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n. 121 29.06.2011

Natalia Strani

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2011 interrogazione 121 Strani

RISPOSTA DEL SINDACO

Ovviamente, non ho fatto un’ordinanza per il piacere di fare un’ordinanza, la regolamentazione dei funerali è sempre stata fatta attraverso ordinanze. Quest’ordinanza non l’ho neanche fatta a cuor leggero, perché trattasi sicuramente di cambiare abitudini. Quest’ordinanza è stata fatta dopo una lunga riflessione che è durata qualche settimana, mi sentirei di dire qualche mese anche, con i parroci della città, con i quali abbiamo un coordinamento di lavoro, perché già alcuni parroci, ad esempio il parroco della San Giuseppe, appena arrivato da Milano, aveva già bloccato tutto il percorso chiesa – cimitero.
È stato un lungo dibattito anche quello precedente, perché a Cinisello Balsamo fino a dieci anni fa si faceva da casa alla chiesa, poi dalla chiesa al cimitero a piedi. È stato tolto il secondo pezzo ed è stato lasciato il primo pezzo.
Da parte dei parroci sono state sollevate più cose, primo, che tra di loro c’era un dibattito sul senso di questa cosa. Riscontravano che via via sono sempre meno i cortei dove si vedono le persone dolenti che vanno camminando tranquille, che riflettono sulla morte, sul morto, sul parente. Gran parte delle persone camminano, parlano delle vacanze, di altro. Questa è la discussione fatta e la decisione presa in quel momento è stata rispetto a questa cosa che non mi sembra molto bella.
È importante il fatto che le parrocchie aprano la chiesa prima, invitando i parenti, gli amici a partecipare al momento di raccoglimento dentro la chiesta per chi è credente, da questo punto di vista, mettendo a disposizione un tempo più lungo di raccoglimento. Fermo restando anche la possibilità (ho visto la circolare che aveva fatto dopo questa riunione con i parroci Don Luigi) che già la sera prima, cosa che veniva sempre fatta, poter dire il rosario, fare l’incontro, valorizzare questa cosa.
Con i parroci ho concordato che proprio perché le città sono sempre più caotiche, rumorose, piene di cantieri, con traffico, se l’obiettivo è creare una condizione di raccoglimento, quella doveva essere un’opportunità da dare in modo diverso.
Le parrocchie si sono organizzate in maniera diversa rispetto al passato per andare incontro alle esigenze delle persone che compiono l’ultimo passo con la chiesa cattolica.
Questa cosa è stata valutata anche per chi non è cattolico, per chi è di altra religione. Voi sapete che noi abbiamo investito del denaro per migliorare il luogo di culto presso il cimitero nuovo, oggi è uno spazio molto bello con servizi, da questo punto di vista mi dispiace se questa cosa non sia stata sufficientemente pubblicizzata.
Quel luogo non è mai stata una chiesa, lo dico perché nel passato c’è stato un grosso litigio intorno a questa vicenda. Quel luogo di fatto non è mai stato consacrato però può essere fatta una messa, per anni è stato luogo dove erano prevalenti i segni cristiani, perché prevalenti nella nostra cultura, nella nostra storia locale.
Questo ha creato anche dei problemi, perché se c’era il funerale di una persona laica o di una persona di altra religione neanche lo chiedevano quello spazio, credendo che fosse una chiesa.
È stato riorganizzato quello spazio, si tratta di uno spazio neutro, se un cattolico vuole fare un ultimo saluto anche lì dopo la chiesa lo può fare mettendo i suoi paramenti, ma lo può fare anche un musulmano, lo può fare un ortodosso, lo può fare un ateo. Quello è uno spazio nel quale i parenti si possono ritrovare vicino alla salma e utilizzarlo in modo analogo a una chiesa, perché comunque un luogo di culto.
Mi fermo. Ripeto, la valutazione di questa nuova organizzazione è proprio legata all’analisi della città. Mi diceva Don Luigi che già la gran parte dei feretri vanno direttamente in chiesa e la maggioranza dei parroci ha convenuto di togliere, così come a Milano, così come in tutte le altre città, questa ultima cosa.
Ogni scelta poi ha delle persone che sono d’accordo e delle persone che non sono d’accordo, questo fa parte della vita.
Personalmente, altrimenti non avrei condiviso questa cosa , al di là dell’ordinanza, che le città siano veramente molto rumorose e che i cortei funebri spesso si riducano a una "camminata". Da questo punto di vista, credo sia molto più importante avere un momento di silenzio offerto dalla chiesa o dal luogo di culto.

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