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n. 122 28.04.2014

ZONCA ENRICO

La seconda interrogazione è all’assessore Catania. Se lei si ricorda, Assessore, il Consiglio comunale il 31 marzo di quest’anno ha approvato (presumo all’unanimità… vediamo… no, con un astenuto, quindi con 21 favorevoli e 1 astenuto) un ordine del giorno che riguardava la difesa delle Reti bibliotecarie della Provincia di Milano, con un testo che abbiamo condiviso, che tutti i gruppi consiliari hanno condiviso e abbiamo approvato questo testo. Bene, questo il 31 marzo. Il 3 aprile, quindi praticamente tre giorni dopo, appare sul sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo – che ancora, se andate a vedere, in homepage è presente – appare un appello per una "Biblioteca di qualità". Io pensavo, facendo click su questo tassello dell’homepage del Comune di Cinisello Balsamo, di trovare il nostro ordine del giorno, quello che tutti noi abbiamo condiviso e approvato, invece no, c’è un altro documento con il logo del Comune di Cinisello Balsamo, il logo della Città di Sesto San Giovanni e altri tre loghi di altri tre Comuni (e chiedo se poi ci dice chi sono questi tre Comuni perché non c’è scritto, c’è solo lo stemma, non si capisce che Comuni siano, non sono né Bresso, né Paderno Dugnano, ci dica di chi sono i loghi di questi Comuni), con un testo completamente diverso rispetto al testo che noi abbiamo approvato all’unanimità o quasi all’unanimità quattro giorni prima. E le dico che questa petizione per la "Biblioteca di qualità" è una petizione che si può firmare anche online. Tre giorni prima, però, l’Assessore non aveva assolutamente accennato a questa iniziativa, che probabilmente era già stata predisposta, e nessuno si è preoccupato di inserire il testo che noi tutti insieme abbiamo approvato tre giorni prima. Invece c’è un testo che ha come al solito dentro una serie di inesattezze che hanno bisogno di correzioni, che infatti noi avevamo apportato al testo di quattro giorni prima, cioè è un testo più polemico nei confronti della Provincia di Monza, della Provincia di Milano, con delle cifre che sono diverse da quelle che appaiono nell’ordine del giorno approvato quattro giorni prima. Allora mi chiedo: qual è il valore degli ordini del giorno che vengono approvati da tutti i gruppi consiliari qua dentro se poi l’Assessore quattro giorni dopo fa pubblicare sul sito ufficiale del Comune un appello con un testo completamente diverso da quello che abbiamo approvato noi? Mi pare che non sia questo il modo di gestire le cose. Oltretutto, a questo punto, visto che è un’interrogazione e quindi devo fare una domanda, chiedo: 1) quali sono i Comuni che non aderito a questa iniziativa, a questo appello? (ci sono sei loghi, due li conosciamo perché c’è scritto di fianco il nome, uno è Cinisello Balsamo e l’altro è Sesto San Giovanni, gli altri quattro loghi dei Comuni non si sa di chi siano); 2) chi ha redatto questo testo che è diverso rispetto al testo che il Consiglio comunale di Cinisello Balsamo ha approvato quattro giorni prima?; 3) quante persone hanno aderito a questo appello?; 4) come mai non è stato inserito nello stesso link l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Cinisello Balsamo? Mi sembra il minimo da chiedere.

RISPONDE L’ASSESSORE CATANIA:

