La seconda interrogazione. Ho letto, sempre nei giorni scorsi, sul comunicato del Comune, che venendo a mancare lo stato di emergenza, su quelli che sono gli spazi occupati dai bar, ristoranti che, a causa della pandemia hanno espanso l’utilizzo esterno, si ritornava a regime, avevamo in precedenza, chiaramente, dovevano tornare a pagare il canone unico patrimoniale, credo si chiami così. Non è chiaramente una contestazione sulla necessaria di pagare questa tassa che credo sia anche un qualcosa di giusto e corretto, mi chiedevo, però, perché poi mi sono un po’ informato su questo discorso, se fosse possibile, visto che, comunque, la legge dà ampio margine, da quello che ho inteso, agli Enti, di poter, estendere delle esenzioni, se fosse possibile e perché non è stato poi fatto, di magari lasciare un po’ più di margine nel tempo, dando, magari un’esenzione per qualche mese, arrivando, per esempio, al periodo estivo, su quest’aspetto. Credo di essere stato chiaro. RISPOSTA ASSESSORE DE CICCO Rispondo brevemente al consigliere Ciliberto dicendo che, soprattutto su quanto citato, quanto chiesto in merito al canone unico patrimoniale, cioè, esiste un Regolamento di questo canone che, comunque, non ci permette, in questo momento, ovviamente, di allungare l’esenzione proprio perché faremmo “un danno erariale”. In questo momento non abbiamo appigli di carattere normativo che ci consentano un’esenzione di alcuna sorta, il Regolamento dice determinate cose, per cui ci atteniamo a quello. Il tema è che ci sarà anche in atto un’ulteriore revisione, comunque, del Regolamento che porteremo in Consiglio a breve. CONSIGLIERE CILIBERTO Ringrazio l’assessore De Cicco per la risposta sul Canone Unico Patrimoniale, mi era chiaro il Regolamento, l’ho anche visto, il tema era un po’ politico, quello di partire forse prima per arrivare ad una modifica di questo Regolamento in anticipo. È chiaro quello che è stato fatto.