Parliamo ora del bando uscito recentemente, penso ieri o l’altro ieri, di cessione del 40% della Società Nord Milano Ambiente. La Società a totale partecipazione pubblica del Comune di Cinisello Balsamo, la cui Giunta precedente e anche l’attuale hanno deciso di privatizzare per il 40%. Su Nord Milano Ambiente è stata fatta una differenza, si è deciso di cedere il 30% ad un soggetto privato e un altro 10% a cooperative di tipo b. Per chi conosce minimamente il mondo della cooperazione sa che le cooperative sono società senza fini di lucro, giusto? Amariti mi conferma? Benissimo, lei sicuramente, adesso non la voglio tirare in ballo però se lei ha visto il bando, il bando per la cessione del 10% esclusivamente alle cooperative di tipo b, c’è scritto: ai futuri soci privati, cioè la famosa cooperativa, spetterà durante il relativo rapporto di partenariato il dividendo prodotto dalla medesima. Sa cosa vuol dire questo? Vuol dire trasformare una società senza fini di lucro in una società che partecipa agli utili di un’altra società ai fini di lucro. È quindi una perfetta elusione del criterio di cooperazione che vige nel nostro ordinamento. (Intervento fuori microfono) Mi fate fare la domanda? Questa è l’osservazione che ho trovato e mi pare che sia sbagliato, e questo lo avevo già detto con forza, trasformare un rapporto privilegiato che Nord Milano Ambiente ha con le cooperative di tipo b assegnando loro da anni appalti per 3, 4, 500.000 euro, scopro qui nel bando che il valore dei lavori è di 525.000 euro, è stato scritto qui, a fronte di un’operatività di 9.500.000 euro dell’intera Nord Milano Ambiente. Vuol dire, avevo già ribadito questo concetto, che un conto è privilegiare le cooperative di tipo b assegnando loro dei servizi che per bocca del direttore generale, anzi amministratore unico Gotti ci confermò che non ci costano di meno le cooperative, ci costano uguale, anzi forse qualcosa in più, però è una scelta politica che si fa per aiutare le cooperative di tipo b. Benissimo, un conto è fare azione di solidarietà e assegnare degli incarichi a questi tipi di cooperative , un conto è farli diventare soci di una SpA, cambia tutto. Questo purtroppo non è stato capito, è stato inserito nel bando, addirittura è stato inserito nel bando che la cooperativa di tipo b partecipa agli utili della Nord Milano Ambiente, ma voi sapete benissimo che Nord Milano Ambiente per sua natura non può fare utili, non deve fare utili, ci mancherebbe altro. Ci mancherebbe altro che il costo di smaltimento dei rifiuti producesse degli utili per una società a capitale misto, questo è evidente che è l’obiettivo del privato. Questo è un cappello in termini generali e vi invito a riflettere seriamente su questo passaggio, perché ci si riempie sempre la bocca della solidarietà e della cooperazione, ma quando si fanno queste operazioni si fanno delle porcherie, queste sono porcherie. Sapete qual è l’ennesima porcheria? L’ennesima porcheria è che una società che fattura 9.500.000 euro all’anno quanto è stata valutata? Perché bisogna anche stabilire quanto è il valore di questo 10%, quanto è il valore del 30%. Sapete quanto è stata valutata? È stata valutata al valore nominale delle azioni, cioè un euro ad azione, vale a dire Nord Milano Ambiente è stata messa a bando per 2.000.000 di euro e il suo 10% vale 200.000 euro secondo il Sindaco di Cinisello Balsamo. Peccato che qui io non veda, come invece dovrebbe essere prevista, una valutazione patrimoniale della società, perché Nord Milano Ambiente è proprietaria di mezzi, è proprietaria di una serie di altre cose che fanno patrimonio. Il problema è che il patrimonio con le perdite di tutti questi anni si è dimezzato rispetto al patrimonio che aveva cinque anni fa. Vi invito ad andare a vedere quanto era la patrimonializzazione di Nord Milano Ambiente quattro anni fa e quant’è il valore del patrimonio di Nord Milano Ambiente oggi, è la metà. È stata messa a bando a 2.000.000 di euro, la base d’asta del 10% è 200.000 euro, 200.000 azioni al valore nominale di un euro. Vale a dire che questa società non ha alcun valore aggiunto, le azioni valgono il loro valore nominale, e questo mi sembra scorretto. Come mai non è stata fatta una valutazione patrimoniale del valore reale dell’azienda e su quello andava fatta la base d’asta, mi chiedo perché sia stata fatta sia nel caso della vendita al soggetto privato, sia nel caso della vendita del 10% al soggetto cooperativa di tipo b la base d’asta al valore nominale delle azioni. Risponde il Sindaco Sui bandi delle aziende credo che il Vicesindaco possa essere preciso di me, però tengo a dire due cose. Di questi bandi ne abbiamo discusso a lungo all’interno di questo Consiglio comunale. Sono bandi che sono stati approvati dalla precedente Amministrazione. Sono bandi che sono stati fatti attraverso determina perché, di fatto, sono già stati istruiti e costruiti, e le scelte, da questo punto di vista, sono già state fatte. Riguardo al 40 per cento della Nord Milano Ambiente, noi non mettiamo in vendita la strumentazione o il patrimonio. Quello non viene toccato. E’ dato ad un privato lo smaltimento. Non sono conteggiate le piattaforme e non sono conteggiati neanche i mezzi… (Intervento fuori microfono del consigliere Zonca: "Vendete le azioni, vendete le azioni!) Sindaco: Sì, ma non la parte della piattaforma e non la parte dei mezzi… (Intervento fuori microfono del consigliere Zonca: "Di chi sono allora?") Sindaco: Del Comune. Il 3 per cento che riguarda la possibilità di far partecipare il personale della AMF è premiante per il privato che partecipa. Nel caso non ci fosse nessun privato che segnala la possibilità di cedere ai dipendenti il 3 per cento, verrà ceduto il 3 per cento delle quote di proprietà del Comune ai dipendenti, quindi resta dentro un sistema premiante. Ma anche questa cosa era stata detta e scritta più volte. Ora, se si pensa che questi bandi possano avere comunque dei presupposti di illegittimità, va bene, si proceda per la via che si ritiene più opportuna, sapendo che su questi bandi e su queste delibere anche le Commissioni e questa Amministrazione hanno discusso a lungo. Se si pensa che siano stati costruiti in maniera illegittima, nell’interesse pubblico - lo dico anch’io - piuttosto che dare il via ad un’operazione che sia illegittima, che si proceda comunque a fare le segnalazioni dovute. Se non ci sono risposte soddisfacenti, credo che sia anche nell’interesse dell’Amministrazione trovare soluzioni alternative piuttosto che trovarci in qualche difficoltà nella seconda fase.