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n. 182 14.11.2016

ZONCA ENRICO

Circa un paio di anni fa è giunta notizia, con una certa enfasi, che il Comune di Cinisello Balsamo aveva ricevuto un cospicuo finanziamento, per la manutenzione delle scuole, di circa 1 milione e mezzo e quindi era partita una serie di lavori nell’estate successiva. Però notizia di questi periodi è che alcuni plessi scolastici hanno dei seri problemi e quindi sono state isolate alcune aule perché c’era il pericolo di crollo di controsoffitti o altre situazioni di potenziale pericolo. Allora è chiaro che la domanda, se uno ha un minimo di memoria storica, viene spontanea: dov’è finito quel milione e mezzo che era stato così enfaticamente annunciato su tutti i giornali? Se poi le condizioni delle scuole sono che non una, ma più plessi scolastici hanno questo problema di pericolosità per i bambini e per gli insegnanti e per il personale addetto, allora vengono dei dubbi sul come vengono ripartiti poi i fondi che con tanta enfasi vengono pubblicati sui giornali.

Risponde l’Assessore Ruffa:

E’ vero che il Governo Renzi ha premiato il Comune di Cinisello, come altri Comuni in Lombardia e in provincia di Milano. Ha sostanzialmente girato una serie di fondi piuttosto alti, circa 1 milione 300 mila euro, nell’ambito di quello che era definito con il tag "scuole sicure, scuole belle", e quindi il Comune di Cinisello ha utilizzato questi fondi sulla manutenzione delle scuole. Il lancio di quello slogan e di quei finanziamenti per le scuole del Governo Renzi prevedeva comunque un bando a cui i Comuni partecipavano presentando delle richieste in merito a dei progetti che ovviamente dovevano essere già pronti per poter essere presentati e inseriti all’interno del bando. In funzione di quelle richieste, i Lavori pubblici hanno inserito le diverse scuole per quelle che erano delle opere di manutenzione che dovevano essere allora eseguite, per cui giustamente ci siamo aggiudicati quei fondi e quindi poi, nel corso dei tempi richiesti dal bando, perché c’era poi tutto un cronoprogramma, sono stati anche realizzati quegli importi e quei lavori.
Ricordo che il Comune di Cinisello Balsamo ha 34 edifici scolastici in cui, con i diversi istituti comprensivi che racchiudono più di un edificio, poi si struttura l’offerta formativa sul nostro territorio. 34 edifici scolastici non sono pochi, sono edifici abbastanza datati che risalgono agli anni Sessanta, Settanta, qualcuno agli anni Ottanta, quindi chiaramente hanno bisogno di continua e frequente manutenzione, cosa che non hanno fatto gran parte dei Comuni, ma noi quest’anno, e l’avevo dichiarato già nelle intenzioni e quindi poi è stato eseguito nel corso di questa estate, abbiamo investito, la cifra esatta adesso non la ricordo, ma circa 60 mila euro non derivanti da quegli importi delle "scuole sicure, scuole belle", che erano già stati spesi sulle manutenzioni programmate nel corso del tempo negli anni precedenti, per fare su 27 scuole (perché poi sulle restanti delle 34 erano già state eseguite nel corso delle manutenzioni precedenti) le verifiche termografiche di tutti i soffitti, di tutte le aule, di tutti i piani, compresi i semi interrati, di tutti gli edifici scolastici.
Nei mesi di luglio e agosto delle ditte incaricate che si sono aggiudicate tramite bando questo intervento e, a scuole ovviamente chiuse, hanno scandagliato tutti i soffitti con degli strumenti (che sono di tre tipologie di tecnologie, adesso non entro nel tecnicismo) per verificare i problemi dello sfondellamento, presentando poi delle relazioni dedicate edificio per edificio, piano per piano, aula per aula, con lo stato dei diversi punti in cui era necessario eventualmente un intervento e dove invece interventi non dovevano essere previsti. I risultati di queste verifiche termografiche, che è un lavoro piuttosto lungo e complesso, ci sono stati forniti, gli ultimi ci sono arrivati nella settimana del 10 di ottobre, mentre i primi erano arrivati intorno al 12 settembre, erano quelli della scuola Buscaglia in cui siamo riusciti ad intervenire nell’eseguire i lavori a cavallo dell’inizio delle lezioni, mentre in altri edifici, in altre scuole siamo stati costretti ad intervenire dopo, nel momento in cui avevamo il riporto di questi sondaggi.
