La vaccinazione è un atto medico e come tale non può farla il proprietario, l’allevatore o un tirocinante di medicina veterinaria, ma solo il medico veterinario, regolarmente iscritto ad un ordine dei medici veterinari e con partita iva. Per Atto medico non si intende l’iniezione pura e semplice, ma la visita preventiva che è obbligo eseguire, oltre che l’iniezione con un vaccino ovviamente.In tale visita, il medico valuta la condizione generale dell’animale, attraverso: lo stato di idratazione lo stato del mantello e della cute il colore delle mucose e l’attività cardiaca, con frequenza e ritmo,se presenti soffi cardiaci, il polso il tipo di respiro ed eventuali alterazioni dei rumori respiratori ( mediante il fonendoscopio) lo sviluppo corporeo e nutrizionale, la muscolatura lo stato delle ossa ed articolazioni mediante la palpazione di tutti e 4 gli arti e della colonna vertebrale l’esplorazione dei linfonodi nelle diverse stazioni (ascellare, retro-mandibolare, poplitei) l’ispezione del cavo orale e lo stato di salute della bocca e dei denti l’ispezione della zona genitale, dell’ano la palpazione addominale, valutando i diversi organi, se vi sono masse o alterazioni di qualsiasi natura Durante la visita devono anche essere poste domande circa eventuali variazioni dell’appetito, della sete, della produzione di urine, se vi è tosse in alcuni momenti della giornata, se vi è vomito o diarrea, ecc. Solo dopo tutto ciò, se l’animale è in buono stato di salute, si può procedere con la vera e propria iniezione. Il flaconcino deve essere preso dal frigorifero, preparato davanti al proprietario in una siringa nuova (e quindi sterile), iniettato. Infine il medico veterinario deve attaccare il talloncino corretto sul libretto e lasciare la rimanente parte sul flaconcino che verrà poi gettato insieme con la siringa e l’ago nell’apposito contenitore dei rifiuti speciali (che per siringa e flaconcino è un cartone con un sacchetto giallo speciale che riporta la scritta rifiuti sanitari pericolosi, mentre per l’ago è un contenitore di plastica giallo apposito con coperchio rosso, sempre riportante la scritta rifiuti sanitari pericolosi).Deve firmare e timbrare nello spazio a fianco della vaccinazione, con nome del medico veterinario che l’ha eseguita.Nel timbro deve essere riportato oltre al nome e cognome, il numero di iscrizione all’Ordine dei medici veterinari di appartenenza. Tutte queste informazioni sono utili e necessarie, perchè i proprietari devono saper valutare correttamente una buona prestazione medica, al di là dei costi: infatti pulizia, sterilità e correttezza nel fare una vera e propria visita pre-vaccinazione e l’utilizzo di veri vaccini hanno un costo.Quindi esigere di vedere da dove arriva il contenuto della siringa che sta per essere iniettata nel vostro animale e vedere che il tutto venga poi gettato nei contenitori specifici è sinonimo di serietà e correttezza non solo professionale. Diffidare quindi da tutte le situazioni non chiare, dai libretti non corretti e dagli studi/ambulatori/cliniche dove la raccolta dei rifiuti sanitari pericolosi non viene effettuata correttamente. Riportiamo in allegato un esempio di libretto delle vaccinazioni.Come si può vedere, mancano la data, la firma del medico veterinario e il suo timbro contenente l’Ordine di appartenenza ed il numero di iscrizione.Tra le due etichette apposte, solo la seconda - contenente tipo di vaccino, numero di lotto e scadenza - è corretta. La prima, infatti, è invece la parte adesiva che deve rimanere sul flacone che deve necessariamente essere buttato nell’apposito contenitore per rifiuti sanitari. es. libretto Data ultima modifica: 8 febbraio 2012