"Ciao! Sono Deborah, ho 25 anni, una crisi di mezza età (fratto due) e tanta voglia di vedere qualcosa che non siano le mie dispense di Analisi Matematica.
Sono infatti una studentessa di Astronomia all’Università di Padova, ma ho deciso di mettere in pausa i miei studi per un po’ per entrare a far parte dei volontari di Kulturfabrikken in Danimarca: il progetto ESC propone tante diverse esperienze in Europa, ma quando ho trovato questa, beh, il mio cuore ha scelto per me!
Il mondo dello skateboard mi affascina, da dieci anni passo gran parte del mio tempo libero con i bambini come animatrice e non riesco ad immaginare la mia vita senza i concerti. La struttura danese dove lavorerò unisce proprio queste tre realtà, fra le altre cose, per cui non ho avuto dubbi: nonostante la scadenza per l’application fosse il giorno dopo aver scoperto dell’esistenza di questo progetto, ho deciso di buttarmi e inviare una candidatura scritta di getto durante la notte, perché sentivo di non potermi perdere l’occasione.
Di solito non credo al destino, ma ammetto che quando Mette di Kulturfabrikken mi ha comunicato che sarei partita davvero mi è sembrato che il caso ci avesse visto giusto, stavolta. Inutile dire che sono elettrizzata!
Sono anche fortunata perché condividerò metà di questa avventura con Alessandro, un altro volontario italiano, e riuscirò anche ad incrociare Marie, la ragazza italiana che sostituirò e che potrà svelarmi qualche segreto per sopravvivere al clima di Nykøbing Falster, decisamente più freddo di quello a cui sono abituata. Ho già riempito entrambi di domande, e insieme a loro anche Elisa e Sara di Eurodesk, gli angeli custodi di tutti i volontari in Danimarca :)
So già che anche il danese sarà una bella sfida, ma mi dicono dalla regia che come impostazione assomiglia vagamente al tedesco, quindi incrocio le dita sperando che mi sia rimasto qualcosa da quando lo studiavo al liceo.
Ora l’unico intoppo non ancora risolto è cercare una scuola di danza nei dintorni della struttura, dove continuare a studiare di tanto in tanto per riuscire a non lasciar da parte quest’altra mia passione. Ho avuto l’opportunità di partecipare ad un workshop proprio in Danimarca, a fine ottobre, che riguardava la danza e l’insegnamento ai bambini - e ne ho approfittato per farmi qualche contatto con ballerini europei che tornano spesso lì, ma chissà cosa andrà in porto.
Sento che questa esperienza è la scelta migliore che potessi fare in questo periodo della mia vita, anche se, da persona ansiosa quale sono, sia la partenza che la permanenza mi terrorizzano. Per fortuna però i danesi mi sembrano persone deliziose, e so che i volontari prima di me si sono trovati benissimo. E chissà, magari tra nove mesi mi terrorizzerà l’idea di tornare a casa, invece!"