Convegno internazionale Giardini storici. A 25 anni dalle Carte di Firenze: esperienze e prospettive. Con una proposta di Rete dei giardini storici di enti pubblici del Nord-Milano (Cinisello Balsamo, Villa Ghirlanda Silva, 9-11 novembre 2006) Il convegno organizzato nel novembre 2006 dal Centro di Documentazione Storica del Comune di Cinisello Balsamo in collaborazione con il Politecnico di Milano, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, è stato occasione per affrontare alcuni temi di fondamentale importanza, a partire dagli studi storici sul giardino, fino a riflettere su problematiche di tutela, uso, conservazione e valorizzazione dei giardini e dei parchi storici. Si è riflettuto sul rapporto tra giardino e contesto, sistemi paesaggistici di ville storiche, ruolo di giardinieri e progettisti. Le giornate di studio, ideate e curate da Laura Sabrina Pelissetti (Direttore scientifico del Centro di Documentazione Storica) e da Lionella Scazzosi (Politecnico di Milano - PaRID e referente scientifico del CDS per gli Studi sul Paesaggio) con l’importante contributo scientifico di un Comitato internazionale [1], hanno visto infatti la partecipazione di numerosissimi operatori e tecnici di Soprintendenze, assieme a studiosi e appassionati che da anni seguono con interesse le attività promosse dal Centro cinisellese, e sono state patrocinate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia (Culture Identità e Autonomie della Lombardia) e Provincia di Milano, con l’adesione di ICOMOS-IFLA (Comitato Scientifico Internazionale Paesaggi Culturali) ICOMOS Italia, AIAPP e Ruralia. Durante la prima sessione del convegno, dedicata alla Storia del giardino: nuove acquisizioni, problemi e prospettive in Italia e in Europa, sono stati presentati gli esiti delle ricerche finalizzate alla compilazione di una bibliografia aggiornata sul giardino italiano, a cura dalle Università degli Studi di Firenze e Pisa, nonché l’apporto fondamentale degli studiosi statunitensi alla conoscenza del giardino storico italiano. La seconda sessione, dedicata ai Documenti, esperienze e strumenti di conservazione: bilanci a 25 anni dalle Carte di Firenze, è stata aperta e coordinata da Lionella Scazzosi, che ha introdotto il tema, incentivando riflessioni e individuando prospettive future relativamente a problemi di conservazione, gestione e valorizzazione quali il rapporto tra giardino e paesaggio, compatibilità tra uso pubblico e conservazione, capitolati per gli interventi straordinari e ordinari, modalità di integrazione funzionale dei siti storici nel sistema delle aree verdi pubbliche e degli insediamenti urbani, sulla base di un bilancio delle risorse disponibili. In occasione della tavola rotonda, i partecipanti hanno infatti puntualizzato la necessità di disporre di precise indicazioni tecniche e operative per le opere di manutenzione e restauro, e prendendo atto dell’importante e approfondito lavoro svolto da un nutrito gruppo di specialisti (funzionari dell’Amministrazione, rappresentanti di Associazioni e esperti del settore) finalizzato alla stesura di un Capitolato Speciale di Appalto per la manutenzione e il restauro dei giardini storici [2], hanno predisposto e approvato una richiesta ufficiale al Ministero per chiedere opportuna divulgazione del documento. Durante la terza sessione, dedicata alle problematiche di Conservazione, gestione e valorizzazione del giardino storico, sono stati invece presentati casi-studio significativi, italiani ed europei, approfondendo le questioni legate ai problemi di conservazione e d’uso dei siti e alle competenze professionali in essi coinvolte. Il convegno si è chiuso il terzo giorno con una tavola rotonda che ha coinvolto Enti e Associazioni del Nord-Milano, proprietari o gestori di giardini e parchi storici di proprietà pubblica, impegnati nel progetto di costituzione di una efficiente rete strutturata di informazione, confronto, scambio di esperienze e collaborazione tra tutti i soggetti, istituzionali e non, che condividono situazioni simili, anche sulla base di esperienze di altri settori (orti botanici, musei, ecc.) e di giardini privati. La partecipazione al convegno è stata attiva e numerosa nel corso delle tre giornate. Si è registrata la presenza di numerosi membri del Comitato internazionale ICONMOS-IFLA, studiosi, operatori del settore e studenti delle università nord-italiane, mentre l’ultima fase degli incontri internazionali, dedicata al progetto di costituzione di una rete tra soggetti proprietari o gestori di giardini pubblici di rilevanza storica, ha avuto soprattutto una forte ricaduta sul territorio milanese. Tra gli eventi organizzati in contemporanea si ricordano in particolare una videoproiezione in musica di fotografie d’autore dedicate al giardino (a cura del Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda), un’esposizione di poster/pannelli dedicati a casi-studio significativi in ambito italiano ed europeo, una mostra di elaborati di didattica sul giardini e la presentazione del terzo libretto della collana “Ragazzi in giardino” promossa dal CDS. Propositi futuri Partendo dalle esperienze portate dagli studiosi, operatori ed Enti coinvolti nel convegno internazionale organizzato a Cinisello Balsamo, riflette ora sul rapporto tra giardino e contesto, sistemi paesaggistici di ville storiche, ruolo di giardinieri e progettisti, sia in Italia che in alcuni Paesi europei, al fine di trovare alcune possibili soluzioni ai problemi di conservazione, uso e gestione di giardini e parchi storici, con particolare attenzione ai siti di proprietà di Amministrazioni locali. A tale scopo saranno organizzati incontri, riunioni e seminari tra amministratori locali, tecnici, progettisti, giardinieri, nonché studiosi ed esperti di storia del giardino e di botanica di tutta Europa (professionisti e ricercatori legati al mondo accademico che da anni collaborano con il CDS), al fine di attivare scambi di esperienze, condividere eventi culturali, attivare corsi di perfezionamento teorico-pratici per giardinieri in collaborazione con gli Istituti di formazione specialistici, promuovere l’utilizzo di aree verdi sovracomunali, dare inizio a collaborazioni con altri settori affini dei beni culturali e giardini privati. Data ultima modifica: 16 maggio 2017