Emanuela ha terminato il suo periodo di volontariato in Estonia, questo è stato il suo modo per concludere questa gratificante esperienza:
’’ Ed eccomi qui a scrivere per l’ultima volta della mia esperienza di volontariato a Tallinn.
Diversamente dai primi mesi questi ultimi sono stati meno intensi, innanzitutto perché ormai ero abituata al lavoro, conoscevo tutto lo staff, i bambini e tutte le routine quindi niente poteva più spaventarmi; e poi mi ero creata una routine al di fuori del lavoro.
In questo ultimo elaborato vorrei parlarvi della vita da volontari al di fuori del lavoro e di quello che mi ha colpito di più dell’Estonia.
Ciò che mi ha mantenuta sana in questi dieci mesi di neve, pioggia e zuppe, oltre agli integratori di vitamina D e C, sono state le persone che ho conosciuto. Insieme a loro ho cercato di fare più esperienze possibili. Alcune di queste sono: un corso A1 di estone gratuito offerto dal ministero, vari show di stand up comedy, uno show di burlesque e concerti gratuiti. Ma non mancavano cene e feste nel mio appartamento o da altri volontari o semplici picnic in spiaggia a guardare il sole che non tramonta mai.
Il mio consiglio è: dite di sì, nei limiti del legale, a tutto ciò che la città in cui avete deciso di svolgere questa esperienza ha da offrirvi.
E ora parliamo di quello che mi ha colpito di più dell’Estonia. La prima cosa che si nota, venendo da un paese decisamente più caldo, è la natura e il clima. Non esistono montagne o colline, o meglio hanno una sola “montagna” alta 380m, e gli animali sono socievoli e sono abituati al contatto con gli esseri umani.
Il clima è decisamente più freddo, la minima a cui si è arrivati quest’anno è -20, e l’inverno sembra non finire mai in particolare dopo che la magia del Natale è finita. Ma non disperate, a giugno per un giorno siamo arrivati a 32 gradi, solo perché è stato l’unico giorno senza vento.
Una delle altre cose che mi ha colpita sono le ore di luce e buio.
In inverno le ore di luce sono davvero poche ma ad aprile già le giornate si allungano e il tramonto sembra non finire mai, può sembrare strano ma è più facile abituarsi alle tante ore di buio che a quelle di luce. A maggio, e in particolare a giugno, il tempo sembra scorrere in modo diverso, più lento.
E con questo si conclude la mia esperienza a Tallinn!’’