Dopo circa un mese dal mio rientro in Italia, mi trovo a ripercorrere questi quattro mesi che mi porterò dentro per sempre e che mi hanno arricchita moltissimo. Per raccontare al meglio la mia esperienza, vorrei raccontare la mia settimana tipo, nella quale ogni giorno passavo il mio tempo in una struttura diversa, per supportare diverse persone con diversi tipi di disabilità.
Per esempio il lunedì passavo la giornata con persone molto anziane, e soprattutto inizialmente, giocavo con loro a carte o con dei giochi da tavola. Poi, quando ho preso più confidenza, mi hanno proposto di fare dei “lavoretti” creativi, con quello nella foto qui sotto, e a anche se sono la persona meno creativa del mondo, è stato veramente bello ingegnarsi ogni settimana e riuscire a comunicare attraverso queste attività, nonostante la barriera linguistica.
Il martedì invece, andavo in una struttura con persone di circa 30/40 anni con disabilità sia fisiche che cognitive, e in quel caso, insieme ad un’altra ragazza, cucinavamo per tutti (circa 30 persone).
Prima di cena andavamo a fare la spesa insieme ad alcuni dei residenti della struttura, poi cucinavamo e dopo cena (alle 5 del pomeriggio, sigh) passavamo ancora del tempo con loro.
Nella foto qui sotto sto cucinando il “flammkuchen”, ovvero l’equivalente tedesco della pizza, che in Olanda amano moltissimo, con bacon, cipolle, peperoni e panna acida (doppio sigh). Il mercoledì e il giovedì avevo due giornate molto simili, infatti entrambi i giorni andavo in strutture dove vivevano ragazzi molto giovani, quasi tutti affetti da autismo o disturbi del comportamento.
Questi due giorni erano i miei preferiti, perché riuscivo ad interfacciarmi con persone della mia stessa età, il cui bisogno principale era quello di fare esattamente quello che farebbe un qualsiasi ventenne. Quindi andavamo a fare shopping, al cinema, giravamo in bici, facevamo sport, giocavamo, o più semplicemente passavamo il nostro tempo a chiacchierare. Di domenica invece, partecipavo come aiutante a degli allenamenti di kickboxing per bambini (sicuramente una delle attività più divertenti di tutta la mia esperienza) e nel pomeriggio andavo in una struttura per persone con danni celebrali a seguito di incidenti. Infine, ci sono i momenti che ricorderò di più, i weekend (che per me erano venerdì e sabato) e i momenti liberi, dove ho davvero fatto le esperienze più belle di tutti questi mesi: i viaggi (anche da sola) in giro per l’Olanda e oltre, i kilometri e kilometri in bici (prendendo tantissima pioggia), i barbecue con i miei amici, il mio compleanno organizzato da persone che fino a 24 ore prima non conoscevo nemmeno, le serate al karaoke e quelle con unatazza di tè e un film, i musei, ifestival…
Quello che sicuramente ha arricchito tantissimo questa esperienza sono le persone, a partire dagli altri volontari con cui ho condiviso sia la casa, che il progetto, che tantissime altre avventure. Poi, la mia hosting organization, che mi ha accolta a braccia aperte a reso tutti questi mesi il più lisci e piacevoli possibile. Infine, ovviamente tutte le persone che anche solo in minima parte ho avuto la fortuna di poter supportare, perché mi hanno dato veramente tanto! Per concludere, mentre sfoglio le foto e le lettere che mi sono portata dietro dal mio viaggio, non posso che consigliare questa esperienza a chiunque voglia viaggiare, conoscere persone e culture nuove, avere mille avventure, e soprattutto donare parte del suo tempo alle altre persone!
Tot ziens,
Bianca.