venerdì 19 gennaio – ore 17.30 – via Hermada 4 - Milano Le "pietre d’inciampo" sono un monumento diffuso e partecipato ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. Sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, Pietre d’Inciampo Torino (parte del Museo Diffuso della Resistenza di Torino) posiziona piccole targhe di ottone poste sui cubetti di porfido delle pavimentazioni stradali incastonati poi nel selciato davanti all’ultima abitazione della vittima. Ad attivare la posa sono singoli cittadini, associazioni o istituzioni che possono fare richiesta della singola pietra a ricordo. Il Comitato "Pietre d’Inciampo" di Milano ha stabilito di posare tra le 12 e le 24 pietre all’anno e per il 2018 una posa verrà dedicata al deportato Giuseppe Berna, nativo di Cinisello Balsamo. La Pietra verrà posizionata davanti all’entrata della sua abitazione a Milano, da dove fu deportato. La cerimonia si terrà nella giornata di venerdì 19 gennaio 2018 alle ore 17.35 circa in via Hermada 4, alla presenza, oltre che delle autorità e delle associazioni milanesi, anche del Sindaco e di rappresentanti dell’ANPI di Cinisello Balsamo e dell’ANED di Sesto San Giovanni. Giuseppe Berna, nato nel 1903 a Balsamo, la notte dell’11 marzo 1944 fu arrestato davanti a casa sua, a Milano, per aver partecipato allo sciopero nelle fabbriche iniziato l’1 marzo. Incarcerato a San Vittore, fu deportato a Mauthausen il 20 marzo. Come operaio specializzato fu impiegato a Gusen, Wien Schwechat e Wien Floridsdorf; venne quindi trasferito nuovamente a Mauthausen dove, il 10 maggio 1945, morì per stenti, pur riuscendo a vedere la liberazione del campo. Biografia completa di Giuseppe Berna su: Le pietre raccontano. Volantino iniziativa Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Cinisello Balsamo, rappresentanti dell’ANPI di Cinisello Balsamo e dell’ANED di Sesto San Giovanni. A cura del Comitato per le “Pietre d’inciampo” di Milano Guarda il video della posa "Gli ebrei quando vanno al cimitero non portano fiori, ma sassolini. Ci furono ebrei deportati dalle “loro tiepide case” come scrisse Primo Levi, come ci furono politici che misero a rischio e persero la vita per i loro ideali antifascisti. Essere oppositori di quei poteri era allora un atto eroico. E quelli che sono stati uccisi nei campi di sterminio, ebrei come deportati politici, d’ora in poi saranno ricordati davanti alle “loro tiepide case” con una “pietra d’inciampo” che sarà come quel sassolino che non abbiamo potuto mettere al cimitero sulle loro tombe". Liliana Segre, deportata e presidente del Comitato per le “Pietre d’inciampo” di Milano Nell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Senatrice a vita, ai sensi dell’articolo 59, secondo comma, della Costituzione, la dottoressa Liliana Segre per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Roma, 19 Gennaio 2018 Cinisello Balsamo conserva un ricordo emozionante e prezioso del Consiglio Comunale nel quale Liliana Segre fu ospite e delle sue testimonianze, soprattutto rivolte ai giovani della nostra città: coltivare la memoria come un vaccino contro l’indifferenza è l’insegnamento più prezioso che ha trasmesso. Guarda il video Data ultima modifica: 1 marzo 2018