La seconda interrogazione riguarda Villa Forno. Con piacere noto che c’è un minimo di attività legata all’Università: è ancora poco, ancora pochissimo rispetto alle potenzialità di Villa Forno e sappiamo che il bar è chiuso da diverso tempo. Vorrei sapere quali sono le azioni che sta intraprendendo l’Amministrazione comunale per quanto riguarda il bar di Villa Forno, che sappiamo è stato un buco nell’acqua, come tra l’altro anche il bar del greco in via Sant’Ambrogio. Tra l’altro situazioni facilmente prevedibili. Io mi auguro che si faccia qualcosa al più presto in Villa Forno perché è una zona che, come già detto, verrà riqualificata. Considerato che c’è sempre più presenza di studenti e poi ci sarà anche il residence sempre per studenti, quella zona meriterebbe veramente un bel bar che dia la possibilità non solo di rifocillarsi, ma anche per chi frequenta e frequenterà il parco che verrà ingrandito a breve poter sostare e gustare magari una bibita o qualcosa.
Mi auguro che quando verranno prese delle decisioni in merito, naturalmente con un bando, si tenga presente, cosa che non è successa nei bandi precedenti, magari dando un punteggio rispetto alle attività cinisellesi balsamesi che da diversi anni operano nel settore. Quindi privilegiare chi ha storia, chi ha continuità e non chi arriva magari da una valle della bergamasca e poi scopriamo che non è assolutamente bergamasco e ci lascia dei buchi.
Assessore, oltretutto vorrei sapere la situazione attuale del bar, se vi sono dei mobili all’interno.

Risponde l’Assessore Ruffa:

Il bar Villa Forno e il greco sono due strutture che per motivi diversi devono essere rimesse a bando per l’assegnazione di quegli spazi. Mentre il greco potrà partire…
No, il bar di Villa Ghirlanda dove c’era prima come assegnatario I Argò, che è la società di ristorazione di piatti greci, non so come definirlo, il bando può essere pronto e può partire più a breve. Sulla questione di Villa Forno rispetto a quel bar c’è un contenzioso legale perché l’aggiudicatario di allora che ha abbandonato i locali così come si trovavano, quindi con tutti gli arredamenti che però risultano ancora in sua proprietà e quindi non pagando il dovuto all’Amministrazione in seguito si è attivata tutta una procedura legale in questa fase in cui si è tentata anche una trattativa che non ha portato nessun esito perché la controparte poi ha offerto una cifra veramente irrisoria e non era vantaggioso per l’Amministrazione accettare quella proposta. Siamo nella fase in cui in sede legale si stanno definendo le procedure soprattutto perché ci sono dei mobili all’interno dei locali che non sono di proprietà dell’Amministrazione e quindi non possiamo procedere se ancora non è definito come trattare dal punto di vista legale questa parte di proprietà non nostra. Quindi siamo in attesa che si riesca a trovare una soluzione su questo per far partire anche lì un bando su quegli spazi.