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n. 104 11.05.2016

ZONCA ENRICO

Dal 17 al 21 maggio ospitiamo a Cinisello Balsamo una serie di iniziative chiamate contro l’omofobia, ma in realtà ospitiamo il festival dei cori LGBT con la partecipazione di 5 cori LGBT dal nome: Canone inverso, Che coro, Good news, Komos e Qoro. Tutti sotto un titolo che è “La teoria gender 2016”.
Che da una parte si debba lavorare contro l’omofobia, allora ci sta, nel senso che abbiamo anche una serie di leggi che garantiscono una serie di diritti, ma da qui ad oltrepassare il limite, oltretutto non abbiamo nemmeno trovato una delibera di Giunta o una determina, non abbiamo trovato nulla, abbiamo trovato solamente delle notizie sul sito del Comune, tra l’alto in una home page, allora a questo punto vorrei capire quanto ci costa questo insieme di manifestazioni con addirittura la partecipazione di 5 cori LGBT che vengono a cantare, tra l’altro addirittura brani di musica sacra, profana, colta e pop, che è una cosa che leggendola sul sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo mi sarei aspettato un minimo di prudenza in più, anche perché il titolo non lascia dubbi: “La teoria del gender 2016”, quindi un minimo di riflessione magari andrebbe fatta prima di lanciarsi in queste iniziative che poi fanno più danni che non cose positive che si vogliono raggiungere.
Chiedo quali siano i costi di questa iniziativa, visto che ci sono anche degli stampati, dei volantini, con il marchio del Comune di Cinisello Balsamo, chi paga tutta questa iniziativa e soprattutto se sono stati calcolati gli introiti per l’affitto del Pertini, per ospitare tutta questa manifestazione dei cori LGBT, lascio perdere il Torneo di Volley LGBT, ma questo siccome lo ospitiamo da ormai cinque o sei anni, quando l’ho fatto presente all’Assessore allo Sport era caduto dalle nuvole, ma noi diamo il patrocinio come Comune a queste associazioni da una serie di anni, quindi vorrei avere una risposta su questo tema.

Risponde il Vicesindaco Ghezzi:

Per quanto riguarda il torneo Mammina Mia che è stato patrocinato anche negli anni scorsi, lo abbiamo solo patrocinato, si svolge nelle palestre del Parco Nord, non ci sono costi a carico dell’Amministrazione.

Risponde l’Assessore Bartolomeo:

Intervengo solo per dare una risposta di spiegazione al consigliere Zonca, perché nella sua interrogazione rivolta al collega Catania ha introdotto, in maniera non corretta, dei titoli ad un’iniziativa che non corrispondono all’iniziativa dell’assessore Catania, nella pubblicazione delle iniziative inerenti alla giornata contro l’omofobia c’è un volantino che consta di 3 iniziative: una è il coro che lei ha citato, l’altra è il Volley, l’altra ancora è un convegno, la teoria gender tra falsi miti e realtà.
Ci tengo a dare questa precisazione perché come sa il mio Assessorato si occupa sicuramente dell’uguaglianza delle persone e sono promotrice di alcune azioni a favore di tematiche LGBT che quest’Amministrazione ha perseguito, in primis l’adesione alla Rete Ready che è la rete di vari enti che perseguono un percorso culturale su tematiche di LGBT, abbiamo introdotto, in quest’Amministrazione, dei percorsi di formazione entro i corsi di formazione dedicati al personale, proprio perché non ci possano essere forme di discriminazione di nessun tipo, già dall’anno scorso ci sono state, da parte di quest’Amministrazione, iniziative dedicate alla giornata del 17 maggio, c’è già stata una giornata di coromania l’anno scorso e una giornata dedicata, dal mio Assessorato, all’Associazione Agedo che ha presentato il film “Due volte genitori”, quindi quest’anno è la seconda annualità che si dedica a questa giornata e secondo me è importante che si possa discutere serenamente delle varie posizioni che possono anche esserci, ma questo non implica che davanti a posizioni diverse si debba mantenere sempre un dialogo aperto e nel rispetto non solo delle idee, ma nel rispetto delle persone.
Lei mi dà modo di ricordare che oggi è passata una legge che riconosce le unioni civili. Per qualcuno potrà essere una vittoria per altri meno, sta di fatto che ritengo importante che una persona sia rispettata per quello che è, indipendentemente dalla sua condizione di etnia, religione e dal suo orientamento sessuale.
Non aggiungo altro per questa sua interrogazione, so che l’assessore Catania vorrà risponderle direttamente e attendo l’arrivo del collega.

