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SANTA LUCIA IN ITALIA E NEL MONDO CULTO E TRADIZIONI

CULTO DI SANTA LUCIA IN ITALIA

Il culto di Santa Lucia è nato a Siracusa, suo luogo nativo, di martirio e di prima sepoltura, subito dopo la sua morte. Poi arrivato a Ravenna, Venezia, quasi tutto il nord Italia.
Ma la martire siciliana è conosciutissima anche in molti paesi del nord Europa ed in molti altri luoghi del mondo.
Probabilmente questo è dovuto al fatto che nel 878, per preservarle dall’invasione dei Saraceni, le sue spoglie mortali furono spostate in un luogo segreto.
Ritrovate a Costantinopoli nel 1039, furono portate a Venezia nel 1205.
Spostate temporaneamente in Germania e tornate a Venezia, dopo alcuni spostamenti interni alla città, vennero definitivamente poste dentro la chiesa di San Geremia in una teca appositamente realizzata.

Ogni anno nella città natia siciliana viene celebrata una grande festa con una processione che dura oltre otto ore. Gli uomini della congregazione dei “Berretti verdi”, al grido di “sarausana jè” (siracusana è), trasportano un simulacro che rappresenta la Santa, contenete una sua reliquia, dal Duomo fino al Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, primo luogo di sepoltura della Martire.
Le donne invece seguono il simulacro con il piccolo reliquiario contenente tre frammenti delle costole della Santa.
In Sicilia, oltre che a Siracusa, Palermo e Trapani, si festeggia Santa Lucia anche a Valguarnera Caropepe, dove si porta in processione “u pagghiolu” (il pagliolo), un arbusto di paglia assemblato con del fil di ferro, alto fino a cinque metri e con un diametro di circa un metro. Si tratta di una specie di cero votivo, sulla cui sommità vi è acceso un fuoco, e viene portato per le vie del paese seguito dal quadro raffigurante la Santa e dalla banda musicale.

A Crotone, in Calabria, vi è una tradizione millenaria per la quale adulti e bambini costruiscono, nei vari quartieri, piramidi di legno alte fino a 20 metri, sulle cui sommità collocano una bambola o una croce. Il 13 dicembre, dopo il tramonto, inizia la “vrusciatura”, cioè l’accensione contemporanea dei grandi falò.

A Napoli nell’omonimo quartiere, Santa Lucia, la sera del 12 Dicembre un busto della Santa, fatto con argento fuso degli ex-voto dei fedeli, viene portato in processione dalla chiesa di “Santa Lucia al Monte” fino al mare. La processione poi riparte sulle barche e fino al Castel dell’Ovo, il castello più antico di Napoli. Con questo rito i cittadini chiedono che la luce di Lucia illumini le notti buie e guidi sempre i pescatori verso casa.
A Massaquano, frazione di Vico Equense (Napoli) invece la festa inizia con il lancio di nocciole benedette, che rappresentano gli occhi della Santa, dal tetto della cappella di Santa Lucia. Tradizione tramandata dal 1500 alla quale seguono le celebrazioni religiose con la presentazione dei doni per i bisognosi.

In Puglia è festeggiata sia nella provincia di Foggia e di Bari, dove vige la tradizione di realizzare dei suggestivi Falò, sia in quella di Lecce.
A Scorrano (Lecce), in particolare, tra balli e canti della tradizione, viene allestita la fiera di Santa Lucia, nella quale si vendono soprattutto attrezzi per l’agricoltura, che dura quattro giorni e nell’occasione vengono offerte ai visitatori le “pittule”, che sono dolci tradizionali natalizi.

A Forlì Santa Lucia protegge i fidanzati: la tradizione voleva che gli uomini regalassero castagne come doni amorosi e dovevano essere così tante da rimpinzare non solo la famiglia della fidanzata ma anche avanzarne abbondantemente: se così non fosse stato, il futuro sposo sarebbe stato tacciato di tirchieria e di non amare abbastanza la ragazza. Le fanciulle forlivesi, seguendo il proverbio “Per Santa Lòzia un cul d’gocia” (una cruna d’ago), passavano la notte tra il 12 e 13 Dicembre a cucire la camicia da notte che avrebbero indossato la prima notte di nozze.

A Bologna presso il Portico della “Chiesa dei Servi” si tiene la tradizionale Antica Fiera di Santa Lucia, un appuntamento fisso e molto atteso consistente in un mercatino composto da bancarelle a tema natalizio con vendita di decorazioni, candele, statuette del presepe, oggetti artigianali, dolci e torrone.

