un preventivo sulla base di quelli che erano i consumi medi che venivano rilevati in altri palazzi, a fronte della possibilità di rilevare.
Teniamo conto che la registrazione comunque è stata fatta a livello centrale, non riuscivamo a estrapolare i dati, cosa che adesso è fattibile.
Per cui, con gli inquilini di questi palazzi abbiamo fatto degli incontri, abbiamo spiegato in più occasioni che questo sarebbe stato il sistema, che quello che era stato mandato in una prima fase era l’acconto presunto e che, chiaramente, se l’acconto era stato calcolato in maniera eccessiva, la seconda rata sarebbe stata della differenza, quindi la situazione era in via di soluzione. Questo è quello che si sta facendo.
L’altra domanda è: le bollette sono specifiche per ogni stabile? Sì, ogni stabile ha una sua contabilità per quanto riguarda le parti comuni e vengono definite secondo i normali criteri. Laddove esiste il contacalorie, come nelle strutture nuove che sono state fatte, si fa riferimento a quanto uno consuma, salvo aggiungere una quota che è quella generale perché i tubi passano anche fuori.
È un meccanismo puntuale che tiene conto di quanto uno consuma, negli altri casi si usa il criterio dei metri quadri come si fa in tutti i condomini. Anche per quanto riguarda l’acqua il criterio è quello previsto per i condomini, riferito al numero delle persone.

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