AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE (BALSAMO)

Opera scultorea commemorativa - viale delle Rimembranze

ISCRIZIONE

IL NOME GLORIOSO DEI CADUTI
I BALSAMESI
RICORDANO CON AMORE
E LO ADDITANO ALLA VENERAZIONE
DEI POSTERI
1915 1918
CADUTI
MORTI PER MALATTIA
DISPERSI
MORTI IN PRIGIONIA
CADUTI NELLA GUERRA 1940 - 1945
seguono i nomi con il grado militare e la data della morte

DOVE

Il monumento è collocato lungo il viale delle Rimembranze (divenuto area pedonale nel 1997) di fronte al santuario San Martino.

QUANDO

Il 20 maggio 1920, in un tratto di via Solferino, divenuto nel 1923 viale della Rimembranza, venne posata la prima pietra dell’erigendo monumento.

Il 24 maggio 1924, anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, il monumento fu inaugurato con una solenne commemorazione alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. La benedizione fu impartita da don Emilio Griffini, parroco della chiesa di San Martino.

Nel 1948 fu aggiunta sul basamento del monumento una lapide a ricordo dei cittadini di Balsamo caduti nel corso della seconda guerra mondiale.

DEDICATO A

Anche se il monumento venne realizzato per essere dedicato ai cittadini di Balsamo caduti durante la prima guerra mondiale, al termine della seconda la dedica fu estesa anche ai caduti di quest’ultimo conflitto con l’aggiunta di una lapide recante i loro nomi.

Il tributo umano che diede il piccolo Comune di Balsamo fu alto. Sono quarantadue i caduti della prima guerra mondiale ricordati su questo monumento, di cui ventuno morti, sei dispersi, due morti in prigionia e tredici morti per malattia.

In fondo all’elenco dei morti per malattia compare, con l’anno della morte anche in numero romano, anno XIV (era fascista), il nome di Giovanni Tagliabue, soldato deceduto il 23 maggio 1936 in seguito a malattia contratta durante la guerra etiopica. Le solenni onoranze funebri per Tagliabue si tennero il 17 giugno di quell’anno.

La lapide ai caduti della seconda guerra mondiale riporta un numero di quattordici militari balsamesi, inclusi Mario Arnaboldi e Renzo Tremolada, i cui nominativi sembrano essere stati aggiunti in un secondo tempo.
Tutti i caduti balsamesi, eccetto Arnaboldi e Tremolada, sono ricordati anche sulla lapide ai caduti della seconda guerra mondiale di Cinisello Balsamo, sita nell’atrio del Palazzo comunale.
Il nome di Arnaboldi, dichiarato disperso, sarà inciso successivamente sulla lapide ai dispersi della seconda guerra mondiale; mentre Tremolada, la cui morte avvenne dopo la realizzazione della lapide ai caduti della seconda guerra mondiale di Cinisello Balsamo, compare solo sul monumento di Balsamo.

CHI

Il sindaco di Balsamo, cavalier Carlo Martinelli, si rese promotore di una raccolta popolare di fondi. Al tangibile esempio dato personalmente dal sindaco e dall’Amministrazione comunale si unì spontaneo quello della cittadinanza che rispose all’appello. La sottoscrizione fruttò la cospicua somma, notevole per quei tempi, di Lire 30.830,60. Non furono pochi, in tempi di grande crisi economica, quelli che si sottoposero a sacrifici per partecipare alla raccolta di fondi.
Si narra che alcuni reduci, riunitisi in comitato per i festeggiamenti, donarono la somma di Lire 22,60, residuo di una bicchierata consumata nel corso di una riunione.
L’incarico per la realizzazione del monumento fu dato allo scultore Gualtiero Anelli di Sesto San Giovanni.

Il 22 luglio 1948 la Giunta comunale, recependo una precedente delibera del Consiglio comunale del 2 novembre 1947, deliberò, per un importo di Lire 13.000, di incaricare Sala Pietro di Cinisello Balsamo, artigiano del marmo, di realizzare e installare una lapide marmorea recante incisi i nominativi dei caduti di Balsamo della seconda guerra mondiale, da applicare sul monumento di viale delle Rimembranze.