Risponde l’Assessore Catania:

Alla prima interrogazione ha parzialmente risposto, per la parte di sua competenza, l’assessore Bartolomeo, per quanto riguarda i costi dell’ospitalità di questo Festival Cromatica sul Pertini i costi sono zero, nel senso che non ci costa in termini di SIAE, in termini di pagamento di questi cori, perché in realtà queste sono le prove aperte di un evento che si terrà poi il giorno dopo a tutti gli effetti, a cori completi, all’Auditorium di Milano, abbiamo avuto l’opportunità di ospitare le prove aperte che sono, in realtà, un evento pubblico, quindi abbiamo colto questa opportunità che cadeva durante il periodo della giornata contro l’omofobia, quindi l’iniziativa è stata inserita all’interno del calendario.

Interviene il Consigliere Zonca:

Approfitto dell’arrivo dell’assessore Catania perché la risposta che mi era stata data precedentemente rivelava – lei me lo ha confermato – che la nostra Amministrazione comunale, a differenza di tante altre, non si limita a fare una discussione seria sull’omofobia, quindi la lotta all’omofobia, ma, esplicitamente, sfacciatamente, promuove la teoria gender, tant’è che è il titolo di un articolo del sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo.
L’assessore Bartolomeo ha detto, in modo chiaro: “Vogliamo promuovere la teoria gender, vogliamo promuovere le associazioni LGBT, tant’è che nel programma ospitiamo – abbiamo capito che sono le prove generali – 5 cori LGBT che vengono a cantare al Pertini, non ci costa nulla”, guardi che un normale cittadino, anche se vuole fare delle prove e affitta il Pertini gli costa un sacco di soldi quella sala, quindi che cos’è un mancato introito oppure pagano l’affitto? Un conto è la lotta all’omofobia e un conto è una promozione spacciata della teoria gender LGBT. Non vorremmo che il nostro Comune oltre ad essere il più povero di tutta la zona del nord Milano, oltre ad essere il Comune in cui si è scoperto che c’è il più grande traffico di droga del nord Milano, adesso diventa anche il Comune dove si promuove sfacciatamente la teoria gender e LGBT, mi dispiace, ma questo sembra sia oltre i compiti istituzionali che un Comune deve avere.
Se avete delle vostre opinioni personali per favore non trasferitele nella Pubblica Amministrazione di un Comune, non abbiamo bisogno di queste cose a Cinisello Balsamo.Risponde l’Assessore Bartolomeo:
Intervengo perché le dichiarazioni del consigliere Zonca necessitano di un mio intervento, mi serve anche per ricordare quanto sia importante, più che mai, un percorso culturale di conoscenza e di dialogo.
Mi permetto di sottolineare che lei è stato impreciso. Non ho dichiarato che sono una promotrice della teoria gender, ho dichiarato che come Assessore alle Pari Opportunità ritengo importante portare avanti un percorso culturale che sia dato a tutti conoscere in rispetto delle persone in quanto tali, che poi lei sa benissimo che io non ho né toni alti, né tanto meno mi pongo in maniera presuntuosa, per di più sono eterosessuale e rivendico, a pieno titolo, i diritti di persone omosessuali.
Perché deviare? Il titolo del convegno è “Teoria gender tra falsi miti e realtà”, a questo convegno è stato dato il patrocinio dell’ordine degli psicologi della Lombardia proprio per poter permettere un dialogo e la possibilità anche di un dibattito tra posizioni diverse, ma non necessariamente bisogna avere un unico pensiero, però quello che è importante è che si possa discutere di idee diverse, anche qualora fossi una sostenitrice della teoria gender questo non farebbe di me una persona da imputare e condannare, vorrebbe dire che sosterrei una teoria, che poi non è neanche vero.
Ritengo importante ricondurre la discussione nelle modalità e nei toni che convengono ad un dibattito di conoscenza, di divulgazione e d’informazione, poi ognuno può rimanere anche delle proprie idee perché non si deve fare indottrinamento, però conoscenza ed informazione sì.
Lei può rimanere della sua idea, però non mi potrà mettere in bocca parole che non ho detto.

