Spesso quando si parla di vivisezione o di test sugli animali non tutti hanno le idee chiare: alcuni affermano che non esiste più, il che è errato, altri invece non sanno neppure di che cosa si tratta.In questa sezione troverete del materiale informativo utile per documentarvi e i siti internet da visitare per eventuali approfondimenti. Che cos’è la vivisezione?Il dizionario De Mauro (ed. Paravia) ne dà una definizione molto precisa: dissezione anatomica di animali vivi effettuata a scopo di studio e sperimentazione | estens., qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l’esposizione a radiazioni, l’inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc.Quindi tutti gli esperimenti compiuti su animali in laboratorio sono da considerarsi "vivisezione" o esperimenti “in vivo”.Non tutti però prevedono la dissezione dal vivo, ma sono ugualmente cruenti ed invasivi nei confronti degli animali; per queste (e per ragioni giuridiche), il termine vivisezione si usa come sinonimo più efficace e preciso del generico "sperimentazione animale". I test su animali si effettuano spesso in risposta ad antiquate prescrizioni di legge, le quali prevedono che l’immissione in commercio di tutte le sostanze chimiche come farmaci, biocidi, additivi alimentari, cosmetici, a prescindere dalla loro destinazione d’uso, avvenga a seguito della presentazione di dossier tossicologici ottenuti per mezzo di test specifici.Questi però non sempre garantiscono un risultato di qualità.Un numero sempre maggiore di report scientifici mostra che molti "modelli" animali usati per studiare le malattie umane sono risultati inaffidabili: è capitato di frequente che gli esperimenti su animali non riuscissero a predire in modo corretto la risposta umana al trattamento sotto studio. Numerose associazioni animaliste europee si sono battute affinché le norme in materia includano moderni ed efficaci metodi alternativi per la valutazione della tossicità delle sostanze chimiche. Dal 2003 anche l’Italia è dotata di un organo per la diffusione di metodi alternativi, l’IPAM (http://www.ipamitalia.it/), il cui compito è quello di promuovere l’implementazione di metodi alternativi come le colture cellulari, favorendo lo scambio di informazioni scientifiche, sensibilizzando l’opinione pubblica, il Governo e gli stabilimenti utilizzatori affinché ogni anno venga risparmiata la vita a circa 400.000 animali. Ogni anno centinaia di ditte produttrici di cosmetici avvelenano, torturano ed uccidono oltre 45.000 animali per sperimentare i propri prodotti: per testare un nuovo componente gli animali sono costretti a inalare, ingoiare, assorbire per un numero indefinito di ore al giorno, prodotti chimici in concentrazioni diverse per valutarne la tossicità e la tollerabilità una volta sulla nostra pelle.Una sofferenza inutile dal momento che sono più di 8.000 le sostanze disponibili per le aziende e un centinaio i metodi alternativi di ricerca. Oggi è possibile manifestare il proprio dissenso verso questa pratica acquistando prodotti "Cruelty Free" ottenuti senza sperimentazione animale. consulta la lista dei cosmetici amici degli animali redatta dalla LAV Per avere maggiori informazioni, visitate i siti delle principali organizzazioni che sostengono i diritti degli animali: Lega Anti Vivisezione http://www.infolav.org/ Organizzazione Internazionale Protezione Animali www.oipa.org/italia AgireOra Network http://www.agireora.org/ No vivisezione http://www.novivisezione.org Data ultima modifica: 20 luglio 2016