Il maltrattamento e l’uccisione immotivata di animali costituiscono un reato perseguito dal Codice Penale.
La legge nazionale n. 189/2004 stabilisce che chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca la morte di un animale e’ punito con la reclusione da tre a diciotto mesi.
La medesima norma prevede inoltre da tre mesi a un anno di arresto o una multa da 3.000 a 15.000 euro per tutti coloro che detengono animali in condizioni inidonee o ne provocano la sofferenza attraverso lesioni e sevizie.

La deplorevole pratica dei combattimenti tra animali è punita con sanzioni da 5.000 a 160.000 euro e la reclusione da uno a tre anni previste per chiunque promuove, organizza e dirige combattimenti o competizioni tra animali; inoltre la pena aumenta da 1/3 fino alla metà se sono presenti minorenni, persone armate o munite di dispositivi di videoripresa.

Sono puniti duramente anche coloro che allevano e addestrano animali con lo scopo di destinarli a combattimenti e chiunque organizzi scommesse su tali competizioni o scommetta denaro, anche nel caso in cui queste persone non siano presenti sul luogo del reato.

Il rispetto delle norme relative alla protezione degli animali spetta alla Polizia Giudiziaria che raccoglie le segnalazioni e ne svolge le indagini in merito ed è proprio a essa che il cittadino si può rivolgere per segnalare eventuali violazioni di legge.