Risponde l’Assessore Catania:

Le prove aperte sono un concerto a tutti gli effetti, si chiamano prove aperte perché sono un momento non ufficiale. Sono andato alle prove aperte alla Scala in altre occasioni qualche anno fa, non sono lo spettacolo ufficiale e formale, sono le prove aperte, non sono un momento di natura differente, quindi è un concerto non riconducibile a cromatica, ma sempre di cori, è stato fatto anche lo scorso anno. Quest’anno abbiamo pensato che potesse essere molto interessante, in realtà volevamo riproporre, come volontà dell’Amministrazione comunale, la stessa iniziativa dello scorso anno, quando abbiamo saputo che c’era questa opportunità, essendo questa una rassegna nazionale giunta alla sua seconda edizione che porta anche i cori fuori da Milano e che è promossa anche dal Comune di Milano a Milano città, ci siamo detti: “È interessante, facciamolo”, è un’iniziativa che promuove direttamente l’Amministrazione comunale da questo punto di vista.
Sullo strumento del concerto, mi permetta di dire: su tutti i temi ci sono modalità differenti per affrontare e dibattere, ci sono le modalità seminariali, i convegni, le presentazioni di libri, ci sono anche le modalità che fanno ricorso ad altre forme artistiche, la musica di per sé è da sempre un modo con cui si trasmette cultura e si cerca anche di trasmettere valori o dibattito o riflessione, lo è su altri temi come lo è, in questo caso, nella lotta contro l’omofobia, quindi inserire un momento che ha un carattere meno pesante di un convegno, a mio parere è pienamente coerente con altri momenti, su altri temi che l’Amministrazione ha deciso di promuovere.
Mi permetto di dire, come ha detto l’assessore Bartolomeo, che il tema oggi non è promuovere la teoria gender, nessuno vuole promuovere la teoria gender, tra l’altro il tema vero è di non confondere la teoria gender con quella che è la lotta contro l’omofobia, che è altro, per il resto le Amministrazioni comunali hanno il dovere e il compito di portare avanti dei valori, ovviamente compatibili con la carta costituzionale, modalità e focus dipendono anche dal tipo di Amministrazione che governa una città, non è nulla di scandaloso o di antidemocratico, immagino che se in città, dove ci sono altre forze politiche, c’è la Lega Nord, ci sono altre forze politiche, magari su certi temi si preferisce dibattere di meno o non dibattere, viceversa si dibatte su altri temi su cui io da amministratore di centro sinistra direi di essere contrario. Benvenga, da questo punto di vista, la differenza politica tra centro destra e centro sinistra, altrimenti saremmo meramente dei tecnici e quindi faremmo anche meglio a non candidarci alle elezioni.

Interviene il Consigliere Zonca:

Non voglio fare un dibattito, era solo un’interrogazione in cui chiedevo quali fossero gli atti che avevano portato il nostro Comune ad ospitare una serie di iniziative – leggo ufficialmente dalla pagina del Comune di Cinisello Balsamo – dal titolo “La teoria gender 2016”.
Sono d’accordo con l’assessore Bartolomeo nel dire che ci sono dei temi nuovi che vanno affrontati, ci sono delle richieste da parte di una minoranza di cittadini che ritiene di essere discriminata, è giusto combattere l’omofobia, non bisogna confondere la lotta all’omofobia con quello che c’è scritto qua, con la teoria gender, mi dispiace ma questa è un’altra cosa.
Sono talmente d’accordo con l’assessore Bartolomeo il quale dice che è giusto rispettare tutti e ci devono essere dei momenti di confronto e di rispetto tra le varie posizioni che le persone possono avere, ma in quest’iniziativa non c’è questa cosa, perché se andiamo a vedere il convegno che è stato organizzato per mercoledì, oltre al Sindaco, ai 2 Assessori che hanno parlato stasera, c’è un rappresentante dell’Arcigay Milano, c’è uno psicologo, questo non è un momento di confronto, è un momento di promozione di una teoria che è stata evidenziata molto bene nel titolo, non c’è nessun confronto, quindi questo è il modo più sbagliato di affrontare i problemi.
La cosa che mi fa ancora più impazzire è che di questa roba qui non trovo traccia nei documenti di Giunta.
Come mai non è passata dalla Giunta una roba del genere? Non esiste che un singolo Assessorato o anche due Assessorati si mettano a patrocinare e ad organizzare eventi per 3 giorni di fila, vengano organizzati concerti, a questo punto abbiamo capito che è un concerto, quindi un concerto che viene sponsorizzato dall’Amministrazione comunale, perché l’uso dell’auditorio, del Pertini, è a pagamento, anche per i partiti politici, allora, pagano o non pagano l’affitto del Pertini? Se lo pagano gli è stato concesso lo spazio come a tutti gli altri, se non lo pagano allora è un mancato introito. Sono 2 cose diverse.
Non mettiamo tutto nel calderone.
C’è una parte di questa Giunta che sta promuovendo un certo tipo di cultura, si può essere d’accordo o meno, ma c’è un’altra parte della Giunta che invece fa finta di non vedere e mi dispiace, ma a questo punto, come vale per la teoria gender, come vale per gli LGBT, allora può valere per chi fuma o l’obesità piuttosto che un altro problema qualsiasi, cioè non esiste che delle convenzioni personali passino sulla testa dei cittadini come se niente fosse, promuovendo sfacciatamente – leggo per l’ennesima volta il titolo – la teoria gender 2016, sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo.
Ditemi chi paga il Pertini: i cittadini di Cinisello Balsamo o le associazioni?