CARATTERISTICHE

L’opera scultorea è composta da una colonna in granito a base quadrata che poggia su un imponente basamento. La colonna è contornata, sia alla base che alla sommità, da fregi in bronzo che rappresentano corone di alloro* e spade ed è sovrastata da un’aquila**.
Il basamento quadrangolare reca su tutti i lati delle incisioni. Sul fronte è riportata l’iscrizione con la dedica; sul lato nord i nomi dei caduti della prima guerra mondiale; sul lato est i nomi dei dispersi e dei morti in prigionia, sempre della prima guerra mondiale, più in basso, sulla lastra marmorea applicata in seguito, i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale; infine, sul lato sud sono incisi i nomi dei morti per malattia, incluso Giovanni Tagliabue morto per malattia contratta durante la guerra di Etiopia. In tutti gli elenchi i nomi sono accompagnati dal grado militare e dalla data della morte.
In passato il monumento era circondato da una bassa recinzione.

PER APPROFONDIRE


Il 25 ottobre 1947 un gruppo di parenti di caduti residenti a Balsamo, scrisse al sindaco per ottenere che sul monumento ai caduti della prima guerra mondiale di viale delle Rimembranze fossero incisi anche i nominativi dei balsamesi caduti durante la seconda guerra mondiale.

Durante il Consiglio comunale del 2 novembre 1947 venne esaminata detta proposta e il Consiglio deliberò all’unanimità di voti: "[...] che vengano incisi sul monumento dei caduti di guerra di Balsamo i nominativi dei caduti di guerra 1940-1945 appartenenti alla giurisdizione dell’ex Comune di Balsamo, provvedendo a ricordare su apposita lapide marmorea, da collocarsi sulla facciata del Palazzo comunale il nome di tutti i caduti di guerra 1940-1945 del Comune di Cinisello-Balsamo, lasciando spazio in bianco per incidere via via il nome dei dispersi in guerra [...]".

*Corone di alloro - Per gli antichi romani la corona di alloro era un ornamento fatto con ramoscelli di lauro, detto anche alloro, che veniva posto sul capo dei poeti e dei generali vittoriosi e usato nelle cerimonie religiose. In latino la corona di alloro era detta laurus o laurĕa, che stava ad indicare anche la pianta di lauro e, per estensione, la vittoria.

**L’aquila, rappresentata spesso con le ali aperte, era uno dei simboli dell’impero romano utilizzati dal fascismo. Voleva rappresentare la grandezza e il ricordo delle vittorie di Roma antica che a sua volta la considerava simbolo di forte tenacia [sovente l’aquila teneva il fascio littorio nei suoi artigli, come sulla bandiera della R.S.I. (Repubblica Sociale Italiana)].

Vai alla scheda: "I Viali della Rimembranza di Balsamo e di Cinisello".

Vai alla scheda: "Seconda guerra mondiale" - i monumenti alle vittime delle guerre.



GALLERIA FOTOGRAFICA

Monumento ai caduti

Viale delle Rimembranze e il monumento ai caduti, sullo sfondo il santuario san Martino

Particolare, l’aquila imperiale

Particolare, corona d’alloro in ferro battuto posta dalla Sezione Combattenti di Balsamo e Cinisello

L’iscrizione

Prima guerra mondiale: caduti

Prima guerra mondiale: morti per malattia

Prima guerra mondiale: dispersi e morti in prigionia. Seconda guerra mondiale: caduti

Una commemorazione

Un picchetto d’onore per commemorare i caduti

2 novembre 1997, commemorazione del IV Novembre

7 dicembre 1997, inaugurazione dell’isola pedonale, da sinistra: il consigliere Luciano Valaguzza, il presidente della Circoscrizione 2 Elena Casanova, il parroco don Felice Carnaghi, il sindaco Daniela Gasparini, il presidente della Cooperativa A. Diaz Gianfranco Barzaghi

Una vecchia fotografia del monumento

Una vecchia fotografia del viale, allora denominato della Rimembranza, con il monumento, a destra è visibile il sentiero tracciato dal passaggio delle persone

Una cerimonia religosa lungo il viale delle Rimembranze

25 aprile 1951, i pionieri davanti al monumento

Gruppo combattenti di Balsamo, prima guerra mondiale

Parrocchia di San Martino, quadro con le fotografie dei soldati partiti per il fronte durante la seconda guerra mondiale con un’implorazione al santo affinché doni la pace ai caduti e il ritorno in Patria ai vivi

Delibera del Consiglio comunale del 2 novembre 1947 per l’iscrizione dei caduti della seconda guerra mondiale