L’altra interrogazione riguarda il tempietto all’interno di Villa Ghirlanda. Non so, credo che alcuni di voi avranno letto alcuni organi di stampa che hanno ripreso un mio comunicato oltre che alcune foto realizzate da alcuni cittadini dello stato pietoso in cui versa il tempietto presente all’interno di Villa Ghirlanda. Su queste pareti di questo edificio storico sono stati disegnati elementi osceni, non dico altro, che fanno vergognare davvero questa città e questa Amministrazione che ha avuto anche l’ardire di rispondermi che siccome non si può pensare di dare giusto una mano di bianco, aspettiamo di fare un rifacimento totale, di dare avvio a tutti i lavori previsti di ristrutturazione. Nel frattempo chi viene a Cinisello e ha la sfortuna di capitare all’interno di Villa Ghirlanda si trova ad assistere a questo spettacolo osceno e vergognoso. Io credo che davanti a queste immagini un’Amministrazione che si rispetti dovrebbe il giorno dopo provvedere quantomeno a coprire, sì, con una mano di bianco questi disegni fallici - la dico così giusto per intenderci perché poi gli organi di stampa hanno avuto il pudore di non pubblicare le foto così come io invece ho inviato loro. Tuttavia credo che se qualcuno di voi ha avuto modo di addentrarsi all’interno dei giardini di Villa Ghirlanda ha potuto vedere questo spettacolo indegno, per cui chiedo… non lo vedo in aula questa sera l’Assessore alla cultura, che mi ha risposto, appunto, che non è il caso di intervenire subito, aspettiamo di fare interventi di maggiore consistenza; sì, ma nel frattempo vi esorto a dare questa famosa mano di bianco, che costa poco, ma quantomeno elimina lo stato vergognoso in cui si trova questo monumento, ricordando che i soldi non ci mancano visto che nelle ultime due cene sono stati racimolati circa 90 mila euro di fondi destinati, appunto, alla ristrutturazione e ai lavori di rifacimento di Villa Ghirlanda; "salviamo il nostro patrimonio", ma a quanto pare i soldi si sono intascati, però aspettiamo a spenderli in tempi migliori. Risposta interr. n. 76/2016 BERLINO