Non tutti sanno che la Cascina Cornaggia è un bene culturale, come anche evidenziato nella scheda dei beni culturali della Regione Lombardia che recita: “L’agglomerato rurale della Cornaggia versa oggi in uno stato di semiabbandono. A causa dell’espansione edilizia ha perso, probabilmente tra gli anni ’60 e ’70, tutto l’edificio a L esistente sul lato ovest di Via Engels. La cappella interna alla corte è oggi semicrollata e totalmente inaccessibile. Sul prospetto interno alla corte dell’edificio settentrionale a piano terra si apre un portico ad archi ribassati con soffitto cassettonato, mentre sul prospetto sulla strada è ancora esistente un balconcino di fattura settecentesca in ferro battuto di gusto barocchetto teresiano. Un’immagine votiva sotto il sottopasso settentrionale rappresenta la Madonna con Bambino (o del Rosario), di fattura novecentesca”. Preso atto della decisione di questa Amministrazione di rinunciare al finanziamento di 3,5 milioni di euro per l’acquisto della Cascina Cornaggia e la sua ristrutturazione per destinarla a servizi pubblici rivolti a giovani e disabili, s’interroga il Sindaco e l’assessore competente per conoscere: 1) Le azioni che si intendono attivare per recuperare a “bene pubblico” una delle poche memorie storiche della città. 2) I progetti e le proposte per rivitalizzare il Quartiere Cornaggia che con la ristrutturazione della cascina avrebbe avuto un luogo pubblico di riferimento per iniziative e servizi.