Risponde il Sindaco Trezzi:

È un’iniziativa dell’Amministrazione. C’è il 25 aprile, come c’è il 24 novembre, la giornata internazionale contro l’omofobia, come c’è la giornata internazionale per la pena di morte, come c’è la giornata internazionale in ricordo dei morti per il terrorismo, ci sono una serie di giornate internazionali in cui le Amministrazioni, in base a quelle che sono le proprie posizioni, decide o meno di valorizzarle, ma questa è una scelta. Se ci fosse un’Amministrazione della Lega Nord, di centro destra, i profughi non ci starebbero, è legittimo, è una scelta che riguarda sostanzialmente le proprie posizioni.
Questo è un convegno, poi sul primo pezzo del sito è stato messo male…..
Non credo di essere stata offensiva, le sto semplicemente dando delle spiegazioni, è lei che però è sempre molto animoso nell’affrontare i temi.
Non si capisce quale danno, questo Consiglio comunale, possa aver commesso sul suo dato caratteriale, non ci è dato.
Il titolo è “La teoria gender tra falsi miti e realtà, le buone prassi contro l’omofobia”. Non sono un’esperta della teoria gender, penso anche che la teoria gender sia roba che non esiste di per sé, nasce all’interno di un percorso legato ad un cattolicesimo anche abbastanza radicale.
La teoria gender non esiste, non è teorizzata, allora confrontiamoci su questo tema dopodiché un conto è dire che siamo promotori di una teoria gender un conto è dire: ragioniamo sui temi rispetto ai diritti, rispetto all’omofobia, rispetto comunque al fatto che ci possano essere delle differenze di opinioni sul tema.
Non diciamo che ci deve essere il concerto che deve essere pagato o non pagato, è un’iniziativa dell’Amministrazione, come altre iniziative, poi uno può essere d’accordo o meno, ma su tante cose siamo stati d’accordo o non d’accordo, ma credo che questo sia veramente nelle competenze dell’Amministrazione, dopodiché uno può anche pensarla diversamente, ma penso sia legittimo, non penso che ci siano altri dubbi.

Risponde l’Assessore Bartolomeo:

Solo per chiudere, spero, questo momento di dialogo su questo tema, solo per spiegare quanto aveva accennato il consigliere Zonca. Gli ospiti presenti al convegno sono sì rappresentanti dell’Arcigay e l’Amministratore delegato dell’Associazione Parks perché sono testimoni di percorsi di buona prassi che sono stati praticati, l’Associazione Parks è testimone del corso di formazione che è fatto all’interno dell’Amministrazione, un rappresentante dell’Arcigay è testimone di corsi di formazione che sono stati fatti all’interno delle scuole e dare una testimonianza che possono fare dei corsi che portano alla conoscenza per evitare forme di discriminazione nei confronti di temi di LGBT.
Ritengo che se c’è tanta animosità su temi di questo tipo è perché probabilmente non c’è un’adeguata formazione, questo non vuol dire che una persona possa avere un’idea diversa dall’altra, ma, probabilmente, ci sono tante informazioni non corrette che possono girare all’interno dei social oppure un’informazione anche distorta, che fanno sì che su tematiche così delicate ci sia animosità e venga deviato quello che deve essere, invece, un dialogo che serve per chiarire che una persona ha un valore in se, indipendentemente dalle sue origini, dalla sua religione, dal suo orientamento sessuale, la persona esiste a prescindere e il rispetto alle persone credo sia fondamentale.
Spero che questo possa chiudere questo momento di dibattito che sembra essere tra Giunta e Consiglieri, se può essere il suggerimento che viene dai banchi della minoranza per approfondire ulteriormente queste tematiche e avere anche la possibilità di convegni più aperti dove si possono ripetere ulteriori iniziative con anche altri soggetti, perché no? Penso che possa essere ulteriore motivo di confronto se rimangono i presupposti di voler approfondire temi LGBT nel dialogo e nella correttezza delle posizioni. Non aggiungo altro.