Queste verifiche che cosa hanno evidenziato? Che in modo abbastanza strutturale per edifici che hanno la stessa età e la stessa tipologia, in alcuni punti dei soffitti delle aule sono presenti problemi di sfondellamento. I problemi possono essere di due tipi: o il distacco della parte semplicemente dell’intonaco, o il distacco un po’ più complesso dell’intonaco e della pignatta, che è lo strato subito dopo l’intonaco nella strutturazione del primo strato del soffitto. Sono problemi strutturali che hanno un po’ tutti gli edifici costruiti in determinati periodi di tempo. Quindi cosa abbiamo fatto? Nell’emergenza, una volta consegnato un report di questo tipo, dove c’erano segnalati con una colorazione che metteva in evidenza l’urgenza dell’intervento in alcuni punti, mentre in altri c’era un rischio, un pericolo meno imminente e più dilazionato nel tempo, siamo intervenuti con tutte le ditte che avevamo a disposizione, incaricando delle ditte anche nuove, per poter rimuovere immediatamente, tempo una settimana, una settimana e mezzo, tutti quei punti dove il pericolo era evidenziato come un rischio imminente. Anche perché gran parte del pericolo del crollo dei controsoffitti avviene in seguito a dilatazioni termiche che nel periodo di accensione, a cavallo del 15 ottobre, dei riscaldamenti potevano evidenziarsi.
Quindi, appena abbiamo saputo in tutte le scuole… poi, scuola più, scuola meno, nel senso che c’erano alcune scuole, come la Villa, che erano fortemente interessate da questo fenomeno in gran parte delle aule, altre invece che avevano solo problemi un po’ più marginali, però dovunque era stata evidenziata una criticità immediata… che non vuol dire che sarebbe comunque crollato o caduto il controsoffitto, ma che c’era un potenziale pericolo; poi magari non sarebbe mai successo nulla, però l’evento, la possibilità che si verificasse era piuttosto alta. Quindi siamo intervenuti rimuovendo tutta la situazione di pericolo, il che significa andare a picchettare in sostanza il soffitto e far crollare tutto lo strato che era distaccato dalla parte strutturale e quindi farlo cedere e poi rimuovere quelle che sono le macerie e procedere successivamente a una sistemazione.
Nella prima fase dei lavori tutte le ditte sono state impegnate alla rimozione del pericolo e quindi questa situazione, lo stato evidente di questo, ha fatto magari preoccupare alcuni genitori, per questo abbiamo convocato prima i dirigenti scolastici e poi anche la Consulta della scuola, in cui abbiamo spiegato, anche con tutta una serie di slide, insieme ad un proiettore, all’utilizzo dei sistemi informatici, tutto quello che stava succedendo e come siamo intervenuti.
Quindi abbiamo rimosso questi pericoli e ora segue la parte di sistemazione vera e propria, quindi c’è una fase in cui alcuni studenti di alcune aule sono stati prudenzialmente spostati per permettere l’esecuzione dei lavori e ora procederemo invece con la seconda fase che è quella della sistemazione finale del soffitto, quindi la risistemazione delle pignatte, dell’intonaco e del controsoffitto anti sfondellamento, con un materiale particolare che tiene con una retina attaccata la parte di soffitto in aderenza ed evita che si verifichi in futuro questa tipologia di fenomeno. Ovviamente per questa fase sono stati già ipotizzati degli stanziamenti a bilancio che prevedranno le opere di manutenzione che saranno eseguite poi nei tempi tecnici anche a seconda poi dell’utilizzo delle scuole nei periodi di non frequentazione dei ragazzi proprio perché in alcuni punti, in alcune aule, non è possibile farlo con la presenza degli studenti. Abbiamo calendarizzato delle ipotesi di lavoro, stiamo quantificando il costo complessivo in modo abbastanza puntuale per poter poi intervenire con la gara d’appalto e poi l’esecuzione dell’ultimazione dei lavori di sistemazione definitiva.

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