Ho paura torero, il titolo del libro di Pedro Lemebel, è il verso di una canzone di Sara Montel, attrice spagnola di riferimento per omosessuali, travestiti e transessuali.

Ambientato a Santiago del Cile, nel 1986, quando il regime, dopo anni di oppressioni e crudeltà comincia a vacillare, racconta l’incontro tra la Fata dell’angolo, travestito appassionato di stucchevoli canzoni d’amore, e Carlos, un misterioso studente che trasporta casse di “libri proibiti” e organizza riunioni con i propri compagni: la trama ruota intorno al loro amore impossibile, un’amicizia amorosa che rimbalza contro la considerazione omofobica della società; la loro storia corre in parallelo e poi si interseca con quella di Pinochet e di sua moglie. L’attentato a Pinochet fa da sfondo alla storia per descrivere i difficili momenti che il Cile ha attraversato.
Ho paura torero è stato per anni il libro più venduto in Cile, poi tradotto in tutto il mondo, nel 2006 Lemebel ne ha realizzato un adattamento teatrale e il regista Rodrigo Sepúlveda ne trarrà un film.
A Lemebel va il merito di essere stato il primo a portare all’attenzione della società cilena il tema dell’omosessualità, trasformandosi in un mito della scena artistica e nel simbolo internazionale della liberazione sessuale: è un maestro che ha sempre creduto nella scrittura e nella cronaca, che descritto la vita popolare, le canzoni, la sopravvivenza quotidiana della povera gente e ha criticato l’autoritarismo in ogni sua forma.
Nato nel 1952 in un quartiere popolare di Santiago, è morto nel 2015, all’età di 62 anni.

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