UrbanOpera promuove la conoscenza di un genere musicale, la lirica, che fa parte della cultura e della tradizione italiana. Vero e proprio teatro di passioni, l’opera affronta la complessità e la forza dei sentimenti, promuovendo un’alfabetizzazione alle emozioni e divenendo così strumento di crescita e auto consapevolezza. I percorsi culturali, formativi, educativi e ludici, da promuovere in primo luogo nelle istituzioni scolastiche ma anche nei quartieri della città, contribuiranno allo sviluppo di quelle esperienze necessarie per sentirsi parte di una comunità. In questo senso, l’insieme variegato di linguaggi artistici e di azioni performative ed educative intorno alla promozione dell’opera possono promuovere un sentimento identitario e una maggiore partecipazione alla vita sociale.
Dopo un’estate lirica con tanta musica, spettacoli di piazza, concerti, il progetto UrbanOpera prosegue il suo cammino diffondendo le buone vibrazioni della musica e delle storie che, pur se ambientate in altre epoche e in mondi che appaiono perduti, parlano dell’oggi e di noi. Il melodramma mette in scena un mondo fatto di inganni e dissipazione, di amori e passione, di tradimenti e gelosie, ma anche di giochi scherzosi e tanta ironia. La lirica, spesso confinata in contesti elitari, è possibile riviverla nei luoghi più cari della città, da soli o in compagnia, con i propri bimbi e i loro amici.
Gli spettacoli sono per tutti, insoliti e coinvolgenti. Un festival sonoro intriso di arie conosciute e di piccole meraviglie da accogliere come un dono prezioso che il comune di Cinisello Balsamo offre alla sua comunità.
La rassegna è realizzata all’interno del Progetto Educare in Comune, che vede coinvolti, sotto la guida del Comune di Cinisello Balsamo, una rete di soggetti che la terminologia del bando identifica come “comunità educante”: le aziende speciali consortili del Comune CSBNO Culture Biblioteche Socialità Network Operativo e IPIS Insieme per il Sociale, il Museo della Fotografia Contemporanea, la Civica Scuola di Musica, la Cooperativa sociale Prima, le associazioni culturali Officina dei Transiti, Aia Taumastica-Carpentieri di Bell, Realtà Debora Mancini ed EquiVoci Musicali.
PROGRAMMA EVENTI
Sabato 14 settembre, ore 21.00
Villa Ghirlanda Silva
VERITÀ BAROQUE - "SOLO CONTRO TUTTI" Concerto - il combattimento del Settecento
L’origine della parola "Concerto" viene dal latino "concertare", che significa combattere, gareggiare, contrapporre. Già nel 1619 Michael Praetorius, con il suo Syntagma musicum, parla di concerto come reciproco combattimento, vero e proprio scontro tra due entità strumentali distinte, sia per numero che per sonorità. Due sono le forme più diffuse di Concerto: solistico e grosso. Vivaldi è senza dubbio il padre del concerto solistico in cui si prefigura una lotta tra due elementi, definiti nel barocco come i "soli", che naturalmente erano rappresentati da strumenti solisti, e i "tutti" o "ripieno". Nel Concerto Grosso invece, di cui il vero maestro é Arcangelo Corelli, avveniva un dialogo fra due sezioni diverse, da una parte c’era un piccolo gruppo di solisti, detto "concertino" o "soli", cui erano affidate parti di carattere spesso virtuosistico, e dall’altra un più nutrito gruppo strumentale, detto appunto "concerto grosso", "ripieno" o "tutti".
Domenica 22 settembre 2024, ore 17.00
Auditorium - Il Pertini
PUCCINI PICCIÒ
Roberto Piumini – storia originale e narratore
Debora Mancini – attrice
Daniele Longo – tastiere, toy piano, voce, cajon e piccole e percussioni
pupazzi Daniela Tediosi
regia audio luci Andrea Pozzoli
Da una storia originale di Roberto Piumini - ospite speciale e narratore - un viaggio divertente e appassionante per conoscere il compositore Giacomo Puccini attraverso i bambini che animano le sue opere e molti altri piccoli e meravigliosi personaggi tutti da scoprire. Con la musica di Daniele Longo.
