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n. 193 11.09.2014

BERLINO GIUSEPPE

Credo che molti di voi abbiano saputo di quel ragazzo che vive per strada da alcuni mesi senza un tetto dove ripararsi, sembra che dorma ai giardinetti del Parco Canada e vaghi per la città per i centri commerciali con dei problemi anche di natura psichica. Pare che sia abbandonato a se stesso, senza famiglia.
Sui social network si è aperta una gara di solidarietà nel tentativo di dare una mano a questa situazione che da parte di tutti era ritenuta indecente ed incresciosa, da parte mia che mi sono attivato, in quel periodo, cercando di contattare l’assessore Duca che tuttavia non era presente in città, ho contattato un altro assessore, soprattutto ho contattato i servizi sociali perché pare, dalle notizie che mi erano state fornite da alcuni cittadini, che i servizi sociali non si volessero far carico di questo problema dicendo che non era di propria competenza occuparsene, ma essendo il soggetto seguito dal GPS di Cinisello, la competenza era da addebitare a loro, per cui, in un certo senso, non vi era una sorta di attenzione da parte dell’Amministrazione. Ho chiamato direttamente gli uffici, ho parlato con una funzionaria che dopo un paio di giorni mi ha richiamato confermandomi che l’Amministrazione Comunale ed i servizi sociali non potevano intervenire in questa situazione. La cosa mi è sembrata ancora più assurda, è stata confermata dagli uffici, anche perché questa città, che si vanta di essere il fiore all’occhiello per la solidarietà, l’accoglienza e quanto altro; davanti ad un caso umano di un giovane rimasto senza genitori ritengo assurdo che non si trovi una soluzione.
Si è aperta una gara di solidarietà che, negli ultimi tempi, ha permesso a questo ragazzo di poter dormire all’interno di un albergo cittadino che si è reso disponibile ad ospitarlo a prezzi bassissimi, molti cittadini hanno contribuito per le spese di alloggio e di vitto del ragazzo. Tuttavia non si sa se e come l’Amministrazione Comunale vorrà intervenire in maniera definitiva perché anche i fondi legati alla solidarietà dei cittadini di Cinisello Balsamo sono tanti e stanno esaurendosi. La richiesta è capire se e come l’Amministrazione è venuta a conoscenza di questa cosa, ne sono certo che ne è a conoscenza perché sono stato io stesso a rendere nota la vicenda, e come intende muoversi per aiutare il caso, davvero triste, di un ragazzo che potrebbe affrontare un duro e lungo inverno all’aperto. Non possiamo permetterci una condizione tale.

Risponde l’Assessore Duca:

Rispetto al nostro concittadino di Cinisello, è vero lui è seguito dal CPS, che voi sapete essere un servizio che ha sia una presa in carico rispetto alla cura, parliamo di patologie psichiatriche, ma anche una presa in carico rispetto a tutto il benessere personale, perché all’interno del CPS ci sono assistenti sociali che stilano un progetto di vita complesso e sempre coordinati con gli assistenti sociali del Comune di Cinisello. Io non so chi abbia risposto nei giorni in cui non ero presente a Cinisello, ma abbiamo più volte sollecitato questo comitato spontaneo, che con spirito sicuramente di solidarietà si è attivato per procurare una condizione di vita migliore alla persona in questione, di fare riferimento al servizio di segretariato sociale del nostro Comune, perché questi interventi così estemporanei possono davvero produrre, pur nella buona fede più assoluta, una serie di disguidi che in questo caso abbiamo potuto rilevare. Uno per tutti è il fatto che questa persona, che è in possesso della sua capacità di intendere e di volere, cioè non è una persona interdetta, non ha un amministratore di sostegno, come dire, sollecitato da un interesse così vasto ha cominciato a non presentarsi più agli appuntamenti con il suo psichiatria di riferimento, e questo è un problema.
Abbiamo però, come servizio sociale, incontrato due volte il comitato, i referenti del comitato, e abbiamo un terzo incontro programmato per la prossima settimana per fare il punto con il servizio sociale comunale e con gli assistenti sociali del CPS, per ricondurre questo intervento in un alveo di presa in carico vera della persona. Posso permettermi una nota polemica? Io credo che alcune notizie molto allarmistiche apparse anche sui social non abbiano aiutato questo caso, nel senso che ancora due o tre giorni fa anche io ho letto che i servizi sociali non si erano adeguatamente premurati di intervenire, e questa davvero è una notizia che non risponde al vero. Abbiamo preso contatti anche con la Caritas cittadina per questo caso, abbiamo preso contatti anche con la parrocchia Sacra Famiglia, che aveva intercettato i volontari, avevano intercettato questo caso e stiamo cercando davvero di lavorare in modo coordinato rispetto alla persona in questione, tenuto conto che lui conserva ancora tutti i diritti di autodeterminazione, compreso quello che lo ha portato a scappare dalla comunità in cui era stato accolto. C’è una complessità di cui io mi rendo conto, c’è stata un eco importante, sono convinta che questi cittadini abbiano agito davvero con grande spirito civico e vadano applauditi e incoraggiati, credo però che vadano riposizionati in un coordinamento in cui ci siano anche i servizi.

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