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N.107 20.10.22

ZINESI MAURIZIO

Il 15 di ottobre dovrebbe essere stata collegata la scuola Buscaglia alla rete del teleriscaldamento. Visto che l’implementazione del teleriscaldamento vuol dire disagi per i cittadini, volevo capire se c’è un piano per collegare anche le altre scuole e se oltre al teleriscaldamento sono previsti altri interventi, per esempio la realizzazione di comunità energetiche. È di stamattina che implementerà una centrale energetica, una comunità energetica. Io avevo fatto il 2 marzo del 2020 una interrogazione sul tema, mi rendo conto che ci sono voluti due anni prima che fossero messi a terra queste innovazioni volute fortemente dal Movimento 5 Stelle.

RISPOSTA ASSESSORE ZONCA
Consigliere Zinesi, allora, la prima è il collegamento della scuola Buscaglia, quindi Buscaglia Paesello a borgo misto, il sistema di teleriscaldamento. Questa sembra una banalità, ma in realtà è un evento storico, perché da 12 anni, da quando è stato introdotto il teleriscaldamento a Cinisello Balsamo, con uso centrale di cogenerazione, dall’inizio fino a oggi non era mai stato collegato alcun edificio di proprietà comunale, mai, per questioni economiche, voi sapete benissimo che avevamo provato anche in Consiglio Comunale; la convenzione che era stata firmata nel 2008 in Consiglio Comunale era totalmente fuori mercato, cioè parlavamo, vado a memoria, mi pare che fossero 104 euro a gigawattora nel 2008, per il teleriscaldamento, quando gli altri fornitori di questo tipo di servizio, diffuso in tutta Italia, da Iren 2A facevano sostanzialmente la metà dei prezzi. Quindi era già partito il servizio con un problema economico forte. Poi non discuto che ci fossero dei vantaggi ambientali, perché di fatto comunque centralizzare la produzione del calore certamente con dei filtri migliori, migliora la qualità dell’area. Se vi ricordate noi abbiamo fatto modificare la convenzione con Engi, che era subentrata nel frattempo ai vecchi proprietari, sostanzialmente dicendo “signori guardate che tutti i fornitori d’Italia praticano i prezzi a gigawattora divise in 4 fasce, in base ai consumi” quindi un conto è fornire il servizio di una villetta, un conto fornirle a un condominio di 50 appartamenti, e così fu fatto, mi pare che fosse stato approvato all’unanimità, quando avevamo fatto questa cosa, e dimostrammo che rispetto al prima i risparmi superavano in alcuni casi anche il 30%. E infatti fu fatto così. Cosa è successo? Che noi abbiamo un forniture unico, diciamo, di tutto il calore del Comune, quindi il fatto di chiedere, di ottenere il collegamento al teleriscaldamento su questa scuola che abbiamo scelto a Borgo Misto, proprio perché ha le dimensioni sufficienti per fare una serie di calcoli. Siamo d’accordo e quindi è stato fatto un accordo tra Engi, che è il gestore della centrale di teleriscaldamento di cogenerazione in via Petrella e l’attuale fornitore del calore di tutto il patrimonio comunale. Siamo d’accordo che tra un anno ci rivedremo per fare una serie di verifiche, sia in termini economici, sia in termini ambientali. Premesso che noi non riceveremmo delle fatture da pagare da parte di Engi, perché è Engi che fornirà praticamente il calore all’attuale fornitore. Se vi ricordate poi c’è stato nel 2020 o 2021 anche un altro atto che abbiamo approvato in Consiglio Comunale che è stata l’autorizzazione a Engi a istituire, a realizzare due serbatoi di acqua calda molto grandi, acqua calda che deriva dal termovalorizzatore di Desio, che produce acqua calda 24 ore su 24, quindi Engi ha acquistato, ha fatto un contratto con BEA – Brianza Energia Ambiente – acquista l’acqua calda prodotta a Desio e lo accumula durante il giorno in questi due grandi serbatoi. Sta di fatto che noi a Cinisello Balsamo avremmo ancor meno inquinamento atmosferico perché nelle ore notturne, gran parte delle ore notturne tutte le caldaie vengono spente, perché viene usata l’acqua che durante il giorno è stata accumulata quella che è proveniente da Desio. Tra l’altro è stato un lavoro importante, perché ha comportato un investimento di oltre 5 milioni di euro, perché questi tubi, provenienti da Desio sono passati sotto la A52, quindi non è stato proprio uno scherzetto portare l’acqua a Cinisello Balsamo. Però sta di fatto che in termini ambientali abbiamo avuto veramente un bel risparmio. Cosa manca a Cinisello Balsamo? Manca un’intera zona, cioè il servizio non è disponibile per un’intera zona di Cinisello Balsamo, in particolare di Balsamo. Quindi su questo tema era già stato presentato un project financing quindi se qualcuno si proponesse a fornire attraverso un project questo tipo di servizio anche nelle spone mancanti, stiamo parlando di Balsamo fino a Crocetta. Il quartiere Crocetta fa parte di un altro lotto che è stato assegnato, è stato vinto attraverso una gara alla A2A, che sostanzialmente non ha mai attraversato Viale Fulvio Testi, perché da Sesto non è mai arrivato in crocetta, a domanda precisa c’è stato risposto che loro non hanno più la disponibilità di acqua calda da fornire a altre zone, quindi di fatto A2A vinse 11 anni fa il lotto relativo alla parte sud- est di Cinisello Balsamo, quella confinante con Sesto San Giovanni, è stato fatto secondo me una piccola porzione di Cinisello Balsamo, quella che è al di là del Viale Fulvio Testi, che è più Sesto San Giovanni che non Cinisello Balsamo, perché avevano ancora la disponibilità, finita quella fornitura saranno una decina di condomini, di fatto loro hanno rinunciato a fornire il teleriscaldamento sulle zone sulle quali avevano vinto il bando. Questo è un lato negativo che dovremmo sicuramente sistemare nel tempo. Per quanto riguarda la comunità energetica che è stata annunciata, ben venga, ne vorrei, io ne desidererei tante di comunità energetiche, è vero che lo spazio noi a Cinisello Balsamo non abbiamo tutti questi spazi, però se un soggetto si propone per realizzare una comunità energetica, ben venga, perché è tutta energia pulita che viene prodotta nella nostra città. Noi abbiamo un Regolamento energetico che risale al 1998. Poi fu aggiornato successivamente e una delle tre azioni previste che era legata al PAES, Al Patto per i Sindaci, il famoso 202020 non so se qualcuno se lo ricorda ancora, 202020, sono andato a vedere in che cosa consisteva questo 202020. Uno era la metrotranvia, l’altro un nuovo regolamento che di fatto però non andava a ridurre del 20% le emissioni, quindi c’erano delle azioni che non avevano una diretta conseguenza con il famoso 202020. Infatti tutti i Comuni che hanno aderito a quel patto per i Sindaci, di fatto non hanno raggiunto gli obiettivi che erano stati raggiunti

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