Produzione Realtà Debora Mancini
Domenica 29 settembre, ore 17.30
Villa Girlanda Silva - Sala degli Specchi
La sonata in trio nell’Europa Barocca
Un insolito trio mette in dialogo due strumenti ad ancia, l’oboe e il fagotto, e la tastiera del clavicembalo, per un percorso che dalla Germania di Pepusch, Händel e Telemann prosegue attraverso la Francia con Michel Corrette, per arrivare in Italia con Giovanni Benedetto Platti. Il repertorio, tratto dal pieno barocco europeo, offre un quadro pieno di vitalità ed eleganza, capace di suscitare commozione e divertimento. I brani sono introdotti da aneddoti e narrazioni.
con
Il Trio Andrea Palladio - Michele Antonello, oboe - Steno Boesso, fagotto - Enrico Zanovello, clavicembalo
Produzione Equivoci Musicali
Domenica 10 novembre 2024, ore 16.00
Auditorium, Il Pertini
Fabio Midolo, attore e cantante
Chaeyonn Na, pianoforte
In un regno lontano, Cenerentola vive una vita di umiliazioni e fatiche sotto il controllo della sua matrigna e delle sue sorellastre. Tuttavia, la sua bontà e il suo spirito indomabile non vengono mai meno. Grazie all’intervento di un buffo e stravagante mago, Dulcamara, e al saggio consigliere del principe, Malatesta, Cenerentola trova il coraggio di sognare un futuro migliore. "Cenerentola" è uno spettacolo pensato per far ridere e sognare grandi e piccini. Attraverso arie e racconti tratti dall’opera di Rossini e non solo, i bambini potranno scoprire la bellezza della musica lirica in un contesto accessibile e coinvolgente.
Produzione Officina dei Transiti
Sabato 16 novembre 2024, ore 16.00
Sala degli Specchi - Villa Ghirlanda Silva
libretto di Francesco Maria Piave
musica di Giuseppe Verdi
Macbeth, Daniele Girometti
Banco, Ernesto Morillo
Lady Macbeth, Serena Pulpito
Attore, Fabio Midolo
pianoforte e direzione musicale, Andrea Gottfried
allestimento, Fabio Midolo
costumi, Chiara Spanò
Sol la bestemmia, la nenia tua sarà. È con queste parole che il morente Macbeth, Signore di Cawdor e in seguito Signore di Scozia morente, si congeda dal mondo, ma soprattutto da se stesso. Il morire nell’infamia è l’estrema conseguenza del suo comportamento. Attorno al personaggio principale ruotano i suoi “sentimenti”: le Streghe profetiche, Lady Macbeth, con il lato oscuro di un amore che porta alla corruzione morale e al disgregamento fisico; e Banco, la possibile vittoria dell’uomo sul male.
I personaggi si muovono in spazi ben precisi in un tempo non preciso per rimarcare la potenza di come due grandi autori (Shakespeare e Verdi) così lontani nel tempo e con due visioni del mondo completamente differenti, riescano a dar vita alla rappresentazione/espressione dell’animo umano e delle sue fragilità, ma sempre protesi verso il riscatto: Vittoria!… ove s’è fitto l’usurpator?
Produzione Officina dei Transiti
Domenica 22 dicembre 2024, ore 16.30
Sala degli Specchi - Villa Ghirlanda Silva
MELODIOSAMENTE - TU CHE DI JAZZ SEI CINTA
Lucia Minetti – cantante
Daniele Longo – tastierista, musicista polistrumentista
Un concerto tra le arie di Puccini, arrangiate con libertà interpretativa dai musicisti in scena, per un’esperienza aperta alla sperimentazione di orizzonti musicali inediti. Al centro la donna, omaggiata nelle protagoniste pucciniane e nelle interpreti del jazz (Nina Simone, Billie Holiday, Ella Fitzgerald).
Produzione Realtà Debora Mancini
Sabato 18 gennaio 2025, ore 16.00
Sala degli Specchi - Villa Ghirlanda Silva
TOSCA
opera in tre atti
libretto di G. Giacosa e L.Illica
musica di Giacomo Puccini
Floria Tosca - SERENA PULPITO
Mario Cavaradossi - ALESSANDRO MUNDULA
Il barone Scarpiamo - GIORGIO VALERIO
Sagrestano - EMIL ABDULLAIEV
pianoforte e direzione musicale, Andrea Gottfried
allestimento, Fabio Midolo
Roma, la sua primavera in cui tutto appare possibile nei suoi cieli tiepidi odorosi di timo… Floria Tosca sorprende Mario all’interno della chiesa di Sant’Andrea della Valle mentre dipinge una madonna con le sembianze della marchesa Attavanti. Si scatena cosi tutta la sua gelosia che la accompagnerà fino al tragico epilogo.
La messa in spazio è incentrata sul rapporto dei tre protagonisti (Tosca, Cavaradossi e Scarpia), sui grandi temi politici di inizio Ottocento di una Europa dominata dai venti rivoluzionari e sulle vicende personali amorose e morbose che scaturiscono dalle relazioni umane. L’ambientazione storica non è decontestualizzata, ma fissata nel periodo in cui la vicenda ha luogo, come un dipinto storico dai tratti sfocati e i contorni sfumati. I colori cupi che tendono dal rosso scuro al rougenoire, colore del sangue vivo, tratteggiano in maniera sfocata gli echi dell’amore e della guerra.
Produzione Officina dei Transiti