A Verona, Santa Lucia viene venerata fin dal Medioevo. Sembra, infatti, che nel X secolo, durante il trasporto delle reliquie della Santa verso la Germania, il corteo si fosse fermato in città.
Per tradizione viene allestita una grande fiera che si svolge, nei tre giorni prima del 13 dicembre, in una piazza Bra’ ricolma dei “bancheti de Santa Lussia”, pieni di giocattoli e dolci di ogni tipo.
nella provincia veronese vige l’usanza dei doni ai bambini che trova origine nel XVIII secolo, a seguito di un particolare evento. Dopo lo scoppio di un’epidemia che fece ammalare gli occhi di moltissimi bambini, il 13 dicembre, i genitori organizzarono un pellegrinaggio a piedi scalzi sino la chiesa di Sant’Agnese, dedicata anche a Santa Lucia.
I bambini parteciparono al cammino, nonostante il freddo, incentivati dalla promessa dei genitori, che al ritorno Santa Lucia avrebbe fatto trovare loro dolci e doni.
Poco tempo dopo l’epidemia terminò davvero e da quel momento c’è la tradizione dei doni per i piccoli.
Anche nelle città e provincie di Trento, Bergamo, Brescia, Lodi, Cremona e Mantova la festa è particolarmente sentita dai bambini che scrivono letterine e ricevono regali.
Ad Arco di Trento la Santa scende dal campanile della Chiesa sino alla Piazza dove bambini e adulti l’attendono per un saluto. Torneranno a casa a dormire e sperando che nella notte Lucia lasci loro i doni desiderati.

A Bergamo i bambini fanno lunghe code insieme ai genitori, per lasciare le proprie letterine nella cesta posta davanti la statua della Santa. Nell’Ottocento, ebbe inizio l’usanza di mettere la notte tra il 12 e 13 Dicembre una scarpa di stoffa sul davanzale della finestra. Santa Lucia l’avrebbe fatta ritrovare il 13 mattina piena di frutta, dolci e piccoli doni.

A Mantova i bambini aspettano in strada l’arrivo di Santa Lucia per abbracciarla. In alcuni posti del basso mantovano la Santa arriva in barca per accendere le candele dei bimbi che l’aspettano per andare tutti in processione.

A Cremona la festa di Santa Lucia è il preludio del Natale ed era solo la Santa, col suo aiutante, a portare i doni e non Babbo Natale.

Video racconto Santa Lucia A Cremona - di Stefano Polenghi - Associazione Culturale amici del Pertini e di Villa Ghirlanda

IN EUROPA

Tra i paesi Europei in cui la Santa è venerata, in Spagna, in particolare a Siviglia, il culto religioso è molto sentito e viene portato in processione un simulacro ligneo della Santa in tutta la città per quasi tutto il giorno.

A Fürstenfeldbruck in Baviera il 13 dicembre si possono ammirare centinaia di piccole casette luminose galleggiare sul fiume Amper.
Le casette sono modellini costruiti dagli studenti che, dopo una breve celebrazione religiosa davanti alla chiesa di San Leonardo, gli stessi adagiano sulle acque del fiume. Uno straordinario bagliore viene così cullato dal fiume sino a tutta la notte.

Santa Lucia è conosciuta anche nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e nei paesi del Nord Europa, come Svezia, Finlandia, Danimarca, Polonia e Russia, nei quali l’inverno è lunghissimo e la notte dura molto più del giorno. In questi luoghi e la festa della Santa della Luce è molto sentita e come succede spesso ha preso il posto di antichi riti pagani.


In particolare in Svezia sussiste ancora una tradizione nata nel Settecento tra le famiglie aristocratiche: la sera del 12 dicembre, i bambini preparano biscotti, focaccine e pane dolce. La mattina successiva la figlia maggiore porta la colazione a letto ai genitori, indossando una tunica bianca stretta da una fascia rossa in vita e in testa ha una coroncina di piccole foglie e rami intrecciati con sette candele accese.
Nel caso ci fossero fratellini minori, questi l’accompagnano; i maschi sono vestiti da paggetti con un cappello a cono con stelle d’argento e le femmine da damigelle anch’esse con tunica bianca con fascia rossa e coroncina ma senza candele accese. Alla bambina i parenti facevano dei regali che
per tradizione doveva distribuire ai poveri.
Chi aveva distribuito più doni veniva eletta “Lucia di Svezia”.
La tradizione riscuoteva ogni anno così tanto successo che, due secoli dopo, nel 1927 un quotidiano di Stoccolma lanciò un vero e proprio concorso nazionale per eleggere la Lucia più bella di Svezia.
Al concorso ancora attivo, possono partecipare tutte le fanciulle e i fanciulli (i maschi verranno eletti paggetti) ma che, oltre a bei lineamenti, abbiano notevoli doti canore. La fanciulla eletta Santa Lucia e il suo un corteo di damigelle con tuniche bianche e paggetti con cappelli a punta e lunghi bastoni decorati con stelle, sfileranno cantando canzoni natalizie e donando dolcetti allo zafferano e biscotti di zenzero. Per tutta la notte del 12 ed il giorno del 13 Dicembre, andranno nelle chiese, scuole, uffici e ospedali a portare la luce di Santa Lucia affinché il giorno più buio dell’anno possa esserne illuminato e la luce vinca sulle tenebre.

Santa Lucia, viene onorata con festeggiamenti anche in Austria, a Malta e perfino in Australia, in Brasile e in Argentina, probabilmente perché tramandata dai migranti italiani.


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Data ultima modifica: 10 dicembre 2020
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