Un altro grande romanzo giallo o meglio, un antiromanzo giallo.
La promessa liquida infatti, con un massimo di crudeltà e di finezza, il genere poliziesco colpendolo proprio alla radice, cioè nella sua favolosa e assoluta razionalità.
Gli elementi di genere ci sono tutti, ma sono parodisticamente distorti, deformati come in uno specchio convesso.
I polizieschi di Friedrich Dürrenmatt, più che inchieste sono istruttorie: tutte le sue opere (drammi, radiodrammi, romanzi) inscenano rigorosi, implacabili processi al potere (potere politico, potere economico, potere scientifico) e alle sue degenerazioni e, più in generale, alla Storia.
Il pensiero di Dürrenmatt è sottile, attento e spregiudicato.
Dürrenmatt si prenderà costantemente gioco della giustizia, fornendone spesso una visione distorta, divertendosi poi a fare intervenire il caso, l’imprevedibile, la coincidenza, mettendo così in ridicolo l’essere umano, che spesso è del tutto ignaro di quanto gli accade.
Siamo uomini, dobbiamo tenerne conto. La nostra ragione rischiara il mondo non più dello stretto necessario. Nel bagliore incerto che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che è paradossale.
Siamo nell’epoca del grottesco e della caricatura. Il mondo è in preda al caos e di conseguenza è ingiusto.
Friedrich Dürrenmatt
BLOG – Pagina dedicata all’incontro: La promessa, Friedrich Dürrenmatt - link
Il centenario di Friedrich Dürrenmatt e Leonardo Sciascia (video – link)
Ritratto di Friedrich Dürrenmatt (estratto video - link)
Centre Dürrenmatt Neuchâtel (link)
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