Oltre ad avere tutte le informazioni rispetto ai numeri di femminicidi anche sul nostro territorio, vorrei anche chiedere quali nuove modalità sono state utilizzate per raggiungere donne che avevano sicuramente meno libertà di movimento e quindi di possibilità di denuncia, se sono state messi in atto progetti o strumenti nuovi rispetto alle modalità che erano già in atto e cosa si prevede rispetto alla fase due. Risponde l’Assessore Visentin Il Centro Antiviolenza, come sapete bene, è collocato, quello VeNuS all’interno dell’Ospedale Bassini, purtroppo, da un punto di vista fisico era inibito ed è ancora inibito l’accesso, però, durante il periodo d’emergenza e tuttora è sempre stato attivo attraverso un numero di rete fissa, un numero di cellulare e anche un indirizzo email, quindi i servizi classici che vengono forniti, oltre che, naturalmente, i servizi anche quelli un po’ più delicati, legati all’ascolto e alla consulenza, hanno funzionato perfettamente, sia il servizio legale, quello di aiuto psicologico e anche, qualora ci fosse stato bisogno, credo in un caso sia stato necessario, vado a memoria, un ricovero sociale. Devo dire che, personalmente, verso fine aprile, ho avuto anche modo di visitare il Centro, ci siamo messi d’accordo, perché mi sembrava anche giusto, su invito di altre persone e ho incontrato Giusy e l’assistente Chiara, mi sembravano tranquille dal punto di vista dell’operatività. Per quanto riguarda i numeri, qui mi riservo, se volete, posso dare dei numeri meno approssimativi di quelli che vi potrei fornire adesso, se lo ritenete opportuno datemi un cenno, vi faccio sapere gli interventi o le assistenze fornite durante questo periodo. Devo dire anche che abbiamo avuto modo di dare assistenza a delle donne che sono, in questo momento, in alloggi protetti, attraverso un Telefono Amico, rispetto ad un’esigenza che non è secondaria a quella della spesa. Ad una signora abbiamo consegnato la spesa a casa proprio visto il particolare momento, non era neanche il caso che, magari, uscisse, in un periodo così difficile, dal luogo protetto, quindi direi che da questo punto di vista c’è stata un’ottica di collaborazione, come accade sempre, per quanto riguarda le persone che, in questo momento, gestiscono il Centro Antiviolenza, se parliamo dell’Ospedale Bassini. Sesto e Cologno erano chiusi anche loro, evidentemente, però con un’assistenza telefonica che fa sempre capo a VeNuS. Fatemi sapere se volete i numeri legati agli interventi. Si attende risposta scritta Risposta interr. n. 49 2020 DUCA