di Alberto Scurati
da: Balsamo ai raggi X
Il municipio di Balsamo e la Scuola Elementare, prima del 1928, risiedevano nel medesimo palazzo.
Dopo la prima guerra mondiale la Scuola, intitolata a Filippo Corridoni, era retta dal direttore didattico professor Domenico Fontana. Il corpo insegnanti era formato dalle signore Bolla, Cighetti, Gessi, Importuna, Pirovano, Rossanigo, Saresani e Tagliabue. Il compito di bidella era stato assegnato a una vedova di guerra, la signora Pierina Del Corno.
All’ultimo piano, sopra le aule, c’erano gli uffici comunali: quello del sindaco, il commendator Carlo Martinelli, della segretaria Angelina Zuffinetti e dell’impiegata Luigia Del Corno, il cui padre fungeva da messo comunale.
In prima elementare con me frequentavano la scuola alcuni ragazzi di età superiore di uno o due anni; in terza un pluriripetente che di anni ne aveva addirittura ben cinque in più. Però questo fatto non deve meravigliare, perchè allora i genitori degli alunni, occupati dall’alba al tramonto nel lavoro dei campi, non si prendevano troppa cura degli studi dei propri figli, i quali, abbandonati a se stessi, pensavano più a giocare che a studiare.
In prima e seconda elementare la maestra, signora Pirovano (che a causa del suo viso leggermente olivastro era stata da sempre chiamata La Gialda) a volte, quando un alunno si dimostrava diligente, lo mandava, munito del proprio quaderno, al piano superiore dal signor sindaco. Il cavalier Martinelli, dopo aver chiesto le generalità al ragazzo e averlo brevemente interrogato su cose inerenti gli studi e la famiglia, da un cassetto della scrivania prendeva un cioccolatino e lo dava all’alunno. Poi, fatte alcune raccomandazioni e dato un buffetto sulla guancia, congedava il ragazzo.
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