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N.95 07.07.2022

GHEZZI

CONSIGLIERE GHEZZI

nell’ultimo mese o mese e mezzo, in Piazza Gramsci si è verificato più di un atto delinquenziale, ci sono state risse e accoltellamenti, mi sarei aspettato che stasera, iniziando la Seduta, il Sindaco e l’Assessore competente dicessero qualcosa per spiegare che cosa è successo. Siccome i cittadini sono preoccupati da questo peggioramento delle condizioni di sicurezza in Piazza Gramsci, siccome questa Giunta ha fatto della sicurezza un cavallo di battaglia sin dall’inizio, probabilmente gli è servito anche per vincere, magari, le elezioni nel 2018, però, non stiamo percependo nessuna situazione diversa, differente, anzi, sicuramente un peggioramento perché fenomeni come quelli che sono accaduti in Piazza Gramsci, così frequentemente prima non succedevano.
Dopodiché c’è comunque un certo degrado della Piazza Gramsci, degrado perché comunque c’è un abbandono di bottiglie piuttosto che resti di feste o, comunque, momenti mangerecci, ma soprattutto verifichiamo come il Piano stradale della piazza oggi è sempre più in fase di peggioramento.
Vorrei capire che tipi d’interventi la Giunta ha in mente per poter ovviare a questi problemi che si stanno verificando sempre di più.

RISPONDE L’ASSESSORE AIELLO

Caro consigliere Ghezzi, con l’arrivo dei primi caldi, anzi, ormai non sono più i primi caldi, la gente si riversa, maggiormente, sulle strade. Piazza Gramsci ha una conformazione meravigliosa dove richiama molti cittadini che stazionano lì fino a tarda notte, questo ha determinato, da parte dell’Amministrazione comunale, che si è fatta carico non di vigilare, ma di seguire la situazione, sono state avanzate delle segnalazioni alle Forze di Polizia che operano, al momento nelle ore notturne, se la Polizia Locale arriverà a fare le 24 ore, magari ci sarà anche la Polizia Locale, intanto abbiamo chiesto, gentilmente, al dirigente del Commissariato e al Comandante della Stazione Carabinieri, di assicurare, compatibilmente con altre esigenze che emergono dal territorio, una maggiore presenta in Piazza Gramsci. Il problema, non solo di Piazza Gramsci, ma il problema del credo popolare, purtroppo, viene condizionato e generato dai social. I social, purtroppo, è uno strumento meraviglioso se ne facciamo un uso giusto e uno strumento informativo se canalizziamo determinate cose, ma quando ne facciamo un uso strumentale creiamo quella forma di allarmismo sociale che non porta da nessuna parte, anzi, porta problemi a tutti: Maggioranza, Minoranza, ma ai cittadini comuni, ai cittadini normali che leggono e credono che quello che c’è scritto sui social sia pura, sacrosanta verità.
L’ultimo evento che ha visto quel ragazzo ferito in Piazza Gramsci, il giorno dopo ho letto che il ragazzo era morto, è un’affermazione molto grave, anzi gravissima, per chi ha scritto questo, perché il ragazzo è stato soccorso, è arrivata l’ambulanza, è stato portato all’ospedale, dopo le cure del caso è stato dimesso, è tornato a casa la stessa sera o la stessa notte. Addirittura dai social: “Il ragazzo è morto”. Rendiamoci conto che una notizia del genere crea un allarmismo totale, un allarmismo che non può e non deve esistere.
Se fossimo un po’ più onesti a comunicare sui social quella che è la reale notizia, la reale situazione, consentirebbe a tutti e a chi è preposto a svolgere una determinata funzione, ad intervenire nei modi adeguati, invece creiamo allarmismo, che non serve a nessuno.
Ci sono state altre situazioni di aggressione, ma le altre due aggressioni che si sono verificate in piazza: 1) erano due cittadini che erano usciti da un bar vicino, che, probabilmente, erano amici per la pelle, sono andati in disaccordo fuori, non si capisce per quale motivo, si sono scambiati qualche sberla, qualche pugno; 2) sui social “Megarisse in Piazza Gramsci”, ma non è così, è garantito.
Altra lite, due ragazzi che hanno litigato, non si conoscono i motivi, ma hanno litigato.
Diamo la giusta notizia, diamo il giusto risalto, ma non amplifichiamo la notizia.
Ritorno sull’ultimo episodio. L’indagine la stanno seguendo i carabinieri, non conosco i dettagli, perché non mi è dato conoscere i dettagli, però, so che sono a buon punto, stanno lavorando, credo che abbiano acquisito anche le immagini della zona e le stanno sviluppando, se verrà identificato il responsabile di quest’aggressione sicuramente verrà data notizia.
Concludo dicendo che personalmente, ma credo tutta la Giunta, prende le distanze da questi comportamenti. Non sono minimamente giustificati, siamo i prima a condannare questo tipo di comportamento, quest’aggressione, perché in una società civile, come Cinisello, che si potrebbe vivere sereni, tranquilli, condividere quelli che sono gli spazi, perché abbiamo ampi spazi, anche se poi sembrano pochi, perché, comunque, Cinisello è una città di circa 76 mila abitanti, quelli regolarmente censiti, se poi ci mettiamo quelli non censiti abbondiamo notevolmente, per cui, siamo i primi a stigmatizzare, a criticare questi comportamenti e a prendere le dovute distanze.

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