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n. 106 28.04.2014

VISENTIN RICCARDO

Un’altra interrogazione riguarda una risposta ad una mia interrogazione e più precisamente la n. 75, quella riguardante il famoso milione e mezzo di euro a sostegno di chi perde il lavoro, che era uno dei motivi principali della campagna elettorale del Sindaco. Mi è stata data una risposta che a mio giudizio è molto generica. Io chiedevo come venisse stanziato questo milione e mezzo di euro e mi è stato risposto che verrà stanziato nell’arco della legislatura e che sino ad oggi sono già stati messi a bilancio 290 mila euro suddivisi in 40 mila euro a sostegno delle autonomie e del trasferimento e contrasto alla povertà e 250 mila a sostegno ancora dell’autonomia, fondo "Sostegno reddito crisi occupazionale". Sono delle risposte molto generiche e quindi vorrei delle precisazioni più dettagliate su questo argomento. Oltretutto poi nella risposta si dice che questi contributi aiuteranno a pagare le spese e le bollette delle famiglie, incapienti immagino, e questo va benissimo, niente da dire, ma queste iniziative sono iniziative che avvengono ogni anno, sono iniziative che solitamente prendono spunto da fondi messi a disposizione dalla Regione, sono iniziative fatte con fondi messi a disposizione anche dalla Provincia. Cercare di vendere delle iniziative che non sono frutto magari di risparmi, di logiche di miglior utilizzo di fondi comunali mi sembra un po’ aleatorio. Comunque niente da dire, ovviamente il fondo verrà, sono convinto, stanziato, ma quello che mi lascia veramente perplesso è che non ci sia proprio un cambio di marcia, che non ci sia qualche iniziativa nuova. Ripeto, andare a chiedere o utilizzare i fondi della Regione… bene, siamo bravi a chiederli, però sono fondi che non sono nostri, sono della Regione, sono di tutti i cittadini, invece in campagna elettorale il Sindaco aveva detto che avrebbe messo a disposizione – andando, immagino, a spulciare tra i meandri del bilancio, facendo dei risparmi – avrebbe messo a disposizione dei fondi. La mia richiesta, la mia interrogazione è avere un dettaglio più articolato di questa risposta relativa all’interrogazione n. 75.

RISPONDE IL SINDACO:

Sostegno al reddito, Consigliere Visentin. Faccio io quasi un’interrogazione a lei, non ho capito e non so quali siano gli strumenti e i contributi che Regione Lombardia mette a disposizione. Il fondo affitti non è un contributo al reddito, il fondo affitti è stato ridotto ad un terzo negli anni, sono addirittura i criteri di ammissione al fondo affitti diventati praticamente rigidissimi, c’è una soglia di accesso che ha fatto in modo che non venisse neanche speso tutto quest’anno. La Regione ha messo a disposizione 8.000.000 di euro per delle sperimentazioni sull’affitto, cui noi abbiamo partecipato ovviamente e probabilmente abbiamo anche ottenuto un finanziamento, che sono i soldi avanzati dal fondo sostegno affitti, quindi proprio devo dire da questo punto di vista non so quali sono gli strumenti che Regione Lombardia mette a disposizione. ….(intervento fuori microfono)… Sempre fondo sostegno affitti, sono sempre gli 8.000.000 che sono avanzati, non sono riusciti neanche a spenderli proprio perché hanno individuato dei criteri talmente ristrettivi che era impossibile pensare di partecipare, siamo alla soglia della povertà non alla soglia dell’affitto, devo dire da questo punto di vista che fatico a pensare quali siano gli strumenti. Gli strumenti del fondo sostegno al reddito che abbiamo in mente noi non sono… perlomeno cerchiamo che siano il più possibile costruiti in modo che non raggiungano sempre le stesse persone, cioè che non raggiungano le persone che già accedono al sostegno all’affitto, che non raggiungano già le persone che hanno l’esenzione da alcune tariffe, che non raggiungano le persone che ottengono comunque già dei contributi dall’Amministrazione Comunale, ma che ottengano sostanzialmente quelle persone che avendo perso un reddito si trovano in una situazione di difficoltà e che prima che possa precipitare e diventare casistica sociale, possa avere da questo punto di vista un sostegno al reddito. Stiamo parlando quindi sostanzialmente di misure rivolte a persone che hanno perso un reddito e che quindi entreranno all’interno di una soglie ISEE che non prevede la presa in carico diretta dai servizi sociali in quanto situazioni di fragilità, ma che portino come primo dato la difficoltà economica, differenziando lo strumento in base alla situazione particolare. In alcuni casi può essere, qui si sta lavorando per produrre una sorta di linee guida con i servizi sociali attraverso relazioni anche con il tavolo povertà, rispetto al fatto che possano essere dati dei voucher per l’acquisto di alcuni beni o il sostegno rispetto ad alcuni interventi, e dall’altro invece un intervento che ci permetta di mantenere sostanzialmente il domicilio senza incappare sfortunatamente nella possibilità di diventare morosi e procedere poi agli sfratti.

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