Villa Ghirlanda Silva - via Frova 10 - ore 16 Il 13 novembre del 1962 Giuseppe Gozzini (nato a Cinisello Balsamo nel 1936) rifiutò di indossare la divisa militare in coerenza con la sua fede cattolica. Fu il primo obiettore di coscienza cattolico, scelta che a quei tempi equivaleva a reato militare. Venne condannato a sei mesi di carcere senza la condizionale. Nel 2004 gli fu assegnata l’onorificenza cittadina Spiga d’Oro. […] il rigurgito patriottico dei cappellani militari in congedo della Toscana con il loro comunicato del 12 febbraio 1965 fa andare su tutte le furie don Milani che non ci sta a considerare dei vigliacchi gli obiettori di coscienza e scrive con i suoi ragazzi la ormai famosa “Lettera ai cappellani militari” che è il testo antimilitarista più argomentato e convincente che io abbia mai letto. […] Per don Milani l’obiezione di coscienza al servizio militare è solo una delle forme di disobbedienza e nemmeno la più importante. Su questo ci capivamo benissimo. […] Riprendendo un’affermazione di Aldo Capitini, scrivevo dal carcere: “ogni volta che un uomo rifiuta di diventare complice di una situazione ingiusta, di eseguire comandi o compiere azioni contrarie ai suoi principi, si ha obiezione di coscienza”. In questo senso obiettori lo si è nella vita, nella scuola, sul lavoro, in famiglia, nei rapporti sociali, nell’attività politica. (Non complice. Storia di un obiettore. Giuseppe Gozzini) Biografia di Giuseppe Gozzini - progetto Le pietre raccontano. Nell’ambito delle iniziative per il centenario della prima guerra mondiale L’obbedienza non è più una virtù. Presentazione del libro Non complice. Storia di un obiettore. Giuseppe Gozzini Della vita operosa di Beppe Gozzini (1936-2010) non sono pochi i momenti da ricordare: il processo subito come primo obiettore di coscienza cattolico nel 1962, la militanza nei "Quaderni rossi", il ’68 e ’69 vissuti i mezzo agli operai milanesi. Il lettore che voglia capire oggi la storia delle minoranze di ieri, le più determinate eticamente e politicamente dal dentro delle nuove e aspre contraddizioni portate dalla mutazione e dalla globalizzazione, può trovare conforto e convinzione confrontandosi con la storia di una sinistra non ideologica e settaria, non smaniosa di potere e idolatra dello sviluppo, non soltanto preoccupata di affermare una leadership e di vincere. Si tratta, oggi come ieri, di affermare una diversità però mite e decisa nell’esprimere valori alti e insieme radicali e nell’attuare pratiche conseguenti, attenta al metodo perché cosciente che sono i mezzi a dar senso ai fini. Domenica 22 marzo 2015 - ore 16 Villa Ghirlanda Silva - Sala dei Paesaggi - via Frova, 10 Intervengono: VITTORIO BELLAVITE - portavoce del Movimento Noi Siamo Chiesa, LETIZIA GOZZINI - figlia di Giuseppe Gozzini, curatrice del libro, PIERO SCARAMUCCI - giornalista, già inviato RAI e direttore di Radio Popolare, curatore del libro. Coordina: FABIO BRIOSCHI - giornalista. L’attore DARIO MARIA DOSSENA leggerà alcuni brani del libro. Al termine alcuni amici di Cinisello Balsamo ricorderanno Beppe Gozzini, i suoi anni giovanili quando viveva a Cinisello Balsamo e frequentava l’oratorio San Luigi. Iniziativa dell’Amministrazione comunale - a cura di: Centro Documentazione Storica, Staff del Sindaco e della Giunta. Media partner La Città. Comunicato stampa Secondo comunicato stampa L’attore Dario Maria Dossena legge un brano tratto dal libro che raccoglie gli scritti di Giuseppe Gozzini Manifesto Data ultima modifica: 2 agosto 2017