Interviene il Consigliere Visentin:

Brevemente perché non era la questione di una mia interrogazione, ma visto che ad un certo punto abbiamo iniziato a dire alcune cose che forse meritano un po’ di chiarezza dico che innanzitutto condivido sulla parte finale dell’intervento dell’assessore Bartolomeo, quindi sotto questo aspetto che non debbono esserci discriminazioni nei confronti di nessuno, credo che nessuno in quest’Aula si faccia promotore di discriminazioni, sulla questione del gender e sulla questione dell’omofobia possiamo avere delle visioni diverse, possiamo dire me l’omofobia magari non esiste, le persone sono già tutelate attraverso la nostra legge italiana, qualcuno pensa che non sia sufficiente, queste sono le visioni diverse, benvengano dei momenti di confronto, ho guardato la locandina, ci sono solamente associazioni che sono promotrici. Evidentemente questi temi scaldano i cuori, forse questo può essere motivo di discussione anche interessante. Le associazioni che la nostra città, avendo aderito alla Rete Ready, ricordiamoci che l’adesione alla Rete Ready, nei punti qualificanti dell’adesione alla Rete Ready c’è anche la promozione di LGBT.
Ogni Amministrazione è libera di farsi promotrice di queste cose, è una scelta politica anche questa, quindi niente da dire, però sul fatto che queste iniziative vedano, come l’Associazione Agedo ci sono altre Associazioni, anche di genitori, che hanno figli con altre visioni sessuali, non sono mai stati invitati, anche nelle altre edizioni, quindi voler fare informazione prevede che ci siano possibilità di condivisione e di opinioni, poi ognuno può restare della propria opinione, magari la può anche cambiare, quindi se s’iniziano dei percorsi poi siete liberi di fare quello che volete, poi allo stesso tempo il consigliere Zonca si è posto delle domande, questo è lecito, poi veramente Sindaco, parlava in merito ai cattolici, quella è una cosa che non esiste, è una cosa veramente grave anche dal punto di vista di conoscenza storica, questa è la conoscenza di Facebook, dei social.
Mi auguro che sia solo un incidente di percorso nell’esposizione perché dire che una parte di cattolici ha dato origine alla teoria gender… . Chiudo il mio intervento dicendo che quando c’è la possibilità di confronto, pur ribadendo che l’adesione alla Rete Ready prevede la promozione ad LGBT e via dicendo, che sono percorsi che uno può fare, è una scelta politica, però a questo punto invito l’Amministrazione, in un’altra occasione, magari l’anno prossimo se ci sarà un’altra occasione, d’invitare anche altre Associazioni per avere veramente un confronto sereno su questi temi perché altrimenti sono sempre percorsi o confronti unilaterali che lasciano le persone che aderiscono a queste iniziative della loro opinione, legittimamente, forse non sono costruttive sono solamente dei momenti di dimostrazione anche di ulteriore presenza sul territorio, evidentemente rimane tutto limitato in quell’occasione. Ci siano dei confronti diversi più aperti, invitate altre Associazioni e poi si vedrà.

Risponde il Sindaco Trezzi:

Cerco di dirla bene: “Non era né un’accusa, né una critica, era il tentativo di dire che la teoria gender è veramente un costrutto e che molte definizioni della teoria gender arrivano sostanzialmente dagli oppositori di una teoria che in realtà di fatto non esiste”.
Quello che si sta cercando di dire nelle convinzioni di tutti è che comunque ci sono una serie di buone prassi contro l’omofobia, la non discriminazione di alcuni diritti che non passa attraverso la teoria del gender, anzi, a volte la teoria del gender, l’eccessiva enfatizzazione o definizione o opposizione della teoria del gender, crea sostanzialmente un’enfasi che non c’è. L’idea era proprio quella di dire: ragioniamo dei diritti, delle discriminazioni del ruolo all’interno della società e di quelli che possono essere degli scenari di pari opportunità senza essere in qualche modo condizionati da una teoria del gender.
In realtà le definizioni della teoria gender arrivano spesso da strenui oppositori. Era intesa in questo senso.

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