Interrogazione scritta n. 134 DALLA COSTA E VAVASSORI Risponde l’Assessore Duca: Rispetto al tema dell’accoglienza dei profughi nella palazzina all’interno di via delle Azalee, la disponibilità data dai Comuni a valutare la possibilità di utilizzare questa palazzina è stata data alla fine del mese di luglio. La stampa – obiettivamente non abbiamo avuto la possibilità, e personalmente me ne scuso, di poter interloquire subito con i genitori – ha immediatamente dato risalto alla notizia anche attraverso numeri e progetti molto fantasiosi. Recuperare sicuramente una partenza così complessa come quella di aver fatto anticipare dalla stampa queste notizie non è stato facile. Però, abbiamo messo alcuni paletti importanti rispetto all’utilizzo di questa palazzina. Vorremmo sperimentare, per la prima volta, un’accoglienza di Ambito rispetto al tema dei migranti, pensando a un coordinamento tra i quattro Comuni e a un coordinamento tra gli enti gestori che già adesso stanno lavorando sul nostro territorio. L’idea è quella di un coordinamento stabile, con risorse umane dedicate, un po’ come ha funzionato il modello cinisellese in quest’ultimo anno. Abbiamo chiesto che l’accoglienza dei richiedenti asilo sui nostri territori fosse di tipo diffuso. Sono contraria (con me i Colleghi degli altri Comuni) a pensare a grossi agglomerati di richiedenti asilo. Molto meglio un’accoglienza diffusa, anche qui sul modello cinisellese. Una delle possibilità che abbiamo portato rispetto all’utilizzo di questa palazzina, che al momento non è utilizzabile per progetti sulla disabilità, in quanto ci sono barriere architettoniche, la palazzina è concepita – e potrebbe essere interessante (ve lo propongo) visitarla insieme – rispetto a tre appartamenti, perché in origine era stata pensata per progetti sia legati al SIL sia legati a progetti anche di residenza di ragazzi, non di persone con disabilità, abbiamo pensato, dicevo, e vorremmo condividerlo con i genitori, di accogliere tre nuclei di donne con bambini, proprio perché, chiaramente, la struttura deve essere una struttura che poi si relazioni con i servizi che sono già presenti. Questo era stato comunicato anche in Prefettura, cioè la volontà di progettare questo tipo di accoglienza molto preciso, quindi non sicuramente migranti adulti maschi. Abbiamo chiesto al Comitato Genitori e alla rappresentanza degli educatori di far partire – e partirà la settimana prossima – un tavolo di coprogettazione rispetto a questo particolare tipo di accoglienza. Posso dire che, anche rispetto ai genitori, pur capendo benissimo le paure che possono essersi generate, abbiamo già ricevuto manifestazioni importanti di intenti almeno a collaborare su questo tavolo per una coprogettazione del nuovo servizio. Questa è in breve la linea che vorremmo tenere rispetto all’accoglienza di queste persone. Tenete conto che siamo stati convocati come Comuni del Nord-Ovest la settimana prossima in Prefettura proprio per parlare di nuovo di una distribuzione omogenea sul territorio dei richiedenti asilo. Cinisello Balsamo – lo ripeto – ha 48 richiedenti asilo ad oggi insediati nei tre luoghi deputati all’accoglienza, quindi è un’accoglienza diffusa. Dovrebbe essere questo il modello verso il quale andare. Questa dell’accoglienza di donne e bambini ci sembrava potesse essere una possibilità. Se avete bisogno di ulteriori delucidazioni, sono a disposizione.