IL CICLO VITALE DELLA ZANZARA Con il termine “zanzare” si intendono più di 3000 specie di insetti appartenenti all’Ordine dei Ditteri (di cui fanno parte anche le mosche e i tafani), caratterizzato dalla presenza di un solo paio di ali, mentre l’altro paio è trasformato in strutture a forma di clava (bilancieri) con funzione sensoriale. Le zanzare appartengono alla Famiglia dei Culicidi e la loro vita si intreccia strettamente a quella dell’uomo, in quanto la maggior parte delle femmine si nutre di sangue umano o animale. Tutte le zanzare sono caratterizzate da un denominatore comune: la necessità di sviluppare le prime fasi del ciclo biologico in ambiente acquatico. Le femmine depongono le uova nei fiumi, nei ristagni d’acqua, nei cavi degli alberi, nei recipienti pieni d’acqua come ad esempio i sottovasi, gli annaffiatoi, i secchi, ecc. Alcune specie necessitano di acque chiare e pulite, altre di acque salmastre, altre ancora sono in grado di svilupparsi in acque molto inquinate e ricche di sostanza organica, come le fognature cittadine e le caditoie stradali. A seconda delle specie, durante i mesi estivi, si possono avere da una a numerose generazioni. Solo la femmina di zanzara può pungere. Il suo apparato boccale è di tipo pungente succhiatore, è in grado di succhiare una quantità di sangue pari al suo peso. L’apparato boccale del maschio è inadatto alla puntura, può solo suggere liquidi zuccheri vegetali. L’IMPORTANZA DELLE ZANZARE La vita delle zanzare è strettamente legata a quella di molti altri animali, in un delicato gioco di equilibri reciproci: le larve forniscono nutrimento a numerosi animali acquatici come i pesci e svolgono un’azione di "pulizia" delle acque, eliminando materie organiche, batteri e altri microrganismi; gli adulti sono bocconi prelibati per uccelli e pipistrelli. Notevole importanza rivestono i maschi che, ricercando il nettare per la loro nutrizione, partecipano al fenomeno dell’impollinazione. CURIOSITA’ Rispetto al focolaio larvale di solito l’adulto non si allontana per più di qualche centinaio di metri. Nella maggior parte dei casi quindi le zanzare che troviamo in casa si sviluppano proprio nelle vicinanze della nostra abitazione. In Italia sono molto diffuse le zanzare appartenenti al genere Culex, Anopheles ed Aedes. Il genere Culex è ubiquitario e molte specie sono conosciute come"zanzare di casa", in quanto si sviluppano specialmente in acqua inquinata come ad esempio le fosse biologiche, fogne, tombini stradali e nei contenitori in cui sia presente acqua stagnante ad alto carico organico. Le Anopheles per il loro sviluppo prediligono acque pulite e fresche. Questi generi di zanzare sono attivi di notte. La Aedes albopictus, la cui presenza in Italia è piuttosto recente, è una zanzara di origine asiatica, più piccola delle zanzare comuni, di colore nero con striature bianche sulle zampe e sull’addome, nota come zanzara tigre. Molto aggressiva, provoca, con la sua puntura, bolle e gonfiori. Questo genere si sviluppa in raccolte d’acqua chiara tipo recipienti d’acqua per uso domestico, vasi e sottovasi, copertoni d’auto, ecc. ed è particolarmente attiva di giorno. Le zanzare possono attraversare i mesi invernali sotto varie forme: come uovo che si schiuderà con l’arrivo delle piogge primaverili (Aedes), come femmina adulta in qualche anfratto all’interno delle nostre abitazioni (Culex e Anopheles), oppure coma larva in raccolte d’acqua stagnante. Solo le femmine pungono poiché si nutrono di sangue di animali a sangue caldo per portare a maturazione le uova (appena si sviluppano le uova nell’addome, per alimentarle, la femmina parte alla ricerca delle proteine contenute nel sangue). I maschi invece si cibano di nettare e linfa di fiori e piante. I maschi, che presentano lunghe antenne sfrangiate con cui catturano le vibrazioni provenienti dalla femmina, si riuniscono in gran numero in occasione dei voli nuziali durante i quali ha luogo l’accoppiamento. Le punture delle zanzare provocano spesso fastidi e irritazioni a causa di alcune sostanze presenti nella loro saliva che hanno azione anticoagulante e di anestetico ma che può risultare irritante per l’uomo. Molte persone durante l’estate si sentono preda preferita delle zanzare a differenza magari di alcuni amici che non vengono “bersagliati” di punture… viene quindi spontaneo domandarsi “perché?”. Gli studiosi sono impegnati da anni per capire quale sia il meccanismo d’azione e le sostanze che maggiormente attraggono le zanzare. Si è scoperto che le zanzare percepiscono, anche a distanza, stimoli che provengono dal corpo umano e dagli animali, grazie ad un apparato sensoriale posto sulle antenne e sul capo: soprattutto odori e sostanze chimiche emessi dai corpi. A cominciare dall’anidride carbonica eliminata con il respiro (la zanzara può percepire la presenza di un uomo o di un animale dall’anidride emessa con il respiro anche a centinaia di metri di distanza ), dal sebo della cute (che contiene colesterolo), dal sudore e dagli ormoni sessuali. Maggiore è la quantità di anidride carbonica emessa, più l’insetto viene attratto. Molto influenti sono inoltre il grado di temperatura e di umidità della pelle: una mano tiepida e asciutta viene preferita dalla zanzara a una fredda e bagnata. Data ultima modifica: 21 giugno 2022