per rispondere all’interrogazione del Consigliere Zonca, in merito all’ordine del giorno e all’appello riguardante la situazione del Consorzio Bibliotecario. Consigliere Zonca stiamo parlando di due atti differenti politicamente collegati nei loro obiettivi, ma comunque atti diversi, una cosa è l’ordine del giorno che è stato approvato dal Consiglio Comunale, e tramite il quale si esprime una posizione politica del Consiglio Comunale e delle forze politiche in esso presenti, una posizione politica che io giudico importante nel momento in cui non ci sono stati voti contrari all’ordine del giorno. Dall’altra parte un appello che viene lanciato dal nostro e da altri comuni, con una raccolta firme che viene effettuata dai cittadini sia on line sia tramite dei moduli cartacei. Dal punto di vista dell’iter si tratta di due atti che hanno seguito binari paralleli ma con tempistiche un po’ sfalsate, in generale quando ci è giunta notizia del taglio effettuato da parte della Provincia, faccio un po’ mente locale, subito i presenti dei consorzi bibliotecari della provincia di Milano hanno inviato una lettera alla Provincia di Milano e Regione Lombardia e subito è stato proposto anche ai sindaci dei comuni del Consorzio Bibliotecario di firmare una lettera da inviare a loro volta. In quel momento poi è stato proposto all’interno dell’assemblea consortile anche la possibilità di proporre un ordine del giorno, che è poi quello che voi avete letto in Aula, lasciando poi ovviamente la libertà ai singoli Consigli Comunali eventualmente di emendare l’ordine del giorno.
Quando io ho presentato l’ordine del giorno inizialmente eravamo in una fase un po’ diversa, infatti abbiamo dovuto aspettare un bel po’ di settimane, ora non ricordo le tempistiche esatte, comunque prima che l’ordine del giorno venisse effettivamente affrontato in Aula, in realtà il tempo che abbiamo… anche se l’abbiamo presentato tra i primi comuni molti comuni che lo hanno presentato dopo di noi sono riusciti ad approvarlo prima. Viceversa riguardo l’appello io ricordo che sia a mezzo stampa sia poi nel dibattito in Aula avevo accennato al fatto che si stava valutando l’opportunità di uscire con un appello e una raccolta firme. Questo appello e questa raccolta firme è stato anche esso proposto a livello complessivo di consorzio, e infatti il consorzio cita questo documento in termini generali, come appello in una delle pagine del sito in cui vengono elencati un po’ gli atti messi in campo dai comuni in termini di sostegno alla richiesta di un ripristino di fondi. Ovviamente questo appello è stato in realtà lanciato dai comuni in maniera un po’ autonoma, alcuni comuni lo hanno lanciato senza un appello on line, noi ci siamo appoggiati ad una piattaforma che era stata elaborata dal Comune di San Giovanni, e visto che oltre al Comune di Sesto quell’appello era stato fatto da altri comuni non abbiamo avuto possibilità di intervenire in maniera dettagliata sul testo dell’appello in una seconda fase, proprio perché poi i tempi tra ordine del giorno e appello erano sfalsati. Da questo punto di vista comunque le informazioni contenute nell’appello erano poi le informazioni che erano state fornite dal Presidente del Consorzio nei diversi tempi di assemblee. Da questo punto di vista atti politici differenti e non una mancanza di rispetto per il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo ma anche il fatto che si parla di atti che hanno seguito binari con tempistiche diverse.
Di questo non sono certo, ma se dalle parole del Consigliere Zonca vedo emergere una lamentela per la mancanza di attenzione che forse l’Amministrazione ha prestato nel dare risalto al voto del Consiglio Comunale piuttosto che al risalto che è stato dato ad un appello di questo tipo, da questo punto di vista prendo l’impegno di inserire l’ordine del giorno che è stato votato all’interno della pagina in cui viene pubblicizzato l’appello, sottolineo che non è stato per mancanza di attenzione che non abbiamo dato ulteriore risalto a questo ordine del giorno ma abbiamo, forse per ingenuità, forse memori di quanto è accaduto in passato, nella passata legislatura, abbiamo preferito non mettere il cappello come Giunta su un atto che in realtà era di pertinenza del Consiglio e dei gruppi consiliari. In effetti non ho fatto un comunicato stampa come Assessore o come Giunta per dire che è stato approvato l’ordine del giorno, ci aspettavamo che magari anche i gruppi consiliari avrebbero voluto – tra virgolette – dare maggiore spazio a questo tipo di notizia. In realtà poi sui giornali ho visto che i gruppi non sono usciti con un comunicato stampa, i giornali hanno ripreso una mia dichiarazione che è stata effettuata su Facebook, ma da questo punto di vista il non aver dato maggiore risalto all’ordine del giorno in fase di approvazione non è stato per mancanza di rispetto, ma anzi ricordo che nella passata legislatura su altri casi simili poi quando erano stati altri Assessori o altre Giunte – tra virgolette – ad uscire con il comunicato stampa su ordini del giorno del Consiglio, poi alcuni Consiglieri anche legittimamente avevano avuto modo di sottolineare come in realtà era la Giunta che metteva il cappello su un atto che non era suo, era un atto che votava il Consiglio ed era giusto che fosse il Consiglio a darne risalto.

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