“La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace”. Con queste parole si esprimeva Primo Levi ne "I sommersi e i salvati" e non dimenticare perché gli orrori dei campi di sterminio non si ripetano è lo spirito con cui la nostra città si appresta a celebrare il Giorno della Memoria 2018. Il ricco calendario di eventi prevede quest’anno anche la nostra partecipazione a Milano alla posa di una pietra d’inciampo (sampietrini rivestiti d’ottone col nome del deportato), la prima dedicata a un nostro concittadino, Giuseppe Berna, nativo di Balsamo e deceduto a Mauthausen nel 1945. Promuovere la trasmissione della memoria e lo studio della storia è per noi un dovere irrinunciabile. Sono infatti queste le migliori armi da mettere in campo per contrastare il rinascere di ideologie che si richiamano ai disvalori del fascismo e del nazismo, portando al centro della nostra riflessione quanto indicato nella Carta costituzionale (della quale quest’anno ricorre il Settantesimo anniversario) che al I comma della XII Disposizione Finale recita: ”È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Come diceva lo storico Ruggero Zangrandi: “Il fascismo non appartiene a un’epoca così remota da farne considerare persa ogni traccia. Mutato d’abito, al contrario, è tra di noi ancora. E i nostri figli lo incontrano ogni giorno, col rischio di non riconoscerlo”.
Siria Trezzi sindaco
"Gli ebrei quando vanno al cimitero non portano fiori, ma sassolini. Ci furono ebrei deportati dalle “loro tiepide case” come scrisse Primo Levi, come ci furono politici che misero a rischio e persero la vita per i loro ideali antifascisti. Essere oppositori di quei poteri era allora un atto eroico. E quelli che sono stati uccisi nei campi di sterminio, ebrei come deportati politici, d’ora in poi saranno ricordati davanti alle “loro tiepide case” con una “pietra d’inciampo” che sarà come quel sassolino che non abbiamo potuto mettere al cimitero sulle loro tombe".
Liliana Segre, deportata e presidente del Comitato per le “Pietre d’inciampo” di Milano
La posa è stata effettuata venerdì 19 gennaio 2018, in via Hermada 4 a Milano per ricordare il nostro concittadino nativo di Balsamo, vittima della deportazione nazista e fascista.
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