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Vespe e calabroni

Le vespe e i calabroni sono insetti dell’ordine degli Imenotteri, a cui appartengono anche le api, e come loro hanno un’organizzazione sociale, benché meno evoluta. Bisogna saperli però distinguere dalle api che sono agenti impollinatori importantissimi, utili tanto alle piante da frutto quanto all’ambiente in generale.

La vespa comune e la vespa tedesca sono le due specie di vespe più diffuse in Europa. Entrambe hanno il corpo giallo e nero, con segni che variano tra l’una e l’altra, zampe gialle e dimensioni che nelle operaie vanno da 12 a 17 mm, mentre nelle regine raggiungono i 2,5 cm.

Oltre alla vespa comune c’è anche la “vespa sociale” o vespula che misura 1,25 cm (operaia) e 1,9 cm (regina), ha due serie di ali ed è a strisce gialle e nere alternate. Nonostante il colore simile è facile distinguere le vespe dalle api perché queste ultime hanno un corpo leggermente più tozzo delle prime e il giallo del loro corpo è più scuro.

Il calabrone (Vespa crabro) appartiene alla stessa famiglia delle vespe ma è di dimensioni molto maggiori e per questo viene denominato anche “vespa gigante”. Il corpo della femmina può raggiungere una lunghezza di 5 cm, mentre i maschi e le operaie si fermano a 2-2,5 cm.

Le vespe possono formare i loro nidi in ambienti naturali come cavi di alberi e cespugli, ma tendono anche a sfruttare gli ambienti domestici come i soffitti, le grondaie e le intercapedini varie, purché siano ambienti riparati con vie di uscita agevoli. Le vespe non producono miele come le api e vivono cibandosi di carne di altri insetti e di sostanze zuccherine. Questi insetti quando percepiscono una minaccia utilizzano il loro aculeo come arma di difesa pungendo ed emettendo veleno. A differenza delle api, che si sacrificano per pungere e quindi attaccano come ultima risorsa, vespa e calabrone possono colpire più di una volta.

Molte persone risultano allergiche al veleno delle vespe e dei calabroni e questo è il motivo per cui le loro punture sono potenzialmente pericolose. In presenza di questi insetti conviene allora mantenere la calma ed evitare di agitare le braccia nel tentativo di scacciarli perché proprio questo gesto potrebbe attirare le loro punture.

I nidi dei calabroni sono piuttosto grandi, di forma sferica e capaci di generare 300-500 esemplari e oltre. Conviene non avvicinarsi a questi nidi, una volta individuati, perché i calabroni possono attaccare anche senza minaccia esplicita, essendo attratti dal sudore umano.

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Data ultima modifica: 21 giugno 2022
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