Carissimi, ci troviamo a celebrare la santa Pasqua in un momento che mai ci saremmo aspettati di vivere, un momento che rappresenta una prova per tutti noi, come singoli e come comunità cittadina. Eppure il senso della rinascita, il mistero della Resurrezione, proprio della tradizione pasquale, possono, oggi più che mai, rappresentare punti fermi per affrontare il nostro presente. Questa drammatica circostanza ha fatto venire a galla aspetti che spesso abbiamo dato per scontato: ci ha reso più che mai consapevoli di quanto la vita sia un bene prezioso, quanto ci siano care le amicizie e le relazioni e quanto importante sia la nostra quotidianità fatta di lavoro, studio e impegni. La circostanza ci chiede ancora di fare il sacrificio di fermarci, non viviamolo solo come costrizione, ma come impegno per il bene di ciascuno e di tutti e come occasione per guardare all’essenziale e a cosa vale veramente la pena. Stiamo vivendo giorni scanditi da incertezza, dolore e preoccupazione, ma come dimenticare tutte le attestazioni di grande solidarietà e coraggio che stanno costellando la nostra città e l’Italia tutta. Tanti cittadini, consapevoli della loro responsabilità, stanno diventando la migliore risposta a questa pandemia, la risposta di chi si sta mettendo a servizio degli altri e della comunità. Il mio pensiero va al personale medico-sanitario, da settimane, con grande sacrificio e professionalità, in prima linea al servizio dei malati. Penso a tutti i volontari che si stanno prodigando, oggi più che mai, per non far mancare niente a nessuno, ma soprattutto per non far sentire solo nessuno. Ai sacerdoti che stanno al fianco di tutti per sostenere e consolare. Penso alle Forze dell’Ordine e al loro impegno nel far rispettare le restrizioni per la salvaguardia della salute di tutti. Tutti esempi da elogiare, ma, ancor di più, da seguire lungo questo cammino. In questo momento drammatico per il nostro Paese, per la nostra città e per ciascuno di noi, il sentimento di solidarietà ci deve far vivere più appassionatamente la responsabilità e l’attenzione verso gli altri, per chi ci è vicino, per i più fragili, per chi è solo, per gli anziani. Un pensiero va soprattutto ai cittadini colpiti dalle conseguenze del virus, in grossa difficoltà economica o che hanno perso il lavoro e a tutte quelle famiglie che hanno subito la perdita dei loro cari. Non dimentico tutti coloro che quotidianamente devono recarsi sul posto di lavoro e non dimentico tutti i cittadini che si stanno attenendo scrupolosamente alle misure di contenimento del virus, in particolare i bambini e i giovani che non stanno frequentando la scuola e che vivono la frustrazione della mancanza di relazioni con gli amici: so che il sacrificio è enorme, ma la pazienza e la perseveranza sono le risposte migliori che possiamo dare a noi stessi, ai nostri cari e al nostro prossimo. La forza può arrivare anche dai nuovi bimbi che nascono: in un tempo dominato dalla paura, sono per tutti motivo di grande gioia. Un augurio alle loro famiglie. L’Annuncio della Pasqua è proprio questo: la vita riparte! Tutta questa umanità e le immagini positive non ci devono far perdere la fiducia e ci dicono che la fede, più di ogni nostro doveroso impegno o sforzo, può far guardare al domani con speranza di bene. Lasciamo che si riaccenda la speranza. Buona Pasqua a tutti voi! Il sindaco Giacomo Giovanni Ghilardi Data ultima modifica: 8 ottobre 2020