L’ultima interrogazione all’Assessore Catania: è una questione che anche con lui, almeno verbalmente, ho già avuto modo di affrontare e riguarda la presenza di attività commerciali in città, gestite da cinesi. Mi tocca riportare le lamentele di alcuni commercianti e di alcuni esercenti cittadini che lamentano la cosiddetta concorrenza sleale e mi spiego meglio: in centro città vi sono alcuni esercizi di esercenti cinesi che svolgono diverse attività con caratteristiche diverse all’interno della stessa struttura. Fino a quando ci troviamo davanti al taglio e cucito piuttosto che alla semplice stireria, per carità, non credo servano determinate condizioni per poter effettuare questo tipo di attività, però c’è chi lamenta che all’interno di questi esercizi si fa anche attività di lavaggio, di tintoria di capi e quindi credo che, così come mi è stato anche confermato, svolgere questo tipo di attività che prevede anche evidentemente l’utilizzo di prodotti chimici, servono necessarie autorizzazioni, indicazioni e quant’altro, per cui volevo chiederle, Assessore, se lei aveva avuto modo, così come le avevo già suggerito in passato, di far dare una controllata agli esercizi ubicati sicuramente nel centro cittadino – poi non so se all’interno di tutto il territorio ce ne sono altri –, se le attività che sono svolte all’interno degli stessi sono attività tranquille, che non necessitano di nessun altro tipo di autorizzazione, oppure, come appunto viene fatto notare e alcuni esercenti lamentano, si svolgono attività che in altri casi richiedono specifiche autorizzazioni, specifiche attrezzature che evidentemente viene detto che costoro non hanno. Risposta interr. n. 160/2016 BERLINO